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Napoli, suicidio annunciato

Posted by napolipersempre 10:28, under | No comments

La prima impressione, confermata appieno dallo sviluppo del match, è stata quella di una brutta partita, frammentaria, priva di slanci e tecnicamente modesta. Le due contendenti arrivano sempre in ritardo sul pallone, quando ci arrivano. Oppure sbagliano clamorosamente la misura dei passaggi, sintomo di qualità carente. Tra gli azzurri - devastati da improvviso e massiccio turn over, ovvero un suicidio annunciato - nessuno si propone, nessuno si assume il coraggio dell'iniziativa. L'unico che potrebbe ragionare di calcio è Santana, che è tuttavia apparso in regresso, oltre che troppo timido: se è in forma è elegante, altrimenti non incanta. Presi uno per uno, quelli del Napoli 2 non convincono. In particolare, l'attacco: Pandev, che è una sponda e un gregario, non certo un rapinatore d'area, impiega un quarto d'ora ogni volta che deve girarsi e comunque la porta non la vede mai. Siccome niente funziona, nel secondo tempo Mazzarri ne cambia tre, entrano in campo Inler, Cavani e Hamsik. Paradosso del calcio proprio in quei minuti va a segno il Chievo. Scampare il pericolo di una sconfitta giocando male costituisce un'eccezione, non una regola. Al Napoli serva da lezione così come gli servirebbe qualche rinforzo autentico. Tra prove e incertezze, meglio stringersi intorno ai tre assi: Hamsik, Lavezzi e Cavani, decisamente insostituibili. La nube che ora si addensa riguarda la limitata agibilità dell'organico. Per disputare un campionato d'alto profilo occorre una rosa profonda che per almeno diciotto-ventiduesimi rappresenti alternative vere e non sostituti momentanei. Tanti auguri a Mazzarri, temerario del turn over, che dovrà gestire una squadra la quale dispone di tredici «titolarissimi», come li chiama lui, e di poco altro.
Il Mattino

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