E' sempre sulla quarta partita ravvicinata che si avverte la fatica. Ed è sulla quarta che si procede con la rotazione. Mai, però, come starebbe pensando di fare Mazzarri. Il tecnico del Napoli non solo ha escluso dalla lista dei convocati Lavezzi, Campagnaro e Dossena, quest'ultimo colpito da un lutto familiare, ma potrebbe attuare un turn over ancora più robusto. Una sorta di rivoluzione. Un Napoli 2, in pratica. Con ben sette innesti rispetto alla formazione che ha affrontato il Milan. E con tante stelle a guardare in panchina. A cominciare da Cavani, il protagonista della notte stellare al cospetto dei Campioni d'Italia; per proseguire con Cannavaro, il capitano, il leader indiscusso della difesa, Inler, forse anche Hamsik.
A spingere Mazzarri a tanto, non solo la necessità di concedere un turno di riposo a chi aveva giocato tre partite su tre, ma anche il ciclo terribile che aspetta i partenopei. Sabato prossimo, la Fiorentina; martedì, il Villarreal; di nuovo sabato, 1 ottobre, l'Inter. Un calendario da brividi. E l'allenatore ha optato per la trasferta del Bentegodi per attingere a piene mani da un organico migliorato quest'anno apposta sul piano qualitativo. Per rimediare ai tanti impegni piazzati uno dietro l'altro tra Champions e campionato.
PROVA-VERITA' - Dalla risposta con il Chievo si capirà se i partenopei potranno reggere ( e rimanere competitivi) all'urto di campionato e Champions League, quest'ultima competizione particolarmente a cuore al presidente De Laurentiis. Mazzarri probabilmente sperava di procedere a piccoli passi con gli avvicendamenti ma giocoforza è costretto fin da ora a rivoltare la formazione. Ma se i vari Fernadez, Santana, Pandev, Mascara (e forse anche Fideleff) superaranno l'esame a pieni voti, allora si potrà dire che gli azzurri sono entrati in nuova dimensione e potranno dare filo da torcere a tutte. In Italia come in Europa.
IN DIFESA - Quasi certo l'impiego del giovane Fernandez, ventiduenne argentino prelevato dall'Estudiantes e già nel giro della nazionale maggiore. Non avrà al fianco Cannavaro bensì Aronica a cui non manca il mestiere per agire da centrale davanti a De Sanctis. Resta il dubbio per l'altro difensore ma qui potremmo assistere al debutto di Fideleff, anche egli ventiduenne, acquistato dal Newell's Old Boys. Due giovanissimi stranieri guidati da un italiano, Salvatore Aronica, che non smette di stupire e non sarebbe la prima volta che si esibisce da centrale. Ma rischio e curiosità si fondono. Il terzetto ha provato solo in allenamento.
A CENTROCAMPO - Anche qui, Dzemaili rileverà il connazionale Inler. Ma l'ex Parma ha già avuto modo di esibirsi con apprezzabili risultati (titolare a Cesena). Agirà in tandem con Gargano. Sugli esterni, invece, avrebbe dovuto riposare Maggio rimpiazzato da Zuniga ma il lutto di Dossena (deceduto il padre) spinge Mazzarri a riproporre il tandem di Manchester: Maggio a destra e Zuniga a sinistra.
IN ATTACCO - E' il reparto più interessato alla rivoluzione: Lavezzi, non convocato, Cavani in panchina e forse anche Hamsik. Giocheranno Santana, Pandev e Mascara, quest'ultimi due con compiti di scambiarsi di ruolo in continuazione.
MORALE ALTO - Neanche il contrattempo alla partenza da Napoli (avaria al pullman in tangenziale, sostituzione dello stesso e volo slittato di 40') ha scalfito l'umore della comitiva. Sempre molto buono con Lavezzi rimasto a casa («Che bella flemma»ha scritto su Twitter), con Cavani che parla su Marca («Fa piacere un interessamento del Barcellona ma sto bene a Napoli») ed una cinquantina di tifosi ad attendere la squadra a Villafranca
CDS
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