NAPOLI.Se ne va col pallone, e forse anche con il secondo posto in campionato. Edinson Cavani affossa l'Inter (pure lui), e fa 101 gol col Napoli, in tre anni (solo lui). Il Napoli passa l'ostacolo nerazzurro, diventato più abbordabile di questi tempi, e resta a +7 sul Milan, il Matador entra nella storia del Napoli con l'ottava tripletta in azzurro: il futuro si vedrà. Il futuro non potrà che essere migliore del presente per l'Inter, giunto alla quattordicesima sconfitta stagionale. L'oggi è un disastro, fra infortuni e gol presi: A Moratti toccherà confermare anche questo lunedì Stramaccioni. Per conoscere cosa farà Mazzarri bisogna attendere, ma per ora ha costruito una squadra solida e con spunti "da grande".
Pronti-via, e il Napoli è già in vantaggio. Prima palla in verticale, primi segnali che la difesa dell'Inter non sarà proprio imperforabile. Pandev trova il corridoio fra Chivu e Ranocchia, Cavani riceve in area e di piatto destro infila sul primo palo. L'Inter si affida ad Handanovic per evitare il secondo gol, ma riesce ad affacciarsi nella metà campo avversaria. Al 23' Kovacic pesca Alavrez sulla corsa in area, dopo una ripartenza: Zuniga lo tocca, l'arbitro fischia un rigore che l'Inter attendeva dallo scorso novembre. Alvarez lo trasforma con qualche patema (De Sanctis intuisce), ma il pareggio resiste solo per 10': al 33' è ancora Zuniga a entrare in un'azione da rigore. Stavolta lo mette giù Jonathan, mentre cercava un pallone messo in area da Pandev, che aveva saltato ranocchia. Cavani, che ha avuto qualche problema da dischetto, stavolta è precisissimo: palla nell'angolino basso e gol numero 100 con la maglia del Napoli. Trentatre il primo anno, trentatre il secondo, trentacinque in questa (non ancora finita): quando si dice la costanza di rendimento. IN questa A sono 35 per Edinson al 33' del secondo tempo chiude la pratica. E' lui a impostare il contropiede, e lui a chiuderlo sul secondo palo arrivando sul cross basso di Pandev, dopo uno scatto impressionante.
Cavani e Pandev: sono loro i protagonisti anche di questa vittoria, che virtualmente "blinda" il secondo posto e la qualificazione diretta alla Champions. Se dell'uruguaiano si è detto ormai praticamente tutto, da segnalare la grande stagione del macedone, perfetto nell'innescare l'arma letale degli azzurri, abile a muoversi fra le linee, umile il giusto per coprire anche quando la palla ce l'hanno gli altri. Inler resta in panchina, Dzemaili non lo fa rimpiangere e quasi rimpingua il suo recente e abbondante bottino di gol, Zuniga sfonda con continuità, la difesa non sembra soffrire troppo l'assenza di punti di riferimento.
L'emergenza vera in casa Inter è sempre in attacco, dove viene a mancare anche l'ultimo attaccante di ruolo: Rocchi non gioca, Guarin fa il riferimento davanti, Alvarez è più libero di svariare. Il colombiano se la cava, l'argentino entra nell'azione del gol, in realtà è soprattutto la difesa a soffrire. Poco coperta, con praterie per gli inserimenti di Pandev e Hamsik, non sempre coordinata, traballa in tante occasioni. Ranocchia soffre, Chivu è in piena fase di rodaggio, Jesus esce troppo sulla palla, a volte con irruenza. Il resto sono i soliti discorsi, di una squadra ridotta ai minimi termini dagli infortuni e ormai ridotta a una triste attesa della fine della stagione.
Fonte:GDS
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