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Ranieri: “Inter-Napoli sarà una sfida da scudetto”

Posted by napolipersempre 17:56, under | No comments

Senza umiltà non si fa nulla e questa squadra, la mia squadra, ha umiltà“: esordisce così Claudio Ranieri, nella conferenza stampa della vigilia di Inter-Napoli, gara valida per la 6^ giornata di Serie A Tim 2011-2012.
“Quest’Inter ha sofferto e soffre se non riesce a dare la giusta soddisfazione ai tifosi, ma ha carattere, voglia di reagire e ce la farà, i tifosi possono starne certi”, aggiunge il tecnico, la cui concentrazione è ovviamente tutta sulla sfida di domani. Un esame scudetto? Gli chiedono i cronisti, lui risponde di sì: “È corretto definire in questo modo Inter-Napoli, è vero, perché il Napoli sta facendo molto bene, l’ho visto con il Manchester City da commentatore, poi l’ho seguito con il Villarreal e nelle altre gare: ormai sono vaccinati per le lotte di vertici. E con noi sarà una lotta di vertice. Io sento dentro che la mia è una squadra da scudetto, quindi non solo dopodomani ci sarà una sfida da scudetto ma anche domani, al Meazza”.

Test negativo: Cavani non sarà a Milano.I convocati

Posted by napolipersempre 17:50, under | No comments


NAPOLI - Edinson Cavani non sarà domani a Milano per la sfida contro l'Inter. La notizia è arrivata al termine del test che l'uruguagio ha disputato oggi. Per il bomber terapie e palestre ma l'esito è stato negativo. Per la squadra esercitazioni con gli ostacoli bassi, seduta tecnico tattica e possesso palla.

Questi i convocati da Mazzarri: De Sanctis, Rosati, Colombo, Aronica, Campagnaro, Cannavaro, Grava, Fernandez, Fideleff, Dossena, Gargano, Hamsik, Inler, Maggio, Zuniga, Chavez, Lavezzi, Mascara, Pandev, Santana.

Curiosità in cifre. Nelle ultime 9 uscite a Milano, il Napoli ha ottenuto un solo pareggio e 8 sconfitte, subendo sempre gol, per un totale di 23 reti al passivo. I campani non vincono a Milano dal 2-0 nella serie A 1994/95. Duecentesima gara in serie A italiana - tutte con la maglia dell'Inter - per Julio Cesar: il portiere nerazzurro ha esordito il 28 agosto 2005 in Inter-Treviso 3-0. E fa festa, con cifra tonda walter Mazzarri, nato l'1 ottobre 1961 a San Vincenzo (Li): per il tecnico del Napoli si spengono 50 candeline. Sono 8 i precedenti ufficiali tra gli attuali allenatori delle due squadre con Ranieri che finora non ha mai vinto: 6 pareggi e 2 affermazioni di Mazzarri, lo score.

De Laurentiis a Radio Marte: “A San Siro spero in Pandev. Gargano? Meno male che è rimasto qui”

Posted by napolipersempre 17:20, under | No comments



Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ospite all’Università Federico II di Napoli, ha rilasciato alcune interessanti dichiarazioni. L’intervista è stata mandata in onda nel corso di “Marte Sport Live”:
Le partite più importanti sono anche quelle in cui il Napoli gioca meglio. Quando giochi contro dei campioni ti carichi di più. Contro l’Inter sarà una gran festa. Finalmente il club ha ritrovato un tecnico che lo spogliatoio sente e segue. Ranieri ha sempre fatto bene, si pensi adesso in un organico del genere. Vivremo la gara con grandi emozioni. Mi auguro che Lavezzi, Hamsik, Zuniga, Maggio giochino con quel fervore  che possa garantire un grande spettacolo. Spiace per Cavani. Non si era mai infortunato in questi anni. So quanto gli dia fastidio non partecipare. Mi aspetto tanto da Pandev. Facile criticare chi fa mercato. Veri undici, finti undici. Bisogna sapere accettare quelle sconfitte e quei pareggi che permettono di capire le capacità dei singoli. E sennò che? Giochiamo a flipper? Alla fine di dicembre capiremo esattamente se abbiamo sbagliato la campagna acquisti o meno. Britos? Ricordiamocene. A fine ottobre lo recuperiamo. Dzemaili è un altro che s’è fatto male. Pensate se avessi dato via Gargano. Ringraziamo il cielo che qualcosa è stato fatto come si deve. Moratti ha tifato Napoli? Ne sono lieto. Io ieri ho tifato Milan. Quando vincono gli italiani vinciamo un po’ tutti. Sarebbe bello vedere Napoli e Inter in finale di Champions. Una rivalutazione totale del calcio italiano in barba a Platinì. Rinascita della città? Si, ne ho parlato. Napoli è sommersa dall’indifferenza di chi ci abita. Basta volerlo. Se i napoletani lo vorranno, Napoli potrà dire la sua anche al di fuori del calcio.
Radio Marte

Aronica: “A Milano ci sarò. Peccato per l’assenza di Cavani.Che emozione la Champions"

Posted by napolipersempre 17:16, under | No comments



Salvatore Aronica, difensore del Napoli, è il protagonista del salottino marziano in onda su Radio Marte: “Speriamo di continuare su questi livelli e con questi ritmi. Credo di farcela per sabato sera. Ho solo una lieve contrattura. Proprio adesso sto andando a fare terapie per ristabilirmi completamente. Il dottore ieri è stato molto cauto. Avevo messo le scarpette per scendere in campo, ma De Nicola mi ha fermato. ‘Un giorno di riposo non ammazza nessuno’, mi ha detto. Ho voglia di continuare a stupire. La gente e la Società si aspettano tanto. Siamo carichi e rabbiosi. La Champions da un’emozione particolare. La coreografia del San Paolo e la cornice del pubblico napoletano regalano una grinta unica”.
CONCORRENZA MANCINA - “La società ha voluto ringiovanire acquistando giocatori di valore come Britos e Fideleff. E’ stato un inizio di stagione un po’ particolare. C’era chi già mi dava in partenza. Io ho voluto dimostrare il mio valore. Sin dal primo giorno di ritiro ho parlato col tecnico. Mazzarri mi ha tranquillizzato. Mi disse chiaramente che per lui non era cambiato nulla. Gli ho voluto ricambiare la fiducia sul campo. L’aspetto conclusi volo migliorerò. Per la legge dei grandi numeri prima o poi capiterà. Mi congratulo col capitano per le 200 presenze. Gli ho preparato una bella torta. Magari, con le mie 100, toccherà a lui ricambiare”.INTER – A prescindere da chi segnerà, mi auguro di poterci imporre con una bella prestazione. Vorrei andassero in gol i nostri attaccanti per vederli ancora più carichi. L’anno scorso con Inter e Milan siamo stati fin troppo timidi. Ce la siamo scrollato di dosso questi timori. Le partite con Manchester e Villarreal ci hanno aiutato”.
CAVANI E PAZZINI – Ci perdiamo noi. Corre e si batte come un matto”.
CURIOSITà DA SPOGLIATOIO -L’ultimo scherzo? Il nano malefico sa che non amo gli insetti e mi ha messo una lucertola nel beauty. Me la pagherà
Radio Marte

Fabio Cannavaro:"Il Napoli può puntare allo scudetto"

Posted by napolipersempre 17:09, under | No comments


L''ex difensore del Napoli e della Nazionale Fabio Cannavaro ospite ai microfoni di Radio Montecarlo ha rilasciato alcune dichiarazioni.
 "Per il Napoli Campionato o Champions ? E' sempre difficile fare delle scelte, io credo che bisogna andare avanti finchè si può. Il campionato quest'anno, comunque, mi sembra più alla portata del Napoli, perché l'Europa è sempre più difficile, anche se gli azzurri stanno facendo benissimo. Il Napoli è partito alla grande, ha fatto un'ottima partita a Manchester, così come ieri sera. Ma per quest'anno credo che lo scudetto sia più abbordabile per il Napoli "
Relativamente al sul suo passato in maglia azzurra: "Quando ho iniziato a giocare avrei voluto restare al Napoli a vita. Poi per problemi economici societari fui venduto al Parma, la squadra fu smantellata. Il Napoli rimane sempre la mia squadra del cuore. Se mi sarei aspettato una chiamata per tornare a Napoli? No, De Laurentiis fu molto chiaro: ero vecchio per tornare. Il presidente sta facendo bene, lasciamo crescere questa squadra".

CDN

Lippi:"questo Napoli può battere anche il Bayern"

Posted by napolipersempre 17:04, under | No comments


Marcello Lippi ha un sorriso rassicurante, pronuncia parole facili per concetti chiari. Semplice e sincero dietro l’aspetto da bel tenebroso. «Ho visto un Napoli con una sorprendente autorità e pieno di personalità. La gara con il Villarreal consegna la squadra tra le grandi d’Europa». Quanto pesa questo successo in Champions?
«C’era tanto entusiasmo, e un enorme desiderio di essere protagonisti. Ho notato un gruppo forte che mi ha dato la sensazione di non sentirsi inferiore a nessuno. Ed è la stessa impressione che ho avuto guardando le gare con il Manchester City e col Milan. Le motivazioni, nello sport, sono la prima cosa».

Merito di Mazzarri?
«Certo, l’entusiasmo e la spregiudicatezza con cui gioca il Napoli sono nel dna del suo allenatore. La prova di martedì è la conferma degli incredibili progressi fatti da questo gruppo».

Il Napoli gioca benissimo, in certi momenti forse meglio di chiunque.
«Ha assunto una dimensione e una consapevolezza da grande, definitivamente».

Può passare il turno?«I giochi sono ancora apertissimi ma ha ottime chance di riuscirvi. Poi con quel pubblico, in casa può battere qualsiasi squadra. Anche il Bayern».

Giusto sacrificare il campionato per l’Europa?
«Ma io non credo che ci sia una scelta in tal genere. È giusto far riposare qualcuno in vista di una gara importante, questo non significa avere delle priorità. Lo facevo sempre anche io. Anche se sono dei campioni, mica possono giocare 70 partite all’anno? E poi ci sono delle staffette legittime e Mazzarri fa bene a far giocare tutti».

Lei che di Champions se ne intende, ne ha vinta una e ha perso tre finali, c’è il rischio di pagare gli sforzi infrasettimanali?
«Qualcosa si paga, non c’è dubbio. Ma magari non proprio sabato perché gli azzurri avranno di fronte un avversario che ha giocato alla stessa ora e sarà stanco come loro».

Due rose differenti, però?«Non credo che quella del Napoli sia numericamente e qualitativamente inferiore a quella dei nerazzurri».

Salta il duello tra Pazzini e Cavani.
«Beh, l’Inter è messa peggio per le assenze. Non è cosa semplice fare a meno di Sneijder. Ma anche per il Napoli è dura sostituire uno come Cavani: come tutti i grandi giocatori è uno di quelli che quando non c’è fa sentire la sua mancanza».

Inter-Napoli: per lei è molto simile a un derby?

«Ho allenato entrambi e per questo non tifo per nessuno».

Una favorita ci sarà, però?«Sì, non vorrei dirlo, però... certo per il Napoli è un’occasione da prendere al volo, viste le assenze che avrà Ranieri. Ma sono sicuro che a San Siro sarà un grande spettacolo».

Ranieri, per l’appunto: ha preso in mano la situazione?«Nessuna meraviglia, è un bravo allenatore».

Come si vince contro questa nuova Inter?
«L’Inter non si batte per caso o per fortuna: serve la qualità».

Il Napoli ne ha?«Eccome se ce l’ha. Lavezzi, Hamsik, Inler ne garantiscono tantissima».

Ricordi sotto il Vesuvio?

«Mi chiamò Ottavio Bianchi, che faceva il direttore generale. Una sola grande annata. Poi andai via e iniziò il mio primo ciclo alla Juventus. Ma lì ho ancora tanti amici»

E il Lippi interista?
«Lasci stare, è passato un secolo. Anche lì un solo anno ma intensissimo».

Il Napoli può vincere il campionato?«È tra le mie favorite. Le altre sono il Milan, l’Inter e anche la Juventus».

Chi definisce il più grande calciatore degli ultimi vent’anni?
«Zidane aveva tutto, gli schemi se li faceva da solo, non c’era bisogno di dirgli niente. E nei vent’anni prima, è stato senza confronti Maradona».

La rivediamo in panchina?

«Il campo mi manca da morire, però non dite che sono in pensione: voglio tornare su una panchina lontano dall’Italia. E non ho fretta».
Il Mattino

De Laurentiis: Il San Paolo è la storia, non va demolito

Posted by napolipersempre 16:59, under | No comments

Il presidente del Napoli: «Bisogna modificare il quartiere di Fuorigrotta lasciando però intatta l'operatività della struttura sulla quale si lavorerebbe nei tre mesi estivi e nella settimana in cui si gioca in trasferta»




NAPOLI - "Il San Paolo non va demolito perchè è li che passa la storia del Napoli. Una storia importante e per la quale è passato Maradona. Anche se noi oggi abbiamo fatto ritornare questa squadra a certi livelli il passato rimane". Lo ha detto il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, a margine della premiazione del progetto 'Start up Campania 2011', svoltosi presso l'università Federico II. "Bisogna modificare il quartiere di Fuorigrotta lasciando però intatta l'operatività della struttura sulla quale si lavorerebbe nei tre mesi estivi e nella settimana in cui si gioca in trasferta", ha ripreso il produttore cinematografico che ha ricordato che al suo arrivo, 7 anni fa, c'era addirittura un custode che deteneva un arsenale di armi e che poi è stato arrestato.

IL PROGETTO - "Operiamo in quella zona e costruiamo una città nella città. Il calcio e quindi il San Paolo sono simbolo di una città che funziona", ha aggiunto il massimo dirigente azzurro che si è soffermato anche sul rilancio dell'intera regione. "Parliamo ancora di progetti del 2004 che sono vecchi. Noi qui abbiamo il più bel golfo del mondo ma le nostre isole, così come la costiera, tra qualche giorno chiudono per poi riaprire ad aprile. Portiamo qui la Formula 1, le dimostrazioni di auto d'epoca o, come ho detto al cardinale Sepe, apriamo le nostre chiese che sono bellissime". "Usiamole anche come discoteche - ha detto provocatoriamente -, per fare delle mostre o altro ma facciamole rivivere. E poi anche il pallonetto di Santa Lucia. Facciamo rivivere la Napoli di 'Matrimonio all'Italianà, che ha sì delle contraddizioni ma anche ha tantissimi valori".

CDS

Distorsione alla caviglia per Cavani,probabilmente salterà l'anticipo di sabato con l'Inter.Anche Pazzini in forte dubbio

Posted by napolipersempre 17:14, under | No comments


NAPOLI - Distorsione di primo grado. È questa la diagnosi per l'attaccante del Napoli Edinson Cavani uscito ieri zoppicante dalla sfida vinta contro il Villarreal. L'uruguayano stamani si è sottoposto agli accertamenti strumentali del caso. Il bomber certamente non sarà disponibile per l'anticipo di sabato sera contro l'Inter.

Anche Giampaolo Pazzini è in forte dubbio per la sfida di sabato sera. L'attaccante nerazzurro, infortunatosi ieri nel corso del primo tempo del match di Champions League contro il Cska, è stato sottoposto dal professor Franco Combi agli esami strumentali che hanno evidenziato una distorsione alla caviglia sinistra. Seduta individuale di recupero per Wesley Sneijder, rientrato dopo i tre giorni di riposo concordati con il club.
Il Mattino

De Laurentiis:"Dobbiamo provare a battere il Bayern.Inter? magari segna Pandev.Ormai guardo più partite che film"

Posted by napolipersempre 17:10, under | No comments

Il presidente fiducioso per la Champions League: «Dobbiamo provare a battere il Bayern, in modo da passare anche come secondi. Noi abbiamo bisogno di recuperare nel ranking internazionale parecchie posizioni: il Milan ha vinto negli ultimi 20 anni di tutto e di più, ora speriamo possa toccare a noi. L'Inter? Magari segna Pandev»

NAPOLI - L'orgoglio e l'entusiasmo di Aurelio De Laurentiis. Il giorno dopo la vittoria in Champions con il Villarreal, il presidente del Napoli ha espresso tutta la sua felicità ai microfoni di Radio Marte: «Ringrazio Napoli e i napoletani. Ieri è stato un tripudio di grande spettacolarità che i napoletani hanno saputo ben coreografare, in uno stadio finalmente internazionale, agli occhi dei tanti stranieri che ci guardavano. Abbiamo dato una prova di vero calcio internazionale, siamo stati finalmente quelli che dovremmo essere sempre, cioè risolutivi nella prima parte del match. Tuttavia, chiamatemi anche incontentabile, bisognerà imparare quello che Mazzarri va predicando sempre: una volta che si ha la fortuna di fare due gol nei primi quindici minuti, bisogna fare il terzo gol per mettere al tappeto definitivamente l’avversario. Altrimenti si rischia. Sono felice che ieri il Bayern Monaco abbia battuto il Manchester City, ora con i tedeschi dovremmo provare a vincere al San Paolo, in modo da provare a qualificarci anche da secondi».

«IL NAPOLI PUO' PASSARE» - De Laurentiis crede nel passaggio del turno: «Ci sono altre gare da giocare, ma possiamo pensare a superare il turno. Del resto quando Galliani disse "A noi la Champions, al Napoli lo scudetto" ho sempre replicato che la Champions interessa anche a noi, pur ringraziando il dirigente milanista. Noi abbiamo bisogno di recuperare nel ranking internazionale parecchie posizioni: il Milan ha vinto negli ultimi 20 anni di tutto e di più, ora speriamo possa toccare a noi, perché vogliamo attestarci in determinate situazioni di internazionalizzazione vera». De Laurentiis ieri si è emozionato, come tutti i tifosi. «Certo, la musica fa parte della coreografia, mi emoziona più il Napoli. Rispetto a otto anni fa guardo più partite che film, ormai sono cittadini del calcio e guerriero del Napoli».

«PANDEV MAGARI SEGNA CON L'INTER» - Sabato c’è l’Inter: «Sarà una partita difficilissima per noi ma non perchè manca Cavani. I nerazzurri hanno un grande allenatore e vivono una situazione diversa da quando c'era Gasperini o l'altro tecnico. Evidentemente ora la squadra ha capito che deve dimostrare qualcosa e ha legato con Ranieri come non era riuscita a fare con il predecessore. Ranieri è un ottimo tecnico, non a caso è arrivato secondo con Juventus, Roma e Chelsea. Non ho chiamato Moratti, è un gran signore oltre che un amico. Mi fa piacere che in fondo al tunnel la sua Inter abbia rivisto la luce, ma mi auguro che sabato si spenga. Un gol di Pandev a San Siro? Magari, così dimostra all’Inter che ha sbagliato a non puntare su di lui negli ultimi due anni. Lavezzi? Gli voglio bene, è un grande, non c’è da preoccuparsi, già quest’anno non l'abbiamo ceduto. Forza Napoli!».
CDS

VIDEO-Napoli Villareal 2 0.Azzurri straripanti affondano gli spagnoli in poco più di 15 minuti

Posted by napolipersempre 23:15, under | No comments

 Gli azzurri, straripanti nella prima frazione di gioco, segnano due reti con Hamsik, scattato sul filo del fuorigioco e Cavani, su rigore procurato dal Pocho. Tutta la squadra ha giocato un’ottima partita in particolare Gargano, autore di un’altra grande prestazione. Nella ripresa il Napoli si limita a contenere le iniziative degli spagnoli ed a portare in porto il risultato. Preoccupazione per le condizioni di Cavani, uscito nella ripresa per un infortunio alla caviglia. Da segnalare anche le ammonizioni di Aronica e Cannavaro


NAPOLI-VILLARREAL:Probabili formazioni,Campagnaro recupera Rossi in dubbio

Posted by napolipersempre 18:00, under | No comments


Il Napoli dovrebbe presentare stasera contro il Villarreal la formazione-tipo con l'unica certezza di Zuniga a destra, dato che Maggio non è riuscito a recuperare. Sul centro destra ci sarà Campagnaro, al centro Paolo Cannavaro e sul centrosinistra ci sarà Aronica. Per il Villarreal, oltre all'assenza per squalifica di Borja Valero, sarà in panchina, ma non dovrebbe essere della gara anche Rossi, causa infortunio, ma nelle ultime ore l'italo americano è in ripresa.

NAPOLI (3-4-2-1) De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Zuniga, Inler, Gargano, Dossena; Hamsik, Lavezzi; Cavani. All. Mazzarri.
A disposizione per il Napoli ci saranno Rosati, Fideleff, Donadel, Mascara, Santana, Chavez e Pandev.

VILLARREAL (4-4-1-1) Lopez; Zapata, Musacchio, Gonzalo, Català; Camunas, Senna, Soriano, De Guzman; Cani (Rossi); Nilmar. All. Garrido.
A disposizione per il Villarreal ci saranno Marino, Mario, Oriol, Marchena, Wakaso, Hernan Perez.

Arbitra l'internazionale belga Frank De Bleeckere.

La Champions di scena al San Paolo dopo 21 anni, tutta Napoli non vede l'ora

Posted by napolipersempre 16:29, under | No comments



Chi c'era ventuno an­ni fa racconta di quella notte magica quanto stregata; tre le­gni centrati in pieno (Francini, Incocciati, Baroni); il portiere dello Spartak, Cherchesov, insu­perabile; Incoc­ciati, migliore in campo che s'in­fortuna a dieci minuti dal termi­ne. Finì zero a ze­ro. E si sprecaro­no i rimpianti. Stavolta, chi c'era quel 24 otto­bre del '90, vi ritorna con più emozione di allora perché dopo anni di patimenti quasi non sembra vero che il Napoli possa aver conquistato la scena più importante del panorama calci­stico europeo.

ATTESA - Chi non c'era quella notte, invece, è in fibrillazione, freme, conta quante ore manca­no all'appuntamento. Per lo più giovani. Tante donne. La mag­gior parte dei sessantamila che accorreranno domani sera al San Paolo. E non solo da Napo­li e dalla Campania. Arriveran­no da tutta l'Italia. E persino dall'estero. Sono attese comitive dalla Germania, dalla Svizzera, dall'Olanda. Loro hanno sentito solo parlare del Napo­li di Maradona e delle breve appa­rizioni in Coppa Campioni. E fremono dal desi­derio di provare le stesse emo­zioni dei loro nonni, dei genito­ri, degli zii.

DI CORSA - Vedere i propri benia­mini schierati sul campo men­tre va in onda la musichetta del­la Champions è una sensazione da non perdere. A Manchester raccontano di aver visto tifosi napoletani piangere durante il cerimoniale pre-gara. Ecco per­ché la prevendita è decollata nonostante l'intermezzo con la Fiorentina. Tutti vogliono par­tecipare da protagonisti a que­sto ritorno del Napoli tra le grandi d'Europa. Soprattutto dopo la memorabile prestazio­ne al cospetto dei fenomeni di Roberto Mancini. E tutti sono pronti a tifare a squarciagola per far sentire al mondo che la loro squadra del cuore è torna­ta tra le vip del calcio continen­tale, che vuole restarvi, che ha i numeri per inserirsi tra i top­ team. Questione di tempo. Na­poli ed il Napoli rivendicano un posto di diritto in Champions perché grandi sono le potenzia­lità della città e della tifoseria. Il passo più importante è stato compiuto. Resta da consolidare la posizione e proseguire nel­l'avanzamento del progetto ri­servato ai top club. Intanto per domani sera è prevista un'eccezione per le chiusure di uffici e negozi. C'è chi anticiperà di una mezzora. Dalla Prefettura e da Palazzo San Giacomo suggeriscono di recarsi al San Paolo con i mez­zi pubblici per evitare intasa­menti di traffico. Invitano a te­nere un comportamento irre­prensibile sugli spalti dal momen­to che il San Pao­lo sarà sotto i ri­flettori di mezza Europa. E a mo­strare senso di ospitalità nei con­fronti della tifose­ria del Villarreal che seppure presente in misura esigua occuperà il settore riser­vato privo di rete di protezione (così vuole l'Uefa). Insomma, una prova da Champions anche per il tifo az­zurro, già apprezzato a Man­chester per calore e compostez­za sugli spalti durante la gara. Chi vorrà salutare l'evento con fuochi pirotecnici dovrà farlo all'esterno dello stadio e già so­no pronti razzi luminosi da ac­cendere in piazzale D'Annunzio o piazzale Tecchio per accom­pagnare la notte delle stelle. Napoli è pronta anche a far crollare il record d'incasso che appartiene alla sfida con il Ben­fica, quella che segnò l'ingresso in campo interna­zionale del club rivelato pochi an­ni prima da De Laurentiis da un'aula del tribu­nale fallimenta­re. Insomma, ses­santamila cuori innamorati che già palpitano in attesa di ascol­tare la musichetta della Cham­pions mentre altri sei milioni di tifosi partenopei faranno il tifo da lontano davanti alla tv. Spe­rando di poter salutare la ren­trèe con una vittoria e sistemar­si a quattro punti nel girone de­finito da tutti, «infernale».

CDS

Prandelli«Ecco perché io punto ancora sul Napoli»

Posted by napolipersempre 16:19, under | No comments



NAPOLI - Cesare Prandelli non ha dubbi: il Napoli di Mazzarri sarà protagonista in questa stagione. È un confortante messaggio che arriva a poche ore dalla frenata degli azzurri, un punto negli ultimi 180’ di campionato dopo l'ottima partenza (pari con il City in Champions e successo sul Milan campione d’Italia). «Ho visto la partita del San Paolo in tv: bellissima gara e bellissima Fiorentina», dice l’ex allenatore dei viola, nominato commissario tecnico della Nazionale già prima dei Mondiali sudafricani. Prandelli ha festeggiato tre settimane fa la qualificazione agli Europei 2012.

Il Mattino

Giuseppe Rossi, l’agente: «Con il Napoli non ci sarà»

Posted by napolipersempre 16:16, under | No comments



Federico Pastorello, agente tra gli altri di Giuseppe Rossi e Morgan De Sanctis, ha parlato ai microfoni di Marte Sport Live, in onda su Radio Marte: «Giuseppe era dispiaciuto perchè voleva giocare contro il Napoli. Garrido l'ha convocato ma non sarà della partita. Probabilmente salterà anche la prossima nel campionato spagnolo. De Laurentii ha fatto un'offerta importante per lui ma non era il momento adatto per il passggio di Pepito in azzurro. Lui sta molto bene al Villareal e sogna di vestire la maglia di uno dei 4-5 club più importanti al mondo. Sul girone di Champions? Il Bayern è fortissimo, potrebbe anche arrivare in finale. Napoli, Villareal e Manchester City, si giocano le stesse chanches». 
Radio Marte

Napoli, già si parla di crisi? Ecco i 5 motivi

Posted by napolipersempre 16:13, under | No comments




il Napoli starebbe entrando in crisi. Crisi che si può combattere lavorando e scrollandosi di dosso le cause psicofisiche che la determinano.
CHAMPIONS - pareggio di Manchester, mettendo il Napoli in corsa per la qualificazione, ha ribaltato le prospettive iniziali. Fino all'impresa in Inghilterra, infatti, gli azzurri avevano un'altra gerarchia di obiettivi: campionato di vertice e una onorevole partecipazione europea. Ma adesso le ambizioni in Champions sono cresciute.
CALO FISICO - Le grandi stentano tutte: è questo il teorema di Mazzarri. Ma per il Napoli, che fa del dinamismo la sua arma migliore, il calo atletico delle ultime gare è un allarme forte.
INFORTUNI - Il Napoli, per volare, è obbligato a spingere sempre il motore al massimo. Ma questo modo di giocare, con un calendario tanto impegnativo (finora 5 partite in 14 giorni), comporta uno stress fisico ai limiti. Infatti, per la prima volta da quando la squadra è affidata a Mazzarri e al suo staff, fioccano gli infortuni. Si sono già fermati in sette: Britos, Dossena, Maggio, Donadel, Dzemaili, Lavezzi e Campagnaro. Ovvio che scatti l'allarme: la stagione è solamente all'inizio.
NERVOSISMO - La stanchezza, oltre agli infortuni, comporta anche un altro effetto collaterale negativo: il nervosismo. Nella partita con la Fiorentina ci sono stati tre episodi da censurare, di quelli che danno fastidio a De Laurentiis: l'ammonizione per proteste subita da Hamsik, la brutta reazione di Lavezzi al momento del cambio e il gesto di insofferenza di Zuniga verso un compagno.
GOAL PERDUTO - Gli azzurri sono rimasti a secco, contro Chievo e Fiorentina. Appena hanno frenato Cavani e Hamsik, gli unici che hanno confidenza col gol, il reparto offensivo ha dimostrato di non avere alternative. Pandev è lontano dalla forma ideale, Santana è un trequartista, Mascara la sesta opzione e di Lucarelli (l'unico centravanti di scorta) si sono smarrite le tracce. Strano che Mazzarri preferisca portare Chavez in panchina. O c'è qualcosa sotto, oppure è un grave errore.
Repubblica

NAPOLI-FIORENTINA, PROBABILI FORMAZIONI

Posted by napolipersempre 09:38, under | No comments




Il Napoli torna a giocare al San Paolo, gli azzurri vogliono subito voltare pagina. La parola d'ordine è riscattare la brutta prestazione di Verona. Mazzarri dopo l'ampio e discusso tur over si affida ai titolarissimi. In porta ci sarà De Sanctis, difesa a tre con Cannavaro centrale, sulla destra Campagnaro, sul centrosinistra Fideleff sembra in vantaggio su Fernandez. A riposo Aronica. A centrocampo sugli esterni ci saranno Zuniga (che rileva Maggio) e Dossena. A centrocampo ritorna la coppia Inler-Gargano. In attacco spazio al tridente delle meraviglia composto da Hamsik, Lavezzi e Cavani.
Nella Fiorentina il tecnico Mihajlovic è orientato a schierare la squadra con un 4-3-3. A porta ci sarà Boruc, difesa a 4 con Cassani e Pasqual nel ruolo di terzini, coppia centrale formata da Gamberini e Natali. A centrocampo ci saranno Lazzarri, Montolivo e Beherami. Attacco composto da Vargas, Cerci e Jovetic. In panchina El Tanque Silva, non disponibile per infortunio Alberto Gilardino.
Probabili formazioni:
NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Fideleff; Zuniga, Inler, Gargano, Dossena; Hamsik, Lavezzi; Cavani. All. Mazzarri
FIORENTINA (4-3-3): Boruc; Cassani, Gamberini, Natali, Pasqual; Behrami, Montolivo, Lazzari; Cerci, Jovetic, Vargas. All. Mihajlovic.

Mazzarri:"Turnover necessario per evitare infortuni.Con i viola i tre tenori.Il rumore dei nemici mi fa piacere,vuol dire che siamo diventati importanti

Posted by napolipersempre 18:54, under | No comments


Le dichiarazioni di Mazzarri in conferenza stampa alla vigilia della sfida ai viola:«La partita contro il Chievo è capitata come l'anno scorso dopo un ciclo terribile. I giocatori dopo un po' di partite hanno bisogno di riposare, Cannavaro all'epoca fece un errore come quello che ha fatto Fideleff, che tra l'altro è stato il migliore in campo mercoledi'. Abbiamo una rosa più attrezzata rispetto allo scorso anno e posso permettermi anche un turn over più ampio. Maggio ad esempio doveva riposare, Pondrelli, che io reputo un mago, lo aveva detto; oggi Maggio è infortunato.
Questo significa che il turn over era necessario per evitare ulteriori infortuni. In ogni caso a mio modo di vedere non abbiamo meritato di perdere. Mi aspettavo che alla prima sconfitta sarebbe successo il putiferio, ma non dimentichiamo che noi giochiamo anche in Champions. Vedete Inter e Milan dove sono, ed hanno molti infortunati perchè la logica di cui parlavo prima non lascia scampo, vedi Maggio che avrebbe dovuto fermarsi. Ovviamente quando valuti il calendario ti rendi anche contro che solo nella gara contro il Chievo puoi fare alcune scelte, ma il calcio non e' una scienza esatta, una deviazione sbagliata puo' anche farti perdere una partita.
Domani credo scenderanno in campo tutti e tre i tenori. Aspetto conferme dallo staff medico per Lavezzi, ma non credo ci siano problemi in tal senso. A centrocampo non ho alternative, dovro' far giocare Gargano e Inler, mentre è da valutare se rischiare Aronica che non si è mai fermato. Stiamo attenti alla Fiorentina, è una squadra forte anche sensa Gilardino. Abbiamo fatto grandi partite contro Manchester e Milan, e i miei giocatori hanno speso molto di più rispetto a chi è abituato a giocare su tre fronti. Pronto per lo scudetto? Io dico solo che non mi accontento mai. Pero' dopo la partita con il Milan ho sentito che eravamo tra le squadre candidate allo scudetto, penso che i giudizi debbano essere un tantino piu' equilibrati. Non si puo' abituare i tifosi all'idea che il Napoli è da scudetto altrimenti una sconfitta diventa una tragedia. Prima me la prendevo, ora lascio che questa cosa mi scivoli addosso.
Mi si rimprovera che 7 sostituti fossero troppi, ma c'erano anche 6 titolarissimi. Ma alla fine sono contento che ci sia l'inquisizione nei miei confronti. Fideleff? E' un ragazzo che va sostenuto, se gli daro' una ulteriore chance deve stare tranquillo e giocare sereno. Ho sentito al conferenza stampa di Ranieri, che stimo molto. Ha detto che i giocatori devono pensare prima al collettivo e poi ai singoli. I giornalisti che mi contattano? Rispondo brevemente, cerco di essere equo e ai miei giocatori dico sempre che ci vuole umilta'. Il rumore dei nemici mi fa piacere, vuol dire che siamo diventati importanti, ovviamente mi piace che si parli di me tranne quando volete fucilarmi. De Laurentiis? Non l'ho sentito, non c'era bisogno di sentirci. Grava? Non lo vedo ancora in condizione».

Napoli, comincia l'operazione riscatto

Posted by napolipersempre 10:04, under | No comments



Poco tempo per le recriminazioni. Gli impegni si susseguono, uno dopo l'altro, il Chievo è già lontano. Oggi è già vigilia, domani di nuovo campionato con la Fiorentina al San Paolo. Mazzarri è con la testa al prossimo impegno, o meglio ai prossimi impegni, nel senso che sta pensando anche alla partita di Champions League di martedì al San Paolo contro il Villarreal. Parola d'ordine: la voglia di riscatto. Innanzitutto di Mazzarri che ha pagato con la sconfitta contro il Chievo Verona la scelta di affidarsi al turn over totale perché i rincalzi non hanno dato le risposte che s'attendeva. Tornano i big, soprattutto in attacco. Tenuti a riposo contro il Chievo Verona riecco i tre tenori pronti a rituffarsi sul campionato e la Champions. Attesi a due partite da vivere tutte di un fiato, anzi a tre considerando poi la trasferta dell'altro sabato al «Meazza» contro l'Inter. Hamsik, Cavani e Lavezzi tornano agli straordinari. Il Pocho ha smaltito il problema al calcagno e si rivedrà contro la Fiorentina anche se non ancora al massimo della condizione. Presenza indispensabile la sua, il Pocho è l'unico che riesce a saltare l'uomo, a creare la superiorità numerica in attacco. L'idea iniziale sembrava essere quella di rilanciarlo a tempo pieno contro il Villarreal in Champions League ma quanto successo contro il Chievo Verona suggerisce di impiegare subito il Pocho, già contro la Fiorentina. Cavani e Hamsik hanno giocato il finale di partita contro il Chievo Verona e torneranno dal primo minuto. Il tridente è il valore aggiunto, i tre attaccanti titolari sono quelli che fanno realmente la differenza. C'è un abisso tra loro e i sostituti e contro il Chievo Verona si è visto. Con Santana, Pandev e Mascara in attacco era un altro Napoli. Mazzarri ha scelto di tenere a riposto totalmente Lavezzi e parzialmente Hamsik e Cavani per averli di nuovo freschi e pimpanti per questi tre impegni fondamentali con Fiorentina, Villarreal e Inter. Tornano i big in attacco e torna in big in difesa, Paolo Cannavaro. Il capitano impeccabile contro Manchester City e Milan torna al centro della difesa, anche se Aronica nel ruolo di centrale si è ben comportato contro il Chievo Verona. Con Cannavaro in campo e l'assetto difensivo tipo tutto il Napoli va a ritrovare maggiore equilibrio. Tra Fiorentina e Villarreal, però, Mazzarri dovrebbe decidere di optare qualche modifica nel reparto. Il tecnico dovrebbe concedere un turno di riposo contro la Fiorentina ad Aronica, l'unico schierato in queste quattro partite e confermare Fernandez a destra, con lo spostamento di Campagnaro (anche lui al rientro dopo il riposo contro il Chievo Verona) sulla sinistra.
Oltre ad Aronica si fermano Maggio e Dzemaili. Il nazionale di Prandelli ieri non si è allenato per l'affaticamento muscolare rimediato a Verona e usufruirà di un turno di riposo (l'esame ecografico stabilirà con esattezza l'entità dell'infortunio), lavoro differenziato per Dzemaili che dopo la forte contusione accusata al «Bentegodi» dovrebbe al massimo andare in panchina. La scelta dei centrali di centrocampo in questo momento è praticamente obbligata: lo svizzero Inler e l'uruguaiano Gargano. La buona notizia è rappresentata dal ritorno nel gruppo di Donadel, l'ex fiorentino si è allenato e sarà verificata la sua eventuale disponibilità proprio domani contro i viola (almeno la presenza in panchina). Sulle fasce spazio a Zuniga e Dossena che è tornato ad allenarsi dopo il lutto che l'ha colpito in settimana. Maggio sicuramente out contro la Fiorentina (comunque avrebbe tirato il fiato, cosa che sarebbe già accaduta a Verona se Dossena fosse stato disponibile) dovrebbe tornare contro il Villarreal, anche se la situazione andrà monitorata in questi giorni. Nel Napoli tornano i titolarissimi per l'operazione riscatto: c'è in gioco il rilancio immediato in campionato e il discorso qualificazione in Champions League. Una settimana fondamentale quella che comincia domani con la Fiorentina e si chiude con l'Inter del nuovo tecnico Ranieri.

Brusco stop alle vendite, San Paolo non sarà pieno sabato e De Laurentiis non ha gradito il turnover

Posted by napolipersempre 09:48, under | No comments



L’UNICO vero contraccolpo lo ha subìto la corsa al biglietto, con il brusco stop della prevendita per la sfida di domani sera (20.45) con la Fiorentina. Il San Paolo non sarà pieno, anche se alla fine dovrebbe essere raggiunto il traguardo dei 40 mila spettatori, grazie ai prezzi scontati (12 euro) nelle due curve. Non è invece in discussione il tutto esaurito per il debutto in Champions a Fuorigrotta, martedì prossimo con il Villarreal. L’avventura europea fa sognare i tifosi azzurri, nonostante la delusione di Verona. Ma ora tocca a Mazzarri e alla squadra spazzarla via al più presto, cancellando sul campo la pessima prestazione del Bentegodi. La speranza è che rimanga un incidente di percorso. Ci conta pure Aurelio De Laurentiis, che proprio non se l’aspettava e ha sbarrato gli occhi davanti alla tv, incapace di riconoscere il suo Napoli nella squadra sperimentale mandata in campo da Mazzarri. Il presidente, come la maggior parte dei tifosi, non ha condiviso l’esasperato turnover (sette titolari fuori) dell’allenatore. Ma il numero uno azzurro ha digerito male la prova incolore di quasi tutti i rincalzi scesi in campo a Verona, che con le sole eccezioni di Fernandez e Zuniga hanno fatto rimpiangere i titolari a riposo. L’obiettivo del mercato estivo, con 42 milioni di investimenti, era proprio allestire un organico più numeroso, omogeneo e competitivo. Da grande club. Il primo vero esame, invece, ha dimostrato che il problema persiste, nonostante il gruppo allargato: quantità non significa qualità. È questo il dubbio principale che assilla De Laurentiis, dopo la sconfitta di Verona. Il Napoli è atteso da una stagione molto impegnativa, da vivere su tre fronti. Guai se i pallidi rincalzi azzurri, da Pandev a Santana, falliranno pure le prossime chance, dopo aver tradito contro il Chievo. Ma di processi non se ne parla nemmeno, naturalmente. Anche perché Mazzarri, analizzando la prima sconfitta in campionato, ha giudicato in maniera molto meno critica la prestazione della sua squadra, riserve comprese. «Ci ha puniti solo l’infortunio difensivo capitato a Fideleff, che peraltro fino a quel momento se la stava cavando molto bene, come Fernandez. Credo che il pareggio sarebbe stato più giusto e il nostro percorso finora resta più che positivo. Può capitare ogni tanto di perdere, anche se naturalmente ci è dispiaciuto. Non è detto, però, che questo risultato negativo sia soltanto un male. Spero che ci sia d’aiuto per crescere. Il turnover lo rifarei: serviva. E il gol l’abbiamo preso quando Cavani, Hamsik e Inler erano in campo». Nessuna autocritica, insomma. Mazzarri non si è pentito per le sue scelte e non sarà De Laurentiis a metterlo sotto accusa, con dietro l’angolo le tre partite in 7 giorni con Fiorentina, Villarreal e Inler. È piuttosto il momento di serrare le fila e dimostrare la massima unità, per non vanificare lo straordinario inizio di stagione. Incoraggianti le notizie giunte ieri dall’infermeria: niente di grave per Maggio e Dzemaili. E Lavezzi e Donadel sono recuperati. Non resta che riconquistare i tifosi: domani si torna al San Paolo.

Repubblica

Raffaele Auriemma:"Le scelte di Mazzarri pongono alcuni dubbi.Dietro potrebbe esserci qualcos'altro"

Posted by napolipersempre 17:37, under | No comments



Raffaele Auriemma, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Crc nel corso di Si Gonfia la rete: "Una partita la può perdere qualunque squadra, la Serie A è così tutti possono battere tutti. A mio giudizio Mazzarri è uno dei migliori allenatori d'Europa, ma sono rimasto molto spiazzato dai sette cambi di formazione. Ha voluto fare un esperimento, ma non si dovrà più ripetere. Sentirlo dire che rifarebbe le stesse scelte non è condivisibile. Fare il turn over è una cosa, ma cambiare totalmente squadra è un'altra cosa. Le scelte di Mazzarri ci pongono alcuni dubbi, forse ha voluto dimostrare che le riserve non sono all'altezza dei titolari, dietro questo atteggiamento di Mazzarri potrebbe esserci qualcosa altro. Attualmente il valori di certi calciatori non è tale da permettere tante scelte. Qualche cambio forse andava fatto nelle partite scorse".

Lavezzi sta meglio: sabato ci sarà. Preoccupa Maggio,si teme contrattura

Posted by napolipersempre 17:27, under | No comments


Il Napoli è tornato immediatamente in campo questa mattina a Castel Volturno. Nemmeno il tempo di rimirare sulla sconfitta: c'è da iniziare a preparare la gara con la Fiorentina di sabato sera. Arrivano per fortuna buone notizie dall'allenamento mattutino. Lavezzi è sceso in campo normalmente, il piede non sembra fargli male e il pocho dovrebbe essere in campo contro i viola per guidare la rivincita azzurra dopo la sconfitta di ieri. Preoccupano invece le condizioni di Maggio. L'esterno del Napoli sarebbe stato comunque tenuto a riposo da Mazzarri, ma potrebbe essere rimasto vittima di uno stiramento nella gara contro il Chievo. Nelle prossime ore gli accertamenti di rito chiariranno la situazione.
Tuttonapoli

Napoli, suicidio annunciato

Posted by napolipersempre 10:28, under | No comments

La prima impressione, confermata appieno dallo sviluppo del match, è stata quella di una brutta partita, frammentaria, priva di slanci e tecnicamente modesta. Le due contendenti arrivano sempre in ritardo sul pallone, quando ci arrivano. Oppure sbagliano clamorosamente la misura dei passaggi, sintomo di qualità carente. Tra gli azzurri - devastati da improvviso e massiccio turn over, ovvero un suicidio annunciato - nessuno si propone, nessuno si assume il coraggio dell'iniziativa. L'unico che potrebbe ragionare di calcio è Santana, che è tuttavia apparso in regresso, oltre che troppo timido: se è in forma è elegante, altrimenti non incanta. Presi uno per uno, quelli del Napoli 2 non convincono. In particolare, l'attacco: Pandev, che è una sponda e un gregario, non certo un rapinatore d'area, impiega un quarto d'ora ogni volta che deve girarsi e comunque la porta non la vede mai. Siccome niente funziona, nel secondo tempo Mazzarri ne cambia tre, entrano in campo Inler, Cavani e Hamsik. Paradosso del calcio proprio in quei minuti va a segno il Chievo. Scampare il pericolo di una sconfitta giocando male costituisce un'eccezione, non una regola. Al Napoli serva da lezione così come gli servirebbe qualche rinforzo autentico. Tra prove e incertezze, meglio stringersi intorno ai tre assi: Hamsik, Lavezzi e Cavani, decisamente insostituibili. La nube che ora si addensa riguarda la limitata agibilità dell'organico. Per disputare un campionato d'alto profilo occorre una rosa profonda che per almeno diciotto-ventiduesimi rappresenti alternative vere e non sostituti momentanei. Tanti auguri a Mazzarri, temerario del turn over, che dovrà gestire una squadra la quale dispone di tredici «titolarissimi», come li chiama lui, e di poco altro.
Il Mattino

Mazzarri:"Rifarei le stesse scelte.Sconfitta immeritata.Fernandez e Fideleff note positive"

Posted by napolipersempre 10:15, under | No comments


"Sono sereno, ho avuto buone risposte". Walter Mazzarri convinto e determinato sulle sue scelte a Verona. Il tecnico mostra l'aspetto positivo di questa prima sconfitta e spiega la necessità del turnover.
"Rifarei le stesse scelte, anzi avrei tenuto fuori anche Maggio se non ci fosse stata la disgrazia per Dossena. Era necessario cambiare perché quelli che hanno fatto le tre partite consecutive avrebbero pagato lo scotto anche fisicamente. Bisogna passare da questi processi per capire che giocatori abbiamo in rosa. E i ragazzi hanno risposto bene, la prova dei nuovi innesti è stata buona, non abbiamo concesso palle gol ed il gol è venuto solo per un infortunio di Fideleff che tra l'altro è stato tra i migliori".
"Abbiamo perso, nel calcio ci sta, il Chievo è una buona squadra che ci mette sempre in difficoltà. C'è la stanchezza, c'è l'usura e c'è un calendario che ti costringe a fare turnover. Oggi stavamo riuscendo a tenere il Chievo sotto, ma questo è il calcio. Proseguiamo sulla nostra strada e guardiamo avanti".
"Abbiamo una rosa dei doppi ruoli, abbiamo giocatori nel gruppo che devono far parte della squadra e devono giocare per esprimere il loro valore. Nel primo tempo non si è concesso nulla, nel secondo pure, era una partita da pareggio da provare a vincere nel finale. Così non è andata ma sono soddisfatto della prestazione dei ragazzi. Io analizzo le prestazioni, a me perdere non piace, ma forse ci fa anche bene questa sconfitta per capire che il campionato italiano è equilibratissimo".
"Ci sono state le note positive di Fernandez e Fideleff, oggi so che posso fidarmi di loro in tutta la stagione. Queste sono le indicazioni importanti che ho avuto oggi. Per il resto non credo che questa sconfitta incida sul morale. Anche perché non abbiamo tempo di pensare al morale, abbiamo Fiorentina, Villarreal e Inter in una settimana e dobbiamo subito dare il massimo. Restiamo sereni e andiamo avanti con fiducia".
 SSC Napoli

Il Chievo ferma il Napoli-2:Turnover letale

Posted by napolipersempre 10:06, under | No comments




VERONA — La maledizione del Chievo non c’entra, stavolta. È stata la presunzione a condannare il Napoli, ko ancora una volta (1-0) a Verona. Non si possono regalare tanti vantaggi agli avversari, anche se la resa è arrivata dopo l’ingresso di Cavani, nella ripresa. Mazzarri ha azzardato un’autentica rivoluzione, mandando in campo troppi giocatori diversi rispetto alla vittoria di tre giorni prima con il Milan. Molto più di un semplice turnover, insomma: il Napoli, con dietro l’angolo un altro trittico di gare impegnative (Fiorentina, Villarreal e Inter in sette giorni), ha scelto di affrontare il Chievo con una squadra inedita e sperimentale. Compiti da leader per Aronica, uno dei tre “superstiti” col portiere De Sanctis e Maggio, che ha ereditato da Cannavaro la fascia di capitano e il compito di guidare il nuovo trio difensivo, completato da Fernandez e Fideleff. A centrocampo, invece, è toccato a Dzemaili dare un po’ d’ossigeno a Inler, in panchina come Hamsik e Cavani. E col tridente di scorta Santana-Mascara-Pandev. Sconcertati i tremila tifosi al seguito. Ma il primo tempo, complice la timidezza del Chievo, è stato di una noia mortale. Il Napoli si è limitato a mantenere un po’ di più l’iniziativa, affondando peraltro i colpi in pochissime occasioni. Chiaro l’intento degli azzurri, preoccupati soprattutto di fare scorrere i minuti e stancare il più possibile gli avversari, tenendoli lontani dalla porta di De Sanctis. Obiettivi centrati entrambi, anche grazie a qualche discreta chiusura in difesa di Fernandez e Fideleff, puntuali in marcatura nonostante il terreno scivoloso. Meno convincente, invece, la prova dei tre attaccanti di scorta. L’unico a farsi notare è stato Santana: pericoloso con un paio di serpentine. Pandev ha confermato di essere ancora in condizioni atletiche precarie, mentre Mascara è mancato pure nel suo pezzo forte: i calci di punizione. Tabellino vuoto, insomma. I tifosi al seguito hanno esultato solamente per le notizie in arrivo dagli altri campi, ai gol subiti da Milan e Juventus. E poi, poco prima dell’intervallo, hanno cominciato a reclamare l’ingresso del Matador. L’ora di Cavani, però, è scattata solamente al 13’ della ripresa: subito dopo la prima parata di De Sanctis, su Hetemaj. Ma a sorpresa, proprio quando Mazzarri ha provato finalmente a vincere la partita, è stato il Chievo a scuotersi dal suo torpore e a trovare il vantaggio. Merito di Moscardelli, già giustiziere del Napoli nel campionato scorso, che ha prima costretto De Sanctis a un altro difficile intervento e poi l’ha infilato con un tiro a mezza altezza, sfruttando una respinta corta di Fideleff. Gravissimo l’errore del ventunenne argentino, che fino a quel momento (26’) era stato abbastanza attento. Agli azzurri non è rimasto che provare il tutto per tutto nel finale, spedendo in campo anche Hamsik. Troppo tardi, però. Una brutta figura così si poteva e doveva evitare
Repubblica

TURNOVER - Fuori i tre tenori, dentro Pandev, Santana e Mascara.In difesa Fernandez e Fideleff?

Posted by napolipersempre 09:57, under | No comments


E' sempre sulla quarta partita ravvicinata che si avverte la fatica. Ed è sulla quarta che si procede con la rotazione. Mai, pe­rò, come starebbe pensando di fa­re Mazzarri. Il tec­nico del Napoli non solo ha escluso dalla lista dei con­vocati Lavezzi, Campagnaro e Dossena, quest'ul­timo colpito da un lutto familiare, ma potrebbe attuare un turn over ancora più robusto. Una sorta di rivoluzione. Un Na­poli 2, in pratica. Con ben sette innesti rispetto alla formazione che ha affrontato il Milan. E con tante stelle a guardare in panchi­na. A cominciare da Cavani, il protagonista della notte stellare al cospetto dei Campioni d'Italia; per proseguire con Cannavaro, il capitano, il leader indiscusso del­la difesa, Inler, forse anche Ham­sik.
A spingere Mazzarri a tanto, non solo la necessità di concede­re un turno di riposo a chi aveva giocato tre partite su tre, ma an­che il ciclo terribile che aspetta i partenopei. Sabato prossimo, la Fiorentina; martedì, il Villarreal; di nuovo sabato, 1 ottobre, l'Inter. Un calendario da brividi. E l'alle­natore ha optato per la trasferta del Bentegodi per attingere a pie­ne mani da un organico migliora­to quest'anno apposta sul piano qualitativo. Per rimediare ai tan­ti impegni piazzati uno dietro l'al­tro tra Champions e campionato.
PROVA-VERITA' - Dalla risposta con il Chievo si capirà se i partenopei potranno reggere ( e rimanere competitivi) all'urto di campiona­to e Champions League, quest'ul­tima competizione particolarmente a cuore al presiden­te De Laurentiis. Mazzarri proba­bilmente sperava di procedere a piccoli passi con gli avvicendamenti ma giocoforza è costretto fin da ora a rivoltare la formazione. Ma se i vari Ferna­dez, Santana, Pandev, Mascara (e forse anche Fideleff) superaran­no l'esame a pieni voti, allora si potrà dire che gli azzurri sono en­trati in nuova dimensione e po­tranno dare filo da torcere a tut­te. In Italia come in Europa.
IN DIFESA - Quasi certo l'impiego del giovane Fernandez, venti­duenne argentino prelevato dal­l'Estudiantes e già nel giro della nazionale maggiore. Non avrà al fianco Cannavaro bensì Aronica a cui non manca il mestiere per agire da centrale davanti a De Sanctis. Resta il dubbio per l'altro difensore ma qui potremmo assi­stere al debutto di Fideleff, anche egli ventiduenne, acquistato dal Newell's Old Boys. Due giovanis­simi stranieri guidati da un italia­no, Salvatore Aronica, che non smette di stupire e non sarebbe la prima volta che si esibisce da centrale. Ma rischio e curiosità si fondono. Il terzetto ha provato so­lo in allenamento.
A CENTROCAMPO - Anche qui, Dze­maili rileverà il connazionale In­ler. Ma l'ex Parma ha già avuto modo di esibirsi con apprezzabili risultati (titolare a Cesena). Agi­rà in tandem con Gargano. Sugli esterni, invece, avrebbe dovuto riposare Maggio rimpiazzato da Zuniga ma il lutto di Dossena (de­ceduto il padre) spinge Mazzarri a riproporre il tandem di Man­chester: Maggio a destra e Zuniga a sinistra.
IN ATTACCO - E' il reparto più inte­ressato alla rivoluzione: Lavezzi, non convocato, Cavani in panchi­na e forse anche Hamsik. Gioche­ranno Santana, Pandev e Masca­ra, quest'ultimi due con compiti di scambiarsi di ruolo in conti­nuazione.
MORALE ALTO - Neanche il contrat­tempo alla partenza da Napoli (avaria al pullman in tangenziale, sostituzione dello stesso e volo slittato di 40') ha scalfito l'umore della comitiva. Sempre molto buono con Lavezzi rimasto a casa («Che bella flemma»ha scritto su Twitter), con Cavani che parla su Marca («Fa piacere un interessa­mento del Barcellona ma sto be­ne a Napoli») ed una cinquantina di tifosi ad attendere la squadra a Villafranca
CDS

Bigon: "Inler trattativa estenuante, Pandev la più semplice. Abbiamo ceduto Ruiz perchè..."

Posted by napolipersempre 09:50, under | No comments


Un Napoli così in alto, Bigon, se l'aspettava?
«Domanda, eventualmente, da rifa­re a marzo, aprile. Perché dopo due giornate di campionato e una di Champions, non azzardo valutazioni né entusiastiche né pessimistiche. Troppo presto».
Giriamo al largo: pensava mai che questo Napoli fosse così autorevo­le?
«Avevamo ben chiare le attitudini caratteriali e le caratteristiche tec­niche del gruppo, sapevamo dello spessore dei ragazzi: però è vero che prestazioni come Manchester e co­me quella con i campioni d'Italia del Milan danno soddisfazione e aiutano la crescita».
Come è nata questa squadra da scu­detto?
«Bel trappolone, questo: da scudet­to lo dice lei....».
Veramente lo dicono Lippi, Zoff, Mauro, Damiani, Altafini, il calcio intero (quasi)...
«Mi limito a sottolineare com'è nato questo Napoli, ch'è figlio d'un lavo­ro d'equipe. E' il Napoli d'una socie­tà che si confronta, che analizza, che rispetta i ruoli. E' il Napoli d'un pre­sidente ambizioso, che ci lascia car­ta bianca: non c'è, in questa squa­dra, un calciatore che non fosse sta­to scelto da me o da Mazzarri».
Il colpo più complicato?
«Il più estenuante, ed è noto: Inler. Ma in lui c'è sempre stata la volon­tà precisa di aderire alla nostra idea. Il suo entusiasmo non è mai manca­to. E' evidente che in fase di tratta­tiva possano sorgere problemi, ma sono stati risolti».
Il colpo più semplice?
«Pandev, senza ombra di dubbio. Un minuto di colloquio: ti piacerebbe? Sì. Poi De Laurentiis ha telefonato al presidente dell'Inter, Moratti, ed abbiamo chiuso».
Il rimpianto?
«Nessuno, perché abbiamo centrato gli obiettivi. Con Criscito è andata così, ma sono fatalista e penso che il destino abbia voluto separarci: ne abbiamo preso atto, ma non c'è ma­lanimo».
Eravate su Vidal...
«Non scendo nei particolari delle trattative, perché mi sembrerebbe inelegante. In termini generali, ab­biamo lasciato perdere ogni collo­quio con calciatori che sembravano perplessi dinnanzi al nostro interes­samento. A quel punto, abbiamo vi­rato».
L'impressione generale, a giugno, sosteneva l'ipotesi che uno dei tre tenori potesse partire.
«E alla distanza la verità è stata un'altra: i gioielli sono rimasti qua. Anche perché la loro volontà era precisa: continuare in questo Napo­li, divenuto sempre più intrigante. La loro è stata una scelta precisa, che ha provveduto a tener lontani ­insieme alle dichiarazioni di incedi­bilità del presidente - eventuali cor­teggiatori».
Ora si può (riba)dire: Manchester City e Zenit San Pietroburgo s'era­no spinte oltre per Lavezzi?
«No comment. Per me vale la realtà che viviamo, non quella che si può intuire o dedurre. E poi il mercato è questo. Ma nel Napoli ci sono anco­ra Cavani, il Pocho ed Hamsik, uo­mini che hanno espresso il desiderio di rimanere al centro d'un progetto d'un club credibile e carico di aspi­razioni».
Quanto incide, ovviamente in posi­tivo, il rapporto talmente solido, fraterno, tra lei e Mazzarri?
«Una premessa mi sembra dovero­sa: mi stupisco che in questo mondo, e intendo il calcio, ci si stupisca d'un rispetto reciproco e di una sintonia assoluta tra due figure così rilevan­ti all'interno d'una società. Con Mazzarri abbiamo un'intesa che si è consolidata negli anni, frequentan­doci assiduamente ed avendo una visione del lavoro simile, identica. Ma anche con altri tecnici sono an­dato d'accordo. E' il mio modo di es­sere».
Torniamo alla costruzione del Na­poli, all'estate, a certe esigenze sor­te in corso: si rompe Britos...
«Ed in tre giorni abbiamo dovuto in­tegrare l'organico. La bontà dell'or­ganizzazione ha consentito di indi­viduare in Fideleff il giovane su cui puntare. Vedere centinaia di partite, fare migliaia di chilometri, avere un quadro ampio, internazionale delle risorse è stato decisivo e di ciò devo dare atto a Micheli, a Mantovani, a Zunino, il nostro gruppo di lavoro scouting».
Volevate Juan....
«Ma con il Brasile è più complesso definire una trattativa e tre giorni non sarebbero bastati. Vero che Juan è di grandi prospettive, un ‘91 di gran livello; ma Fideleff ha solo due anni in più ed ha già giocato».
L'addio a Victor Ruiz ha lasciato perplessi...
«Un affare economico, certo. E poi una valutazione complessiva: Ruiz è calciatore di indubbio valore, tant'è vero che è titolare nel Valencia, che finirà per trovar posto tra i convoca­ti della nazionale spagnola; però va anche detto che talvolta le caretteri­stiche di un calciatore possano non sposarsi con quelle di un club o per­sino di un Paese. Lui per noi rimane di enormi prospettive, però forse è la Spagna si adatta di più alla sua in­dole».
E, come spesso accade, avete vira­to di nuovo in Sud America...
«La mentalità degli argentini in par­ticolare ha enormi affinità con il mo­do di pensare napoletano; ma anche uruguagi e comunque sudamericani in genere. Un calciatore del Nord Europa si ambienta con difficoltà maggiori».
Ha vinto uno scudetto da bambino e uno da adulto...
«Avevo otto anni quando mio padre, Albertino, conquistò la stella con il Milan; ne avevo qualcuno in più quando trionfò sulla panchina del Napoli. Ma so che c'è un altro tra­nello: io penso al Chievo, alle diffi­coltà che può creare un avversario che ci ha battuti due volte su due, l'anno scorso. Non so cosa accadtà al Bentegodi e lei vuol farmi sbilan­ciare sull'esito del campionato?».
CDS

Guasto al bus del Napoli sulla tangenziale

Posted by napolipersempre 19:19, under | No comments



Sono intervenuti numerosi automobilisti durante Marte Sport Live per segnalare che il pullman del Napoli ha subito un guasto. Il pullman è stato visto all'altezza dello svincolo di Capodichino della tangenziale, i calciatori e lo staff hanno dovuto attendere un pullman sostitutivo per partire alla volta di Verona tramite un volo charter.

Napoli, ecco i convocati per il Chievo: assenti Campagnaro, Dossena e Lavezzi

Posted by napolipersempre 19:14, under | No comments


Il tecnico azzurro Walter Mazzarri ha diramato la lista dei giocatori del Napoli convocati per la gara contro il Chievo. Assenti Campagnaro, Dossena e Lavezzi.
I convocati: De Sanctis, Rosati, Colombo, Aronica, Cannavaro, Fernandez, Fideleff, Grava, Dezi, Dzemaili, Gargano, Hamsik, Inler, Maggio, Zuniga, Cavani, Chavez, Mascara, Pandev, Santana.

A Napoli è festa infinita.Tutti in piazza con Siani.De Laurentiis:"Abbiamo ancora fame"

Posted by napolipersempre 09:17, under | No comments


In diecimila nel giorno di San Gennaro: anche De Laurentiis e la squadra, nonostante il diluvio, allo spettacolo dell'attore in Piazza Plebiscito che impazzisce di gioia per l'inizio di stagione degli azzurri


Piove. Meglio, anzi peggio: diluvia. Ma non fa niente, perché a Napoli cade tanta acqua dal cielo quanti gol sta segnando la squadra di Mazzarri. Il numero giusto giusto per far impazzire un'intera città. E così nel giorno di San Gennaro Alessandro Siani ha regalato a Piazza Plebiscito uno spettacolo dedicato alla città davanti a diecimila persone e inevitabilmente coinvolgendo la squadra. Ospiti sul palco I Neri per caso, Alessandra Amoroso, Guido Lembo, l'attore Fabio De Luigi, Valentina Lodovini, protagonista femminile di "Benvenuti al Sud", Kekko dei Modà e poi tanto Napoli, accompagnato dal sindaco, come ciliegina sulla torta di una serata magica. Ci sono capitan Cannavaro, Aronica, Maggio e soprattutto il presidente Aurelio De Laurentiis. Tutti lì, in attesa di essere chiamati sul palco.
IL BOATO — E alle 22, puntualmente, ecco Siani che chiama sul palco gli eroi del momento. Il boato della gente di Piazza Plebiscito copre quello dei tuoni e la festa è davvero completa. E se nel pomeriggio Cavani aveva pensato bene di intonarla nel pomeriggio davanti alle telecamere di Sky, in serata Siani chiede una performance canora a tutta la piazza: "Cantatemi O' Surdato innamorato". E via, musica e parole di Guido Lembo e la sua band. Ovviamente con De Laurentiis coinvolto microfono alla mano. Cantano tutti, saltano tutti. Anche il sindaco De Magistris ("Ogni impresa è possibile se ci crediamo"). E a quel punto sembra proprio di essere al San Paolo dopo ogni partita. Sì, in questi giorni a Napoli è proprio tutto azzurro. A dispetto della pioggia che cade.

A Napoli è festa infinitaTutti in piazza con Siani
Lo scudetto? Calmi, non siete mai sazi. Col Milan abbiamo cenato, ma abbiamo ancora fame.
Che show — “Napoli ed il Napoli sono “'na cosa grande” dice il, presidente facendo il verso ad una vecchia canzone. E poi riparte: "In 100 giorni il sindaco ha restituito dignità a questa città. Sotto il profilo calcistico noi l'abbiamo restituita in questi sette anni della mia gestione. Lo scudetto? Calmi, non siete mai sazi. Diciamo che per adesso con il Milan abbiamo fatto una bella cena e che abbiamo ancora fame. Contro il Chievo dovremo operare qualche cambio perchè gli impegni sono tanti e noi di conseguenza faremo ruotare gli uomini per cercare di mettere in campo sempre la squadra migliore. Spero in un grande Napoli. E' un peccato che ancora una volta debbo constare come in Lega quest'estate abbiamo pensato soltanto a litigare e a dividerci una torta molto misera. Abbiamo svenduto i diritti tv e l'immagine del calcio”. La passione di Napoli, però, è molto reale e poco virtuale. Al fianco del presidente c'erano capitan Cannavaro, Totò Aronica e Christian Maggio. La gente li trascina cantando “chi non salta rossonero è”, loro si prestano volentieri. Poi, il difensore palermitano torna a punzecchiare Nesta dopo il corpo a corpo di domenica sera: “Mi sarei voluto chiarire con lui – ha detto -, quando si perde ci sta che uno si innervosisca un po'”. Canti, balli e felicità fino alle 23. Poi tutti a casa. C'è il Chievo alle porte.

GDS

Lippi dice Napoli: «E' da scudetto»

Posted by napolipersempre 17:29, under | No comments



ROMA - La certezza di Lippi è una sola: «Sì, il Napoli è da scudetto». L'ex ct della Nazionale campione del mondo ha ancora sotto gli occhi le magie di Cavani e l'entusiasmo del pubblico del San Paolo, accorso numeroso per assistere ad una grande serata di calcio contro il Milan. «Possono arrivare primi anche se loro sono scaramantici, non vogliono sentirlo», ha detto Lippi ai microfoni de "La Politica nel Pallone" su Gr Parlamento. «Sono realtà che non si possono disconoscere una squadra che va avanti con qualità e fa bene contro il Manchester e poi batte il Milan con entusiasmo e autorità non può tirarsi indietro. Mazzarri deve convivere con questa parola e magari accaparrarsela. Cavani è un giocatore straordinario».

«IO ALL'INTER? ASSOLUTAMENTE NO» - Sulla Juventus Lippi ha le idee chiare: «Ho visto la juventinità, la voglia di lottare su tutte le palle che erano le caratteristiche di Conte da giocatore e le ha trasmesse alla squadra». La fame di vittorie non è ancora saziata: «Non ci si abitua mai a vincere - ha detto Lippi -. Si trovano sensazioni che quando mancano da un po' di tempo si cerca di ritrovarle ed è quello che ho intenzione di fare. Questo inverno vedremo. Mi sono stancato di non stare in panchina. L'estate mi piace molto però di sicuro un altro inverno a casa senza far niente non lo faccio. Nel giro di un mesetto sono pronto a tornare». Sì, ma dove? «Preferibilmente l'estero, salvo casi eccezionali. Preferibilmente una nazionale, magari prepararla per il Mondiale 2014 in Brasile. L'Inter? Sono già stato a Milano e questa idea all'Inter non mi passa nell'anticamera del cervello».

«PIRLO PUO' DARE ANCORA MOLTO» - Lippi ha poi parlato di Pirlo: «Il Milan ha fatto delle scelte con Allegri, in considerazione che che Andrea si era fatto male e so quanto ha pesato per tutto il Mondiale quella assenza. Allegri ha dovuto condividere con questo e ha fatto altre scelte. Con Van Bommel è andata bene e poi c'era un rinnovo da discutere con la società che ha fatto delle scelte. Sapevano che per caratteristiche e carisma è un giocatore che aveva ancora molto da fare. Alla Juve c'era bisogno di un punto di riferimento».

«ROMA, CAMBIO DI FILOSOFIA MA IL GIOCO SI VEDE» - Chiusura su Inter, Roma e Lazio: «Gasperini ha trovato tanti problemi e difficoltà, con infortuni. Ha perso il primo trofeo giocando una discreta partita. Adesso deve recuperare i giocatori importanti. La Roma ha fatto un cambiamento di filosofia, programmazione, lavoro. Una grossa mano l'hanno data i giocatori veterani, hanno fatto capire ai tifosi di apprezzare il lavoro del nuovo allenatore. La squadra ha un progetto di gioco piuttosto evidente. La Lazio? Dico che i tifosi si aspettavano qualcosa di più in Coppa ma Reja ha lavorato benissimo ed è in grado di far bene».

CDS

De Laurenitiis al Duomo per San Gennaro: applausi ed ovazioni

Posted by napolipersempre 17:17, under | No comments


Aurelio De Laurentiis ha partecipato questa mattina alle celebrazioni dedicate a San Gennaro presso il Duomo di Napoli. Il presidente azzurro è giunto in chiesa alle ore 11,00 circa, accompagnato dal direttore marketing del Napoli Alessandro Formisano, accomodandosi tra le prime file ai piedi dell'altare. De Laurentiis ha assistito all'intera celebrazione della santa messa officiata dal Cardinale Sepe, con il quale al termine della cerimonia c'è stato un lungo e caloroso abbraccio tra la gente. Non sono mancati naturalmente applausi e strette di mano per il patron partenopeo da parte dei numerosi fedeli-tifosi presenti al Duomo. E c'è anche chi tra la folla ha urlato: "Viva San Gennaro, viva il Napoli, viva De Laurentiis!".

Mazzarri:"Gran risultato,siamo contenti,ma voglio più autorità.Partiamo con troppo timore"

Posted by napolipersempre 10:54, under | No comments



"Il risultato mi soddisfa, ma adesso guardiamo avanti". Walter Mazzarri abbraccia il basso profilo. Battere i camnpioni d'Italia del Milan per il tecnico azzurro rappresenta una grande gioia ma allo stesso tempo non deve tramutarsi in sirena ingannevole. Mazzarri batte ancora sul ferro caldo dopo la grande vittoria del San Paolo.
"Battere il Milan è un gran risultato, siamo contenti, ma come prestazione voglio di più. Altre volte abbiamo giocato meglio, stasera abbiamo avuto la fortuna ed il merito di aver concretizzato le occasioni. Ma se si vuol pensare im grande dobbiamo crescere come autorità e personalità sin dal primo tempo. Siamo partiti intimoriti e su questo dobbiamo lavorarci. Ci liberiamo solo col passare dei minuti: è accaduto a Manchester e di nuovo stasera. Dobbiamo cominciare con lo steso piglio che abbiamo avuto nella seconda parte di gara".
"Voglio più possesso palla e maggiore autorità. Se vogliamo stare a certi livelli serve carattere e qualità. E' un aspetto che dobbiamo migliorare, perciò dico lavoriamo, non guardiamo a cosa accade all'esterno e proseguiamo su questa strada".
"Quando ho visto la gente che ci apsettava allo stadio mi sono venuti i brividi. Questo entusiasmo è bellissimo ma non dobbiamo perdere la via maestra. Il cammino è lungo e già dobbiamo pensare a mercoledì. Il Chievo è la nostra bestia nera, svegliamoci tutti e cerchiamo di invertire la tendenza. Dobbiamo fare la corsa solo su noi stessi".

Napoli-Milan: 3-1, le pagelle del Mattino

Posted by napolipersempre 10:08, under | No comments



6,5 De Sanctis - Ben piazzato il colpo di testa di Aquilani, poteva poco. Sul centrocampista della Nazionale ha compiuto poi una prodezza al 39'.
7 Campagnaro - Tonico, pronto anche a sostenere l'attacco. Non ha sbagliato un colpo, tenendo Pato a distanza dall'area.
7 Cannavaro - Tardivo l'intervento su Aquilani: unica sbavatura in una prestazione di alto profilo. Pilastro della difesa, meriterebbe l'azzurro della Nazionale.
7 Aronica - Ha ceduto sul cross di Cassano, poi mestiere e personalità. Da terza scelta, è diventato titolare con pieno merito
6,5 Maggio - Assist di testa per il primo gol di Cavani, tanta corsa sul lato destro e accorto raddoppio su Seedorf.
6,5 Inler - Si è piazzato davanti alla difesa, pronsempre to a coprire su Aquilani o Cassano.
7,5 Gargano - Straordinaria giocata nell'azione del raddoppio di Cavani. Accorto in fase difensiva, ha ripetuto la buona prova offerta a Manchester contro il City.
6,5 Dossena - Ha tenuto basso Abate, buono lo spunto non sfruttato da Cavani al 20' (sv Zuniga dal 33' st).
7 Lavezzi - In campo dopo l'infortunio in Champions, non si è risparmiato e ha tenuto sotto pressione la difesa milanista (sv Pandev dal 37' st).
6,5 Hamsik - Si è sacrificato in copertura. Pericolosi i suoi inserimenti (6 Dzemaili 19' st vicino al gol al 30' della ripresa).
8,5 Cavani - Un'altra notte magica, la partita pefetta. Tre reti al Milan da campione, è stato l'assoluto protagonista della scena. Letale come a Manchester con la sua classe e la sua umiltà, evidenziata dai ripiegamenti difensivi. Poteva risparmiarsi il giallo per proteste.
8 Mazzarri - In questo Napoli così grande c'è la sua evidentissima mano. Non solo difesa di ferro, ma anche gioco fluido e manovre studiate. La squadra concede pochissimo agli avversari.
5,5 L'arbitro - Ha distribuito cartellini quando la partita ha rischiato di incattivirsi.
Il Mattino

VIDEO-Matador"Il vero diavolo sei tu" i gol commentati da Raffaele Auriemma

Posted by napolipersempre 10:01, under | No comments



I Gol dell'incontro Napoli Milan commentati da uno scatenato Raffaele Auriemma:

Cavani, Cavani, Cavani! Il Napoli schianta il Milan

Posted by napolipersempre 09:45, under | No comments

Una fantastica tripletta del Matador stende 3-1 i rossoneri, passati in vantaggio con Aquilani. Mazzarri ha vinto il confronto con Allegri sul piano tattico, straripante la condizione atletica degli azzurri, ora a punteggio pieno e a +5 in classifica


NAPOLI - Il Napoli schianta il Milan. E lo fa grazie a uno straordinario Edinson Cavani, autore di una tripletta che mette al tappeto la squadra di Allegri e consente agli azzurri di restare in vetta a punteggio pieno con cinque punti di vantaggio sui rossoneri. Chi aveva dubbi sull'eventuale conferma del Matador in questa stagione (dopo i 26 gol segnati l'anno scorso) è servito. La tripletta (con tanto di pallone portato a casa come in Inghilterra, assoluta novità) fa impazzire di gioia i tifosi azzurri ed esalta la squadra di Mazzarri, che ha vinto il confronto sul piano tattico e atletico, lasciando solo le briciole a Pato e compagni. Un segnale chiaro al campionato, il Napoli potrà dire la sua fino alla fine.

LAVEZZI C'E' - Non c'è la musichetta della Champions, ma l'atmosfera che si respira al San Paolo è quella delle grandi occasioni. Ad una sfida così non può mancare Lavezzi, che viene recuperato in extremis da Mazzarri dopo l'infortunio di Manchester (anche grazie ad una infiltrazione). L'unica novità fra gli azzurri è Dossena a sinistra al posto di Zuniga. Allegri invece ha fuori mezza squadra (Ibra, Robinho, Boateng, Inzaghi, Ambrosini, Gattuso, Flamini, Mexes e Zambrotta) e rischia di perdere anche Thiago Silva (nel pre-partita si riscalda anche Yepes) che però alla fine scende regolarmente in campo. Davanti spazio all'eroe di Barcellona, Pato, accompagnato da Cassano con Aquilani a supporto.

SBLOCCA AQUILANI, RIBALTA CAVANI - L'approccio alla partita del Milan è buono, fatto di tanto possesso palla e di fiammate improvvise. Il Napoli preferisce aspettare, resta compatto evitando il pressing alto, ma si fa sorprendere alla prima occasione: Seedorf inventa per Cassano, cross dalla destra e colpo di testa vincente in tuffo di Aquilani appena dentro l'area. Non c'è nemmeno il tempo di esultare per i rossoneri, due minuti dopo arriva il pareggio del Napoli: punizione da destra, torre di Maggio e destro al volo di Cavani che si infila in rete passando fra le gambe di Abbiati. Il San Paolo torna a cantare, la partita si fa bella, intensa, emozionante, spigolosa: Inler tocca duro Cassano, Nocerino (ammonito) entra senza complimenti su Lavezzi, Pato ha un diverbio con Maggio. Il Milan tiene più palla cercando il fraseggio a metà campo, il Napoli fa male quando accelera e riparte. E, da una palla persa sulla trequarti da Pato, nasce l'azione del raddoppio azzurro: coast to coast di Gargano che si fa 70 metri palla al piede, arriva al limite e scarica per Cavani. Il destro del Matador fredda l'incolpevole Abbiati e fa esplodere la gioia dei tifosi azzurri. La reazione del Milan è immediata, ancora una volta affidata a un assist di Cassano: stavolta, però, Aquilani trova davanti a sé un De Sanctis monumentale che si oppone alla sua conclusione a botta sicura.

IL MATADOR CHIUDE I CONTI - Va al riposo avanti il Napoli e torna in campo nella ripresa ancora più galvanizzato. Bastano sei minuti a Cavani per trovare la sua terza rete della serata, una perla di sinistro al volo dopo una corta respinta di Nesta su un cross di Gargano. Impazzisce di gioia il San Paolo, alza le braccia al cielo De Laurentiis in tribuna. Soffre sul piano atletico il Milan, la squadra di Mazzarri sembra avere un altro passo, soprattutto con Maggio, devastante sulla destra. I rossoneri reclamano un rigore per un fallo di mano in area di Cannavaro, ma l'arbitro Tagliavento e il suo primo assistente Grilli lasciano proseguire fra le proteste di Seedorf e compagni. Si innervosisce Nesta dopo un contatto con Aronica: giallo per entrambi. Il primo cambio è del Napoli: esce Hamsik, in campo va Dzemaili che, come a Manchester, va a giocare sulla trequarti. Allegri risponde con Antonini ed Emanuelson al posto di Bonera e di uno spento Van Bommel. In cabina di regia va Seedorf con il compito di organizzare la rimonta, Aquilani (che fa ammonire Gargano e per proteste Cavani) e Cassano sono fra i più ispirati. Il Napoli fa di tutto per abbassare i ritmi, provando a controllare la partita, i rossoneri cercano il gol che può riaprire la partita ma Pato non è preciso sotto porta. Allegri gioca anche la carta El Shaarawy (fuori Aquilani), Mazzarri regala la standing ovation a Lavezzi (dentro Pandev) e fa uscire anche Dossena per Zuniga. E' proprio il colombiano a sventare su Pato, libero davanti a De Sanctis. E' l'ultimo pericolo che corre il Napoli, poi c'è solo spazio per la festa. Il Napoli è lassù in vetta, insieme a Juve, Udinese e Cagliari. A +5 sul Milan.
CDS

Napoli Milan:Il Pocho c'è! Probabili formazioni

Posted by napolipersempre 17:42, under | No comments


Il Napoli reduce dalla sfavillante prestazione di Manchester affronterà il Milan in un San Paolo che per l'ennesima volta registrerà il tutto esaurito. In porta ci sarà ovviamente De Sanctis, difesa a tre con Campagnaro, Cannavaro e Aronica. A centrocampo la coppia centrale sarà formata da Inler e Gargano, sulla corsia destra ci sarà Maggio, mentre sulla sinistra tornerà Dossena. In attacco Hamsik, Cavani e Lavezzi, il Pocho ha superato le verifiche di questa mattina e partirà titolare.
Nel Milan il tecnico Allegri deve fare la conta degli infortunati, i rossoneri dovranno fare a meno oltre che a Flamimi e Mexes, anche di Ambrosini, Gattuso, Boateng, Ibrahimovic e Robinho. In porta ci sarà Abbiati, difesa a quattro con Abate ed Bonera sugli esterni, coppia centrale formata da Nesta e Thiago Silva. A centrocampo scelte obbligate, Van Bommel, Aquilani e Nocerino. In attacco Seedorf sembra in vantaggio su El Shaarawy, il giocatore olandese sarà di sostegno alle avanzate della coppia Pato-Cassano.
Probabili formazioni:
NAPOLI (3-4-2-1) - De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Aronica, Maggio, Inler, Gargano, Dossena, Hamsik, Lavezzi, Cavani. All. Mazzarri
MILAN (4-3-3) - Abbiati, Abate, Nesta, T. Silva, Bonera, Van Bommel, Aquilani, Nocerino, Seedorf, Cassano, Pato. All. Allegri
Arbitro: Tagliavento

Napoli-Milan, la rivincita!

Posted by napolipersempre 13:59, under | No comments



Le certezze sono due: Ezequiel Lavezzi è tornato in campo ieri pomeriggio ed è stato regolarmente convocato per la super sfida di stasera (alle 20.45) contro il Milan, al San Paolo. «Voglio provarci fino alla fine», ha promesso il Pocho a Walter Mazzarri, convincendolo a tenere aperto almeno uno spiraglio sul suo recupero, che a questo punto sarebbe miracoloso. C’è ancora un giorno quasi intero di tempo, però, e l’ultima parola può essere rimandata al test decisivo di stamattina: nella seduta di rifinitura a Castel Volturno. Il Napoli non ha fretta, insomma. E un po’ di pretattica non guasta.
In preallarme le alternative, con Zuniga in lieve vantaggio su Dzemaili e Santana. Ma non si può nemmeno escludere la soluzione a metà strada, con l’illustre convalescente a disposizione almeno per la panchina. Pronto a dare una mano. Il dubbio sarà svelato soltanto in extremis, probabilmente dallo speaker dello stadio che leggerà le formazioni. I 55 mila tifosi del San Paolo, dunque, potranno conservare la speranza di vedere in campo Lavezzi fino alla fine, anche se il recupero del Pocho resta comunque appeso a un filo.
Non è scontato, infatti, che Mazzarri decida di correre dei rischi, in una partita già fondamentale e da affrontare con la squadra al top della condizione, per non dare vantaggi a un avversario di valore come il Milan. È già coraggiosa la scelta del tecnico azzurro di rinunciare quasi completamente al turnover, scommettendo sul morale alle stelle dei titolari di Manchester. L’entusiasmo del Napoli, a 4 giorni dalla trasferta di Champions League, dovrebbe essere più forte della stanchezza. Mazzarri, prima dell’allenamento di ieri a Castel Volturno, ha chiesto e ottenuto durante una breve riunione le rassicurazioni che voleva dai suoi titolari. Tutti hanno risposto presente, anche i meno giovani del gruppo come Aronica e Campagnaro. Slitterà dunque alla sfida di mercoledì con il Chievo il previsto turnover in difesa.
Quella di stasera, contro i campioni d’Italia del Milan, non è la partita giusta per il battesimo in serie A di Fernandez e Fideleff. I due giovani argentini dovranno aspettare il loro turno. L’arma in più del Napoli sarà l’entusiasmo, in campo e fuori. È enorme l’attesa per il debutto al San Paolo degli azzurri, dopo le brillanti trasferte di Cesena e Manchester. Ieri le forze dell’ordine hanno sequestrato addirittura 19 tagliandi contraffatti. Ma non c’è ancora il tutto esaurito, nonostante i 36 mila biglietti venduti. Il botteghino numero 1 dello stadio rimarrà aperto anche oggi: dalle 9 alle 13. Poi la prevendita proseguirà solo nelle ricevitorie autorizzate, fino al fischio d’inizio. Potenziati i mezzi pubblici. Davanti al Napoli c’è una grande chance: in caso di vittoria, infatti, gli azzurri staccherebbero il Milan di 5 lunghezze. Ma è presto per fare calcoli, dato che il campionato è appena all’inizio. Ruota tanto intorno alla soluzione del rebus Lavezzi. Con lui in campo, infatti, Mazzarri avrebbe più chance di dare scacco matto ad Allegri e ai rossoneri. Parola allo speaker. Il San Paolo vuole sentire il nome del Pocho.
Repubblica

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