ROMA - La certezza di Lippi è una sola: «Sì, il Napoli è da scudetto». L'ex ct della Nazionale campione del mondo ha ancora sotto gli occhi le magie di Cavani e l'entusiasmo del pubblico del San Paolo, accorso numeroso per assistere ad una grande serata di calcio contro il Milan. «Possono arrivare primi anche se loro sono scaramantici, non vogliono sentirlo», ha detto Lippi ai microfoni de "La Politica nel Pallone" su Gr Parlamento. «Sono realtà che non si possono disconoscere una squadra che va avanti con qualità e fa bene contro il Manchester e poi batte il Milan con entusiasmo e autorità non può tirarsi indietro. Mazzarri deve convivere con questa parola e magari accaparrarsela. Cavani è un giocatore straordinario».
«IO ALL'INTER? ASSOLUTAMENTE NO» - Sulla Juventus Lippi ha le idee chiare: «Ho visto la juventinità, la voglia di lottare su tutte le palle che erano le caratteristiche di Conte da giocatore e le ha trasmesse alla squadra». La fame di vittorie non è ancora saziata: «Non ci si abitua mai a vincere - ha detto Lippi -. Si trovano sensazioni che quando mancano da un po' di tempo si cerca di ritrovarle ed è quello che ho intenzione di fare. Questo inverno vedremo. Mi sono stancato di non stare in panchina. L'estate mi piace molto però di sicuro un altro inverno a casa senza far niente non lo faccio. Nel giro di un mesetto sono pronto a tornare». Sì, ma dove? «Preferibilmente l'estero, salvo casi eccezionali. Preferibilmente una nazionale, magari prepararla per il Mondiale 2014 in Brasile. L'Inter? Sono già stato a Milano e questa idea all'Inter non mi passa nell'anticamera del cervello».
«PIRLO PUO' DARE ANCORA MOLTO» - Lippi ha poi parlato di Pirlo: «Il Milan ha fatto delle scelte con Allegri, in considerazione che che Andrea si era fatto male e so quanto ha pesato per tutto il Mondiale quella assenza. Allegri ha dovuto condividere con questo e ha fatto altre scelte. Con Van Bommel è andata bene e poi c'era un rinnovo da discutere con la società che ha fatto delle scelte. Sapevano che per caratteristiche e carisma è un giocatore che aveva ancora molto da fare. Alla Juve c'era bisogno di un punto di riferimento».
«ROMA, CAMBIO DI FILOSOFIA MA IL GIOCO SI VEDE» - Chiusura su Inter, Roma e Lazio: «Gasperini ha trovato tanti problemi e difficoltà, con infortuni. Ha perso il primo trofeo giocando una discreta partita. Adesso deve recuperare i giocatori importanti. La Roma ha fatto un cambiamento di filosofia, programmazione, lavoro. Una grossa mano l'hanno data i giocatori veterani, hanno fatto capire ai tifosi di apprezzare il lavoro del nuovo allenatore. La squadra ha un progetto di gioco piuttosto evidente. La Lazio? Dico che i tifosi si aspettavano qualcosa di più in Coppa ma Reja ha lavorato benissimo ed è in grado di far bene».
CDS
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