il Napoli starebbe entrando in crisi. Crisi che si può combattere lavorando e scrollandosi di dosso le cause psicofisiche che la determinano.
CHAMPIONS - pareggio di Manchester, mettendo il Napoli in corsa per la qualificazione, ha ribaltato le prospettive iniziali. Fino all'impresa in Inghilterra, infatti, gli azzurri avevano un'altra gerarchia di obiettivi: campionato di vertice e una onorevole partecipazione europea. Ma adesso le ambizioni in Champions sono cresciute.
CALO FISICO - Le grandi stentano tutte: è questo il teorema di Mazzarri. Ma per il Napoli, che fa del dinamismo la sua arma migliore, il calo atletico delle ultime gare è un allarme forte.
INFORTUNI - Il Napoli, per volare, è obbligato a spingere sempre il motore al massimo. Ma questo modo di giocare, con un calendario tanto impegnativo (finora 5 partite in 14 giorni), comporta uno stress fisico ai limiti. Infatti, per la prima volta da quando la squadra è affidata a Mazzarri e al suo staff, fioccano gli infortuni. Si sono già fermati in sette: Britos, Dossena, Maggio, Donadel, Dzemaili, Lavezzi e Campagnaro. Ovvio che scatti l'allarme: la stagione è solamente all'inizio.
NERVOSISMO - La stanchezza, oltre agli infortuni, comporta anche un altro effetto collaterale negativo: il nervosismo. Nella partita con la Fiorentina ci sono stati tre episodi da censurare, di quelli che danno fastidio a De Laurentiis: l'ammonizione per proteste subita da Hamsik, la brutta reazione di Lavezzi al momento del cambio e il gesto di insofferenza di Zuniga verso un compagno.
GOAL PERDUTO - Gli azzurri sono rimasti a secco, contro Chievo e Fiorentina. Appena hanno frenato Cavani e Hamsik, gli unici che hanno confidenza col gol, il reparto offensivo ha dimostrato di non avere alternative. Pandev è lontano dalla forma ideale, Santana è un trequartista, Mascara la sesta opzione e di Lucarelli (l'unico centravanti di scorta) si sono smarrite le tracce. Strano che Mazzarri preferisca portare Chavez in panchina. O c'è qualcosa sotto, oppure è un grave errore.
Repubblica
0 commenti:
Posta un commento