In diecimila nel giorno di San Gennaro: anche De Laurentiis e la squadra, nonostante il diluvio, allo spettacolo dell'attore in Piazza Plebiscito che impazzisce di gioia per l'inizio di stagione degli azzurri
Piove. Meglio, anzi peggio: diluvia. Ma non fa niente, perché a Napoli cade tanta acqua dal cielo quanti gol sta segnando la squadra di Mazzarri. Il numero giusto giusto per far impazzire un'intera città. E così nel giorno di San Gennaro Alessandro Siani ha regalato a Piazza Plebiscito uno spettacolo dedicato alla città davanti a diecimila persone e inevitabilmente coinvolgendo la squadra. Ospiti sul palco I Neri per caso, Alessandra Amoroso, Guido Lembo, l'attore Fabio De Luigi, Valentina Lodovini, protagonista femminile di "Benvenuti al Sud", Kekko dei Modà e poi tanto Napoli, accompagnato dal sindaco, come ciliegina sulla torta di una serata magica. Ci sono capitan Cannavaro, Aronica, Maggio e soprattutto il presidente Aurelio De Laurentiis. Tutti lì, in attesa di essere chiamati sul palco.
IL BOATO — E alle 22, puntualmente, ecco Siani che chiama sul palco gli eroi del momento. Il boato della gente di Piazza Plebiscito copre quello dei tuoni e la festa è davvero completa. E se nel pomeriggio Cavani aveva pensato bene di intonarla nel pomeriggio davanti alle telecamere di Sky, in serata Siani chiede una performance canora a tutta la piazza: "Cantatemi O' Surdato innamorato". E via, musica e parole di Guido Lembo e la sua band. Ovviamente con De Laurentiis coinvolto microfono alla mano. Cantano tutti, saltano tutti. Anche il sindaco De Magistris ("Ogni impresa è possibile se ci crediamo"). E a quel punto sembra proprio di essere al San Paolo dopo ogni partita. Sì, in questi giorni a Napoli è proprio tutto azzurro. A dispetto della pioggia che cade.
Lo scudetto? Calmi, non siete mai sazi. Col Milan abbiamo cenato, ma abbiamo ancora fame.
Che show — “Napoli ed il Napoli sono “'na cosa grande” dice il, presidente facendo il verso ad una vecchia canzone. E poi riparte: "In 100 giorni il sindaco ha restituito dignità a questa città. Sotto il profilo calcistico noi l'abbiamo restituita in questi sette anni della mia gestione. Lo scudetto? Calmi, non siete mai sazi. Diciamo che per adesso con il Milan abbiamo fatto una bella cena e che abbiamo ancora fame. Contro il Chievo dovremo operare qualche cambio perchè gli impegni sono tanti e noi di conseguenza faremo ruotare gli uomini per cercare di mettere in campo sempre la squadra migliore. Spero in un grande Napoli. E' un peccato che ancora una volta debbo constare come in Lega quest'estate abbiamo pensato soltanto a litigare e a dividerci una torta molto misera. Abbiamo svenduto i diritti tv e l'immagine del calcio”. La passione di Napoli, però, è molto reale e poco virtuale. Al fianco del presidente c'erano capitan Cannavaro, Totò Aronica e Christian Maggio. La gente li trascina cantando “chi non salta rossonero è”, loro si prestano volentieri. Poi, il difensore palermitano torna a punzecchiare Nesta dopo il corpo a corpo di domenica sera: “Mi sarei voluto chiarire con lui – ha detto -, quando si perde ci sta che uno si innervosisca un po'”. Canti, balli e felicità fino alle 23. Poi tutti a casa. C'è il Chievo alle porte.
GDS
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