Shadowbox Effect

Ma davvero Lavezzi vale solo trenta milioni?

Posted by napolipersempre 23:22, under | No comments




Mettete che uno sceicco qualsiasi, oggi, tra una settimana o tra un mese, si presenti a Castelvolturno con nella ventiquattro ore un assegno circolare di trentuno milioni di euro. Basterebbe questo al tesoriere azzurro per prendere il telefono, chiamare Ezequiel Lavezzi e dirgli di presentarsi impacchettato in sede pronto ad essere spedito a disegnare calcio in questo o quell’angolo del globo. In estrema sintesi, questa è l’attuale situazione contrattuale del numero ventidue azzurro, trascinatore di una squadra e di un popolo che hanno ricominciato a sognare scenari colorati di grande calcio. Leggi del mercato, penserete. Ma davvero, oggi come oggi, Ezequiel Lavezzi vale solo trenta milioni di euro? Non parliamo di bruscolini, certo, ma il problema è comunque da risolvere il prima possibile. Perché, ad oggi e al mondo, in pochi possono vantare in rosa un campione come il Pocho, ovvero la solita fiammeggiante capacità di spaccare in due difesa avversaria e partita, ma anche un processo di maturazione quasi completato ed una insolita quanto  produttiva freddezza sottorete. In poche parole, un campione completo, in grado di spostare gli equilibri di qualsiasi squadra verso l’alto. Il problema, se vogliamo, è proprio questo: se Lavezzi fosse rimasto il solito geniale, indolente e a volte incostante artista di strada che ha fatto innamorare Napoli nell’estate del 2007, sarebbero in pochi a fare la fila fuori da Castelvolturno per accaparrarselo, e quelli interessati non avrebbero nella famosa ventiquattro ore assegni così consistenti da intestare a De Laurentiis. Il Pocho di questi tempi, invece, solletica le grandi squadre, quelle con gli sghei, Manchester City e Chelsea in testa. E a questi signori (sceicchi, petrolieri e affini), trentuno milioni fanno solo il solletico al sette e trenta. E allora, c’è da cambiare qualcosa nella famosa “clausola rescissoria” che turba i sonni di tutti i tifosi azzurri. Prima di tutto, bisogna capirne i cavilli per intervenire. Proviamoci: il Napoli non potrebbe opporsi ad un’eventuale squadra che presenta agli azzurri un’offerta, pagabile in un solo anno, uguale o inferiore ai famosi trentuno milioni della clausola. Cosa fare per scongiurare questa eventualità? La logica è semplice: chiamare l’agente dell’argentino e fissare un appuntamento per eliminare questa benedetta clausola dal contratto che lega il Pocho al Napoli. Ciò comporterebbe un sensibile aumento dell’ingaggio del Pocho, con buona pace del salary cap by De Laurentiis e ovvia esultanza di tutti i tifosi azzurri. Quali sono i motivi per non farlo? Uno potrebbe essere uno spogliatoio un po’ geloso dello strappo alla regola fatto per un solo calciatore, seppur decisivo nell’economia della squadra. Un altro potrebbe essere la reticenza dello stesso presidente, da sempre legatissimo alla sua idea di “sviluppo sostenibile” e attentissimo ai bilanci azzurri in vista del Fair Play finanziario di Monsieur Platini. In ultima istanza, c’è un Vargas che aspetta solo di essere valorizzato, e che potrebbe vedere ridursi al minimo i propri spazi da un Lavezzi sempre così decisivo. Rileggendo e soppesando pro e contro di questa scelta, ci viene da ridere. Perché per crescere come squadra e realtà, il Napoli non può prescindere da Lavezzi, calciatore determinante e vero nuovo dio pagano del popolo del San Paolo. Insomma, per diventare grandi bisogna imparare anche ad osare, e se Lavezzi non vale un passo lungo quanto la gamba, allora siamo destinati a rimanere una malinconica incompiuta. Crescere vuol dire investire, e se il destino ti presenta l’occasione di investire sul sicuro, su un Pocho così, non si può essere tanto cretini da non prendere al volo un treno che non ripassa più. Per i tifosi, ma soprattutto per il bene e il futuro della squadra, Lavezzi deve continuare ad essere una risorsa: strappiamo il vecchio contratto con clausola annessa, scriviamone uno nuovo senza cavilli e con qualche zero in più e ricacciamo senza paura gli intrusi a Castelvolturno. Si tengano i loro milioni, che noi ci teniamo il Pocho…
Fonte:Pianetanapoli

City, ecco la nuova offerta,50 mln per Cavani

Posted by napolipersempre 21:36, under | No comments


Il Manchester City ha messo nuovamente gli occhi su Cavani. A scriverlo è il quotidiano TuttoSport  che sottolinea come Al Mansour, proprietario del club inglese, sia stato folgorato da Cavani e dalle sue 57 reti nell'arco delle 74 partite giocate col Napoli. Per il Matador sarebbe pronto un contratto di 5 anni a circa 4-5 milioni a stagione, mentre per il Napoli ci sarebbe un assegno da 50 milioni di euro.

Napoli-Parma, è il Cannavaro day...

Posted by napolipersempre 12:38, under | No comments


Il Grande Fratello, a quei tempi, c’era già: bello come mamma l’aveva fatto e bravo come da papà aveva ereditato, un uomo in carne ed ossa da ammirare, da osservare da vicino e non dal buco della serratura della tv del Terzo Millennio. Il Grande Fratello, in arte Fabio Cannavaro, all’epoca era già una star che con la maschera sfoggiata agli Europei del ‘98, si prendeva le copertine. Parma-Napoli non è una partita di calcio ma l’amarcord d’una vita – pardon, due – il film della giovinezza da srotolare nelle ore della vigilia, mentre s’attraversa la città e Paolo il calvo – per scelta – ritrova se stesso.
L’ARRIVO - L’autunno di quattordici anni fa, accade tutto all’improvviso, perché per salvare quel Napoli, Corrado Ferlaino scova una soluzione alternativa: c’era da far cassa, in Primavera stavano sbocciando due talenti – Cannavaro jr e il portiere De Lucia – che a Calisto Tanzi interessavano. Cash, affare fatto: una manciata di miliardi e la meglio gioventù di quella generazione prende la valigia e parte. Paolino ha diciotto anni, un futuro da svelare e un maestro fatto in casa al quale rubare il mestiere. E il 14 maggio del 2000, si piomba in una nuova era: il testimone passa da un predestinato al pallone d’oro al proprio erede, fa tutto Malesani che sul 3-1 di Parma-Lecce dà il via alla staffetta, affinché ci sia sempre almeno un Cannavaro in campo.
L’EMOZIONE - Il blog della memoria racconta d’una giornata indimenticabile, segnata dalla felicità controllata di Paolino che ha uno ed un solo idolo nella sua esistenza: «Sono cresciuto guardando mio fratello, che per me rimane il più forte in assoluto. E dargli il cambio è una soddisfazione doppia, tripla. E’ un motivo d’orgoglio per tutti noi Cannavaro, ma soprattutto per me. Però, niente accostamenti». Cannavaro II, il pallone d’argento de la Loggetta, avanza da sé, mettendoci la faccia, il fisico ed anche un carattere ridondante, perché andare in giro con quel nome è un peso: incurante, Cannavaro resta a Parma, va a Verona, poi torna al Tardini, incrocia Prandelli, diventa talmente amico di Mutu da chiamare Adrian suo figlio.
IL REVIVAL - Cinque anni dopo, sarà sempre la solita, maledetta (e anche benedetta) domenica per Cannavaro, cresciuto all’ombra del fratello e poi splendente di luce propria. Però, nell’albergo della vigilia, sarà una processione come sempre, perché Parma è stata veramente la sua seconda dimora; e ci sarà modo per rievocare ogni passaggio di quell’era, la maturazione facilitata?dall’esempio di un mostro di bravura che se l’è coccolato in casa, nella villetta poco distante dal cuore d’una città che li ha adorati.
L’ADDIO - Non ci fu strappo neanche all’addio, nell’estate del 2007, quando Paolo Cannavaro, in scadenza di contratto, colse l’occasione e diede sfogo al richiamo del cuore: la cosiddetta scelta di vita. Napoli chiamò e lui disse immediatamente sì a Pierpaolo Marino, perché il sogno coltivato nella culla e poi raccontato a Fabio nelle loro interminabili serate e da sempre confessato a Cristina sua moglie, si poteva realizzare: «Ho l’ambizione di giocare nella mia squadra: il Napoli. Poi, magari, un giorno, diventarne un capitano». E’ andato oltre le duecento presenze, è andato aldilà dei confini, ha la Champions nelle orecchie e Parma che bussa sull’uscio dei ricordi. Va pensiero sull' ali dorate.
Fonte:CDS

Chelsea-Napoli, solo 2.700 biglietti,già scattata la caccia al tagliando

Posted by napolipersempre 12:27, under | No comments


NAPOLI - Sarà un pubblico azzurro di molto fortunati o molto ricchi o molto raccomandati quello che affollerà fra quattordici giorni gli spalti dello Stamford Bridge Stadium a Londra.

I biglietti per la gara di ritorno degli ottavi di finale di Champions League ci sono, ma in quantità davvero limitata. In questo momento al club azzurro sono arrivati 2.700 biglietti, tutti per il settore ospiti. Il Napoli, la questura e la prefettura stanno decidendo quando metterli in vendita. «Dovremmo farlo tra lunedì e martedì», fanno sapere dal Napoli, senza ancora fissare una data e un orario precisi. In effetti la società di De Laurentiis sta cercando di convincere il club di Abramovich a inviare un’altra scorta di tagliandi. Il Napoli, fino ad adesso, ha infatti ricevuto una richiesta di circa 7.000 biglietti.
La società azzurra, data l’esiguità, non può concedere prelazioni telematiche agli abbonati.

E ogni tifoso potrà acquistare un solo biglietto. Dunque, ci sarà da sgomitare. L’entusiasmo è alle stelle e la febbre per la Champions rischia di trasformare la vendita dei biglietti in un momento di grandissima tensione: ed è per questo che prima di dare il via libera alla corsa al tagliando, la questura vuole conoscere esattamente il numero dei posti disponibili.

Anche per predisporre un piano anti-bagarini, per ora quasi tutti virtuali. Il Napoli, secondo le intenzioni di queste ore e a meno che non cambi la scorta di biglietti, metterà in vendita ai botteghini quasi 1700 tagliandi. Gli altri mille saranno disponibili via web, sul sito della Lottomatica. Ovvio che i tifosi azzurri allo stadio di Londra saranno, a questo punto, almeno duemila: gli altri trecento occuperanno la parte più panoramica di Stamford Bridge, con i posti in mano agli amici, ai familiari, ai clienti di riguardo degli sponsor e agli ospiti istituzionali del club. Il Chelsea vende il resto dei 46mila biglietti (questa la capienza di Stamford) sul proprio sito ufficiale con prezzi che variano dai 200 ai 900 euro.

Ma la scritta che compare sul monitor, in italiano, ricorda che è vietata la vendita online ai tifosi provenienti dalla nazione della squadra ospite. Il rischio, insomma, è di finire beffati. Come è successo a molti tifosi azzurri in trasferta a Liverpool nel novembre del 2010, quando vennero respinti ai cancelli proprio perché parlavano in italiano.
Insomma 1.700 biglietti, i napoletani se li contenderanno fisicamente al solito botteghino numero 6 dello stadio San Paolo. In città tira un vento da appuntamento con la storia. Che è poi anche un vento d’affari. Al mercato nero, ogni biglietto si rivende ad almeno cinque volte il suo prezzo nominale.

Sarebbe proibito. Ma non è illegale, per esempio, offrire tramite e-Bay, una penna, una sciarpa o un poster di Cavani a 600-700 euro e omaggiare l’acquirente con un ingresso allo stadio che ne varrebbe al massimo 70 di euro.
Le agenzie di viaggio hanno bloccato già sei voli charter per Londra mentre per quella data è assolutamente impossibile trovare posti disponibili sui voli di linea verso la capitale britannica da Napoli.

I fortunati che giungeranno sulle rive del Tamigi faranno conoscenza con uno degli stadi più ospitali di Londra che, a dispetto del nome del club, si trova nel quartiere di Fulham. I prezzi più alti degli abbonamenti e l’arrivo di Abramovich hanno fatto dello Stamford Bridge, il salotto bene della capitale: è lì che quella sera, come ogni gara interna dei Blues, si ritrovano oligarchi russi, banchieri della City e vip. In molti, c’è da giurarci, faranno visita alla pizzeria più amata da Vialli e Zola che si chiama «Napulè», all’angolo dello stadio, dove si mangia la miglior pizza della metropoli.
Fonte:Il Mattino

Campagnaro debutta con l'Argentina:"Grazie Napoli, lo devo a te"

Posted by napolipersempre 12:19, under | No comments


La storia assomiglia quasi ad una favola. Un debuttante al gran ballo della Seleccion a 31 anni. Dieci anni da difensore grintoso in Italia, ma in Argentina è quasi uno sconosciuto. Hugo Campagnaro partì nel 2002 con una valigia carica di speranze. Triplo salto in avanti per l'aspirante giornalista sportivo: dal Deportivo Moron  -  squadra di terza categoria  -  al Piacenza. Poi la Sampdoria e infine il Napoli che gli ha dato notorietà e la possibilità di ritornare nel suo paese da protagonista. Il ct Sabella l'ha convocato per l'amichevole di domani contro la Svizzera e molto probabilmente lo lancerà nella mischia dal primo minuto: "Toccherà a lui  -  ha spiegato  -  non so ancora quale modulo sceglierò. Campagnaro può giocare terzino oppure nella difesa a tre, ruolo che svolge normalmente nel Napoli".

IL PROTAGONISTA. Il 31enne di Cordoba, intanto, si sta godendo le attenzioni dell'Argentina. Il quotidiano sportivo Olè gli ha dedicato un lungo speciale e nel frattempo è il più ricercato da radio e tv: "Sono tranquillo. Spero di fare bene contro la Svizzera. E' stato un onore conoscere Messi. A chi regalerò la maglia? Sicuramente a mia madre Margherita". La famiglia è stata molto vicina a Campagnaro in estate, quando è stato protagonista di un brutto incidente stradale che è costato la vita a tre persone, tra cui il suo migliore amico.  

Della storia non parla tanto facilmente convive da allora con il dolore e preferisce concentrarsi unicamente sul campo: "Per restare nel giro della nazionale, devo fare bene con il Napoli. Siamo in ripresa. Vogliamo essere protagonisti su tutti i fronti".

LA RIPRESA. Mazzarri aprirà il capitolo Parma soltanto domani. Il gruppo è ridotto per i tanti nazionali in giro per il mondo. Undici gli assenti che rientreranno tra giovedì e venerdì. Poi potrà pensare alla formazione. Tra le certezze, il rientro di Miguel Angel Britos che sostituirà lo squalificato Aronica.

Nuovo stadio.dalle prime stime conterrà 70.000 spettatori.Costo 110 mln

Posted by napolipersempre 18:07, under | No comments



Qualcosa c’è già di concreto, come per esempio delle proiezioni sui costi e sulla capienza. E ci sono anche idee abbastanza chiare su chi metterà i soldi: di sicuro non il pubblico, ovvero Palazzo San Giacomo. A 48 ore dal faccia a faccia fra il sindaco Luigi de Magistris e il presidente del calcio Napoli Aurelio De Laurentiis, la discussione sulla costruzione di un nuovo stadio in città e il contestuale restauro del San Paolo per scopi sportivi e musicali ma non calcistici, è letteralmente esplosa. Procediamo con ordine. Il punto di partenza è il diktat di de Magistris: «Entro la fine del mio mandato ci sarà il nuovo impianto, entro l’estate dovremmo avere concluso l’iter progettuale.
Invece subito partiremo con la manifestazione di interesse pubblico e vogliamo ascoltare anche i napoletani cosa ne pensano. Una cosa è certa il tema è trasversale, ovunque vada e chiunque incontri di destra, sinistra e centro tutti mi chiedono un nuovo stadio». Facciamo due conti. Uno stadio con una capienza da 60-70mila spettatori costa intorno ai 110milioni di euro. Ma l’impatto sull’area prescelta sarà almeno del doppio. Il business è questo non l’impianto, la riqualificazione e quello che ci sarà intorno. A Torino la Juve, oltre ai ristoranti e ai luoghi di ritrovo, per esempio, ha costruito un immobile divenuto la sede del suo principale sponsor tecnico. La cui vendita ha quasi del tutto ammortizzato i costi vivi dell’impianto. Il modello torinese intriga, quello teutonico affascina, l’Allianz Arena di Monaco è un vero e proprio esempio di come fare soldi e regalare ai cittadini un impianto che lavora 365 giorni all’anno e non solo durante le partite. «Il mio impegno e quello del presidente del Napoli – racconta il sindaco – è che entro la fine di questa consiliatura ci sia lo stadio e nessuna area è esclusa a priori». Le cose stano così, però la riflessione da fare è un’altra. In pole position resta Ponticelli, non tanto per particolari simpatie, ma per l’opportunità che offre. Li c’è la Circumvesuviana e la ferrovia, ci sono le autostrade e lo spazio. Ma soprattutto un bacino di utenza tre volte superiore a Fuorigrotta che abbraccia tutto il vesuviano e oltre. Si parla di 3-4 milioni di fruitori del nuovo impianto. Li gli investitori avrebbero buon gioco nell’ammortizzare i costi e puntare diritti al recupero dei fondi con interessi. Il San Paolo per recuperarlo richiederebbe 30 milioni di euro, resterebbe di proprietà del Comune e soprattutto non potrebbe essere trasformato in maniera tale da funzionare tutta la settimana. E poiché i soldi li mettono i privati non ci sono interessi per questa operazione. Piuttosto chi dovrà costruire il nuovo stadio dovrà farsi carco anche dello storico impianto di Fuorigrotta. Scampia come sito è una suggestione e poco più. Perché non ci sono investitori disposti a esporsi in quell’area che in termini di bacino non dà le garanzie necessarie. Pur avendo una rete di infrastrutture invidiabile. «Con il presidente – insiste il sindaco – abbiamo convenuto di mettere in campo tutte le azioni che servono per la sua realizzazione. È il sogno di tutti avere uno stadio all’altezza del livello internazionale al quale è arrivato il Napoli. E io ho tanta voglia di inauguralo alla fine del mio mandato». De Magistris lancia l’ennesima sfida: «Serve che tutti passino dalle chiacchiere ai fatti, non solo i politici, ma anche gli imprenditori». Ci mette la faccia il sindaco e non teme brutte figure: «Non faccio il sindaco di Napoli per scaldare una poltrona. Sapevo che amministrare la città sarebbe stato un impegno difficile, credo sia una delle cose più complicate. Io, però, lo faccio, cercando di raggiungere il meglio dei risultati possibili. L’obiettivo di realizzare lo stadio lo raggiungeremo». Trasparenza re gole, il primo cittadino batte su questo tasto: «Non c’è un’area già individuata dal Comune, la manifestazione di interesse sarà a zone aperte. Non sfugge a nessuno che i posti dove concretamente si può fare lo stadio sono due o tre. Ma non c’è un posto già individuato né vincolato dal progetto».

Auriemma: "De Laurentiis pronto a chiedere a Mazzarrri il prolungamento del contratto per altri tre anni"

Posted by napolipersempre 17:57, under | No comments




Il noto giornalista e telecronista di Mediaset Premium, Raffaele Auriemma, ha parlato dell'attuale situazione azzurra nel suo editoriale per il Corriere del Mezzogiorno. "Tutto questo amore, che si sostanzia in impegno quotidiano sul campo e forza di gruppo in partita, produce successi altrimenti impensabili fino all'arrivo di Mazzarri, apparentemente rude anche quando la gente intona "'oj vita oj vita mia", ma tenero ed affettuoso nel dialogo individuale con i calciatori. De Laurentiis è lungimirante, ottimo imprenditore, e sa bene che questo Napoli vincente può avere un futuro ancora lungo. Il sistema c'è ed è anche questo un atto d'amore: corteggiare ancora a lungo Mazzarri per chiedergli il prolungamento del contratto per altri tre anni ancora. Oggi De Laurentiis ne è ancora più consapevole, avendo mutuato un ragionamento cinematografico per trascinarlo nel calcio: se hai un regista come Mazzarri, ogni controfigura può diventare Lavezzi".
Fonte:CDM

Un Lavezzi cosi'non si era mai visto.E tutto il San paolo grida:"Pocho Pocho"!

Posted by napolipersempre 15:12, under | No comments


Quarto gol consecutivo, come mai era accaduto prima: il nuovo corso di Ezequiel Lavezzi coincide con il ritorno del Napoli dopo un periodo di risultati alterni. Dopoaver ridimensionato le ambizioni europee del Chelsea, il Pocho ha spazzato via quelle di ripresa dell’Inter. È nell’insieme, tuttavia, che il collettivo napoletano ha ricominciato a stupire. Se Lavezzi ha segnato quattro reti in tre partite, il Napoli ha sommato la quarta vittoria consecutiva, compresa quella di martedì notte in Champions League. Tre punti importanti, che gli permettono di agganciare il quinto posto e di superare la Roma.
Che forza - «È stato sicuramente un successo importante, perché accresce in noi la fiducia. Questo Napoli può lottare per i primi posti», ha detto l’attaccante argentino nel dopo partita. Una vera e propria dimostrazione di forza che ha ridotto l’Inter ai minimi termini così com’era accaduto anche per il Chelsea, abbattuto dai colpi di Cavani e dello stesso Lavezzi. E anche ieri sera al San Paolo è prevalso il gioco di rimessa, quelle ripartenze che hanno mandato in tilt la difesa interista e che hanno permesso a Dzemaili di correre indisturbato verso Julio Cesar e di porgere al Pocho il pallone per il tocco vincente.
Terzo posto - Quello che era sembrato un traguardo quasi impossibile fino a un mese fa, oggi è nuovamente l’obbiettivo da raggiungere. Le vittorie di Udinese e Lazio hanno lasciato invariate le cose, però, anche se il Napoli ha recuperato una posizione. «Dobbiamo andare avanti senza porci limiti. È importante restare umili e cercare di continuare su questi livelli», ha osservato Lavezzi. Che ha in Thomas, il suo figlioletto, il vero e proprio portafortuna: da quando c’è lui, infatti, il papà ha invertito la tendenza sotto rete. «Dovrò fare in modo che resti qui con me», ha ribattuto il Pocho. Vive in Argentina con la mamma, Thomas, e soltanto di tanto in tanto raggiunge il suo papà a Napoli. «I gol? Sto lavorando per perfezionarmi. Credo che sia l’unica dote che mi manca. E se riuscirò ad essere continuo sarò anche un giocatore diverso», ha detto l’attaccante argentino che ha voluto tranquillizzare i tifosi sul futuro: «Per il momento, io penso a far bene soltanto per il Napoli ».
 
LA CARICA - Quella manifestata dal San Paolo, invece, è stata fame di vittorie: il popolo ha cantato senza sosta il “devi vincere” che, ormai, è diventato lo slogan napoletano da stadio. L’effetto-Chelsea o Champions, che dir si voglia, s’è avvertito anche ieri. E quando il popolo ha capito che l’Inter non aveva alcuna voglia di essere travolta dall’onda azzurra, ha incitato e spinto il Napoli con incredibile entusiasmo. Fino all’ultimo istante.
DA DIEGO AL POCHO - Il coro più suggestivo, però, resta quello dedicato a Lavezzi.E non soltanto perché ieri ha regalato un gol d’autore ed è sempre più l’idolo incontrastato della gente, ma soprattutto perché il ritmo richiama quello che un tempo era il canto di Maradona: da olè-olè Diego-Diego, a olè Pocho-Pocho. Il San Paolo lo urla senza sosta e spacca i timpani. Che genio, lo scugnizzo argentino che piace tanto a Moratti. Un tango del pallone ballato a mille all’ora.
VERSO LONDRA - Con ogni probabilità, comincerà domani la vendita dei biglietti per la trasferta inglese di Champions del 14 marzo. Domani o al più tardi mercoledì: sono 2.900 i tagliandi messi a disposizione dal Chelsea, di cui una parte sarà messa in vendita online e l’altra ai botteghini del San Paolo al prezzo di 60 euro. Nei giorni scorsi, tra l’altro, la Questura e il Napoli hanno studiato il consueto piano di sicurezza per evitare ressa e problematiche varie ai botteghini. E, come sempre, saranno tanti i napoletani che trascorreranno la notte prima dell’apertura delle biglietterie davanti allo stadio.
Fonte CDS

Napoli Inter 1-0 Ampia sintesi Auriemma

Posted by napolipersempre 13:03, under | No comments



La sintesi dell'incontro tra Napoli ed Inter terminato con il risultato di 1-0 a favore degli azzurri commentato dal telecronista tifoso di premium Calcio Raffaele Auriemma



Napoli-Inter 1-0 Auriemma Ampia Sintesi HQ -...

Mazzarri:"Sono innamorato di questi ragazzi.Lavezzi? E' migliorato tanto,se continua cosi...."

Posted by napolipersempre 12:10, under | No comments


 CINQUE PARTITE senza subire gol, tre vittorie consecutive in campionato, quattro se si considera quella con il Chelsea in Champions. E' un momento d'oro per il Napoli che continua la sua risalita in campionato battendo l'Inter al San Paolo con un gol di Lavezzi, il grande protagonista della serata: «Siamo contenti, è una vittoria importante per noi. Stiamo facendo di nuovo bene in campionato, vogliamo tornare a lottare per i primi posti, dobbiamo continuare a lavorare con umiltà, guardando gara dopo gara. Il segreto della mia esplosione in zona gol? E' arrivato mio figlio, forse mi porta fortuna. So che devo essere più preciso, lavoro ogni giorno per questo. Mercato? No, penso solo al Napoli».

MAZZARRI - Ovviamente felice per il successo anche Walter Mazzarri: «Abbiamo giocato una grande partita, sul piano del gioco forse anche meglio che con il Chelsea. Siamo stati molto bravi nel primo tempo, siamo stati aggressivi e abbiamo schiacciato l'Inter nella propria metà campo. C'è stata una grande parata di Julio Cesar su Dzemaili, Cavani ha sfiorato il gol di testa. Nel secondo tempo loro hanno cambiato modulo e noi abbiamo trovato il gol, poi abbiamo giocato pressato fino all'espulsione di Aronica. Nel finale abbiamo un po' sofferto. Sono innamorato di questi ragazzi, quando è partita la nostra avventura a Napoli nessuno avrebbe immaginato questi risultati. Ranieri non avrà difficoltà a dire che abbiamo meritato questa vittoria. Lavezzi ha fatto passi da gigante, sta segnando con più continuità, è maturato e se continuerà così diventerà un campione migliore di tanti. Inler? Ha avuto un momento di flessione fisica, ora è tornato il giocatore che conoscevamo ed è diventato importantissimo in fase difensiva e in fase di costruzione di gioco con le sue geometrie».

Lavezzi inguaia Ranieri.Il Napoli torna a salire in campionato.Napoli Inter 1-0

Posted by napolipersempre 23:04, under | No comments


NAPOLI – Dopo il grande successo in Champions, il Napoli vince al San Paolo contro l’Inter: è bastato il gol di Lavezzi per permettere agli azzurri di conquistare tre punti preziosi. Finisce 1-0 allo stadio di Fuorigrotta, il Napoli torna a volare nella classifica del campionato italiano.


IL PRIMO TEMPO - Immediatamente entrambe le squadre dimostrano grinta e voglia di conseguire un importante successo allo stadio di Fuorigrotta: dopo un tiro provato dai nerazzurri (palla alta sopra la traversa), Inler prova la botta a distanza, il pallone viene bloccato dal portiere dell’Inter, Julio Cesar. Al 14’ è Lavezzi a provare il tiro, palla fuori di poco. Al 28’ cross di Lavezzi, Maggio non riesce ad intercettare il pallone, ci prova Cavani di testa, palla fuori di poco. Al 42’ punizione per l’Inter, Sneijder alla battuta, palla fuori di pochissimo!
IL SECONDO TEMPO – Al 50’ Zuniga crossa per Maggio che ci prova di testa, palla fuori di poco. Al 58’ arriva il primo gol della partita, è colorato d’azzurro e porta la firma di Lavezzi: assist di Dzemaili, grande tiro del Pocho! Al 62’ Dzemaili prova il tiro, Julio Cesar riesce a deviare il pallone. Al 74’ buona occasione per il Napoli: Inler serve Dzemaili, la difesa nerazzurra spazza via. Aronica viene espulso, il Napoli resta in dieci. Al 77’ calcio d’angolo per il Napoli, alla battuta Lavezzi: Julio Cesar esce con i pugni ma il pallone resta pericolosamente in area, Inler ne approfitta e prova il tiro che però viene ribattuto dal portiere nerazzurro, interviene Campagnaro che mette in rete, ma viene segnalato il fuorigioco. L’Inter non molla e crea più volte delle interessanti occasioni che non riesce a concretizzare: la palla o va fuori o viene parata da De Sanctis. All’87’ che occasione per i nerazzurri: cross di Nagatomo, Pazzini ci prova di testa, pallone fuori di poco. L’Inter ci prova ancora, ma è un nulla di fatto. E finisce così: Napoli-Inter 1-0.

Napoli-Inter:Probabili formazioni

Posted by napolipersempre 17:16, under | No comments


Posticipo al San Paolo tra Napoli e Inter. Gli azzurri vanno a caccia del terzo successo consecutivo in campionato, mentre i neroazzurri sembrano essere in una crisi profonda. Mazzarri come lasciato intendere in conferenza stampa teme molto questa gara ed anche per questo si affiderà ai suoi uomini migliori. In porta ci sarà De Sanctis, difesa a tre con Campagnaro, Cannavaro e Aronica. Centrocampo con Inler e Gargano. Sugli esterni Maggio e Zuniga in vantaggio su Dossena. In attacco tandem Lavezzi-Cavani, con Dzemaili che fungerà da raccordo tra attacco e centrocampo. Pandev sembra destinato a partire dalla panchina.
Nell'Inter mister Ranieri perde in un colpo solo Maicon e Ranocchia. Il brasiliano starà fuori 15-20 giorni, il centrale ha subìto una lesione di secondo grado all'adduttore. Mancheranno anche lo squalificato Castaignos e gli altri infortunati Guarin e Alvarez. In porta ci sarà Cesar, solita difesa 4 composta da Nagatomo e Chivu nel ruolo di terzini, con Samuel e Lucio coppia centrale. A centrocampo Zanetti, Poli e Cambiasso (in vantaggio su Stankovic) mentre in attacco potrebbe agire Sneijder da rifinitore per Milito e Pazzini. Forlan dovrebbe partire dalla panchina.
Probabili formazioni:
NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Gargano, Inler, Zuniga, Dzemaili, Lavezzi; Cavani. All. Mazzarri
INTER (4-3-1-2): Julio Cesar; Nagatomo, Lucio, Samuel, Chivu; Zanetti, Poli, Cambiasso; Sneijder; Milito, Pazzini. All. Ranieri
ARBITRO: Bergonzi

De Laurentiis:"I tre tenori restano.Mazzarri? Ha un'altro anno di contratto"

Posted by napolipersempre 14:05, under | No comments




Il presidente De Laurentiis è intervenuto ieri a Radio Deejay parlando del futuro: "Cavani resta con noi, non si discute, e anche con Hamsik abbiamo stabilito il rinnovo. Lavezzi è il simbolo del Napoli e ha dimostrato attaccamento: se la farsa non la farà da padrone, resterà anche lui. Mazzarri? Ha un altro anno di contratto". Bene. Però attenzione: "Noi, comunque, non costringiamo nessuno a restare controvoglia".
Fonte: CDS

C'è l'intesa:Ecco la strategia da 50 mln per il nuovo stadio

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A giorni la manifestazione di interesse pubblica per il nuovo stadio di Napoli. La lancerà il Comune. Cosa significa? Si inviteranno partners internazionali e nazionali a proporre progetti e idee per il nuovo impianto. La location resta quella di Ponticelli, la principale opzione. È la stessa strategia che Palazzo San Giacomo ha utilizzato per i cantieri della Coppa America in Villa Comunale. Questo trapela dopo l vertice tra il sindaco Luigi de Magistris e il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis. Un’ora di colloquio all’Hotel Vesuvio, centro metri più avanti, all’Excelsior c’è l’Inter oggi avversaria degli azzurri. Il presidente tra presente e futuro molto prossimo. Discussione serrata e vibrante, lontana da occhi indiscreti al bar Caruso con vista mozzafiato sul Golfo. I due caratteri forti al limite della rudezza si sono confrontati e la cifra politica che ne esce fuori è il mandato condiviso per dare alla città un nuovo stadio. «La nostra determinazione politica – dice il sindaco al termine del colloquio – che ho espresso con molta chiarezza al presidente De Laurentiis che ha apprezzato è che entro la fine del mio mandato ci deve stare il nuovo stadio o la ristrutturazione completa del San Paolo». Ecco, de Magistris non transige sul punto: Napoli ha la necessità di avere un impianto degno, dove almeno ci sia la possibilità di fare la pipì. E soprattutto ora o mai più. Le condizioni ci sono tutte per affrontare un cambiamento della città così importante. Certo, sullo sfondo resta il San Paolo da ristrutturare. Tuttavia i soldi per una simile impresa li dovrebbe mettere solo il privato. E poiché nell’impianto di Fuorigrotta non si potrebbero fare installazioni remunerative (cinema, bar, ristoranti e compagnia bella, l’impianto è vincolato) e anche all’esterno i margini sono molto ristretti, l’investitore dovrebbe mettere sul piatto della bilancia una cinquantina di milioni con la prospettiva di un ritorno problematico e che il bene resterebbe di proprietà del Comune. È ancora il sindaco a spiegare la piega del faccia a faccia: «Abbiamo fatto passi in avanti molto importanti e significativi. C’è la decisione congiunta di realizzare entro la fine del mio mandato di sindaco un nuovo stadio per la città. O un nuovo stadio o un San Paolo completamente ristrutturato. Su queste ipotesi dobbiamo fare degli approfondimenti nelle prossime ore e poi a stretto giro prenderemo delle decisioni». De Magistris spiega ancora: «La cosa importante è che la decisione la prenderemo insieme, sarà perfetta intesa. L’incontro sancisce soprattutto questa sinergia nell’interesse dei cittadini e dei tifosi che meritano di sognare anche sotto questo punto di vista». Il sindaco è consapevole che si tratta di una scelta strategica di assoluto rilievo. «E una decisione complicata, ci sono da valutare aspetti tecnici, urbanistici e di altra natura. Quindi va ben ponderata, peserà per i prossimi 50 anni. Ma va presa e in maniera molto rapida perché la nostra determinazione politica è che la città deve avere un nuovo stadio». Quindi il passaggio sui soldi molto esplicativo: «Il Comune mette altre cose ma non i fondi saranno tutti a carico del privato o dei privati». Insomma, sembra davvero che questa volta sia partito il tandem per avere un nuovo stadio, il San Paolo è nato nel 1959 sono 53 anni che fa il suo dovere ma è ora di andare in pensione. A De Laurentiis – come è ovvio – è stato assicurato che tanto con un nuovo San Paolo quanto per un nuovo stadio la società avrà un ruolo chiave regolamentato da una convenzione. Al netto di ogni considerazione e divergenza senza gli azzurri qualsiasi impianto non ha appeal non è cool per dirla in una maniera che piace molto al patron. E a proposito dell’impianto di Furigrotta è bene sottolineare – come ha ricordato l’assessore all’Urbanistica Luigi De Falco a Il Mattino – andrà in pensione per quello che riguarda il calcio, ma tornerà a nuova vita perché verrà comunque ristrutturato, come impianto per la città, multifuzionale. Chi mette i soldi? Gli stessi che faranno il nuovo stadio. Fa parte del pacchetto.

Fonte: Il Mattino

De Laurentiis:"Voglio vincere la coppa Italia"

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Otto anni possono bastare come prologo di un progetto ambizioso. È tempo di vincere qualcosa e iniziare magari dalla Coppa Italia non sarebbe male. È il pensiero che è stato espresso ieri a «Radio Marte» dal presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis: «La Coppa dovrà essere il nostro rassicurante passaporto per l’Europa, ma sarebbe piacevole vincerla per portarla nel nostro regno calcistico: sarebbe il primo trofeo della mia era, da aggiungerlo alle tante altre prestigiose vittorie del passato». In 35 giorni il Napoli giocherà otto gare decisive: si inizia proprio domani sera contro l’Inter. «Non diamo nulla per scontato – ammonisce il presidente De Laurentiis – loro sono alla ricerca di un’identità e hanno un allenatore di grande esperienza. Non sarà una partita facile, l’Inter vorrà fare una grande prestazione. Bisognerà essere attenti, la gara va preparata con umiltà. L’identità operaia sarà fondamentale, mi aspetto massima concentrazione, auspico una bella prestazione, ma non sarà una passeggiata». Il suo Napoli è terzo nel ranking Uefa stagionale (dopo Barça e Real Madrid) e il confronto con il Napoli di Diego Armando Maradona nasce spontaneo: «Stiamo crescendo costantemente, per me però il Napoli storico e glorioso è stato quello di Maradona, non è il caso di fare paragoni. Abbiamo iniziato un nuovo capitolo dopo il fallimento, i presupposti di solidità sono fondamentali, ma resto sempre con i piedi per terra perché per me è fondamentale coniugare razionalità e sentimento». Ma per vincere non si può certamente prescindere da giocatori come Lavezzi o Cavani; e De Laurentiis mostra di apprezzare le parole di amore per Napoli che sono state espresse dal manager del Pocho. «Mi fanno piacere: Lavezzi, Hamsik e Gargano fanno parte da anni del progetto e della famiglia. Poi, se qualcuno pensa che la sua missione sia terminata, cercheremo di convincerlo del contrario, ma non costringiamo nessuno». Intanto il tifo tracima ansia per Chelsea-Napoli del 14 marzo. A inizio settimana arriveranno i 2600 tagliandi per lo Stamford Bridge: pochi per l’enorme richiesta. Ed ecco allora l’appello di De Laurentiis: «Chiedo a Platini, al Chelsea e ai presidenti Coni e Figc, Petrucci e Abete, più biglietti per i nostri tifosi. Si potrebbe verificare la situazione di Stamford Bridge: se non ci sarà il sold out, e solo in questo caso, sarebbe opportuno concedere magari una scorta di 3500-4000 tagliandi, onde poter evitare dei disagi o dei possibili incidenti ai nostri tifosi»

Fonte:Il Mattino

Mazzarri:"Attenti all'Inter,più difficile che con il Chelsea.Tre soluzioni per Hamsik"

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Walter Mazzarri parla alla vigilia della sfida con l'Inter a Radio Marte: "Alla mia squadra dirò che questa partita riserva molte più insidie di quelle che sembrano. Ho visto quasi tutte le gare dei nerazzurri, a volte è stata anche sfortunata. Credo che domani sarà terribile, hanno rabbia perché non riescono a fare risultato. Non vorrei che si sbloccassero proprio come è successo a noi con il Chievo, già domani. Sarà una gara difficile. Bisogna essere sempre concentrati e attenti, senza mollare niente. Dobbiamo dimenticare la gara con il Chelsea e avere lo stesso spirito, altrimenti il vento fa presto a cambiare direzione. Io all'Inter? Non m'interessano queste voci, mi auguro che gli episodi ci diano ragione. Ho un contratto fino al 2013 con il Napoli. Stasera guarderò Milan-Juve per lo spettacolo che offrirà, cerco sempre di studiare possibili novità. I bianconeri hanno puntato su un allenatore caratteriale proprio come sono io. Mi fa molto piacere. Noi adesso dobbiamo estraniarci e non pensare alla grande euforia che si respira in città, metabolizziamo bene la bella vittoria con il Chelsea. Domani sarà un'altra battaglia. Lavezzi? Aspettavo che il Pocho riuscisse ad essere più concreto, mi auguro sia cominciato il suo processo in maniera importante. Calcia in porta con maggiore tranquillità. Zuniga sta facendo bene da parecchio, tatticamente abbiamo delle contrapposizioni e lui le esegue bene. Ormai è da tanto che è protagonista. Ricordatevi cosa si diceva quando sono arrivato. Fu tra i migliori già a Manchester con il City. Hamsik? Ho tre soluzioni: inserire Dossena e alzare Zuniga, potrei inserire Dzemaili oppure Pandev che è più attaccante. Ha meno fiato, vedendo i giocatori dell'Inter che sta a centrocampo, non vorrei concedere vantaggi. I nerazzurri stanno bene fisicamente. Comunque non è una sfida decisiva, è troppo presto per trarre dei bilanci, ovviamente la posta in palio è importante. Voglio verificare la tenuta dei nostri giocatori dal punto di vista della concentrazione. M'interessa vedere un grande Napoli, capace di soffrire quando è necessario e poi di colpire. In classifica può succedere qualsiasi cosa, sia in positivo che in negativo. Ora concentriamoci soltanto sull'Inter, interpretando questa partita come una grande finale. Il massimo vuol dire affrontare ogni appuntamento senza concedere nulla. Dobbiamo entrare in campo meglio della gara con il Chelsea: sarà un appuntamento più difficile. Guardate la formazione, l'Inter ha dei valori e sta attenta alla fase difensiva che è una caratteristica ormai generale, basta vedere la Juve. Noi siamo stati precursori, tutti giocano con la difesa a tre adesso, c'è maggiore copertura. Vargas? Oggi lo valuto, sta bene, dovrebbe essere convocato. La panchina d'oro? Mai interessato questo discorso".

Vertice De Magistris-De Laurentiis per il nuovo stadio a Ponticelli

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Da giorni ci sono telefonate e contatti, oggi dovrebbe esserci, dopo l'abbraccio nella tribuna durante Napoli-Chelsea, l'incontro tra il sindaco Luigi de Magistris e il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis con al centro della discussione sullo stadio. Ovvero il San Paolo - la casa attuale degli azzurri, teatro di trionfi vecchi e nuovissimi - e sullo sfondo un nuovo impianto da costruirsi a Ponticelli, nell'area orientale. Il sindaco si è mosso in maniera più o meno felpata per non urtare suscettibilità sull'argomento, molto delicato. La sensazione è che oggi possa mettersi in moto il tandem che potrebbe regalare alla città un nuovo e moderno impianto all'altezza della squadra che sta facendo faville in Europa. Procediamo con ordine. Un nuovo stadio, sul quale il primo cittadino sembra molto determinato, non fa più saltare dalla sedia il patron come in passato. Almeno così pare. A Radio Marte - la radio ufficiale del Calcio Napoli che ha l'esclusiva di tutte le partite - De Laurentiis, commentando le parole del sindaco che sogna uno stadio da centomila posti, ha detto: "Io non mi permetto di dire con quanti dipendenti o assessori deve funzionare il Comune. Con de Magistris c'è unità di intenti, è un uomo programmatico, ha la stessa mia capacità di ragionamento. Il Napoli farà autonomamente la sua parte per capire nei prossimi venti anni di quanti posti avrà bisogno lo stadio. Ci confronteremo con i tifosi per capire le loro esigenze". Cosa significa? Non c'è un no a un nuovo stadio perché c'è appunto "unità di intenti" e l'incontro programmato per oggi (giova ricordare tuttavia che l'agenda ufficiale del sindaco prevede la sua partecipazione solo all'inaugurazione dell'anno giudiziario della Corte dei Conti) potrebbe essere il primo tassello per fare ragionamenti concreti anche se nessuno si illude che sia un faccia a faccia risolutivo. Sullo sfondo resta il San Paolo. La cui capienza è di 60mila posti. Chiunque costruirà il nuovo impianto dovrà preoccuparsi di recuperarlo e riportarlo allo stato originario, solo che la destinazione non sarà quella calcistica, ma aperto alla città per gli altri sport e per ospitare eventi anche non sportivi. Un San Paolo da 60mila posti che De Laurentiis ritiene il bacino ideale per i tifosi che preferiscono lo spettacolo dal vivo alla televisione. Solo la capienza dunque al momento potrebbe rappresentare un ostacolo alla chiusura dell'accordo? Poco, troppo poco per rompere "l'unità di intenti". Il dato di cronaca al momento è uno: il tandem è partito e i due pedalano nella stessa direzione.
Fonte: Il Mattino

Il Napoli pensa al rinnovo di Lavezzi senza clausola:Ecco le cifre

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Lavezzi è pronto a trascinare il Napoli anche alla vittoria sull’Inter. E’ euforico il Pocho in questi giorni, anche se attraverso il suo sito ufficiale ha espresso il proprio cordoglio per l’incidente ferroviario argentino: «Sono rimasto molto colpito dalla tragedia a Buenos Aires. Un pensiero per le vittime e i loro familiari».Ieri a Castelvolturno c’era anche suo figlio Thomas: con la tuta del Napoli ha duettato con il papà e con Cavani prima di imitare nelle finte di corpo Zuniga, sotto gli occhi sorpresi del colombiano e dello stesso Mazzarri. Lavezzi e il Napoli sembrano in simbiosi e il progetto di De Laurentiis è di proporgli presto il rinnovo contrattuale con adeguamento dell’ingaggio che produrrebbe il tanto sospirato annullamento della clausola rescissoria (fissata a 32 milioni di euro) che in teoria potrebbe diventare anche un vantaggio per l’eventuale futuro addio di Lavezzi. «De Laurentiis vuole Lavezzi in azzurro, Eze sta bene a Napoli, ama la città e ha un ottimo rapporto con società e compagni, non ci sarebbero problemi a discutere della clausola» ha ribadito anche ieri il suo agente Mazzoni a radio Crc. Lavezzi sfiderà l’Inter degli argentini insieme con il gemello Cavani e con un alleato in più: Goran Pandev. Nell’allenamento pomeridiano di ieri Mazzarri ha provato poco o nulla della formazione che manderà in campo domenica sera, ma il macedone è largamente favorito su Dzemaili per la sostituzione dello squalificato Hamsik. Del resto Napoli-Inter è innanzitutto la sua partita. Il cartellino di Pandev è di proprietà dell’Inter ma il macedone tiene da pazzi a battere la sua ex società, che ha creduto poco in lui in estate ed ora si ritrova in crisi di risultati. Otto reti in 68 gare, Goran ha vinto tutto con l’Inter: scudetto, coppa Italia, Champions e Mondiale per club.Anche per questo brama dalla voglia di dimostrare il suo valore ai nerazzurri, dopo aver vissuto dalla panchina le ultime quattro gare con Milan, Chievo, Fiorentina e Chelsea. E se Dossena sembra in vantaggio su Zuniga per la corsia mancina, l’unico reale dubbio di Mazzarri sembra essere relativo alla composizione della difesa: l’ottimo Grava visto a Firenze potrebbe togliere il posto a Campagnaro, acciaccato ma disponibile dopo la battaglia di Champions e prima di godersi la prima convocazione con la Seleccion insieme con Fernandez nell’amichevole con la Svizzera di Inler e Dzemaili. Proprio Gokhan, a Radio Marte, ha svelato i motivi del suo calo di rendimento prima del risveglio di Firenze. «Ero semplicemente stanco per le tante gare giocate. Mazzarri mi ha sostenuto, chiedendomi di stare tranquillo e allo stesso tempo di dare il massimo di me stesso. Ora sto bene, come il Napoli: abbiamo riacquisito il nostro ritmo di gioco».Lo svizzero sta coltivando un rapporto speciale con la città e con la gente: «Mi piace trasmettere qualcosa di me ai miei tifosi, visito spesso Napoli, i suoi luoghi storici e più affascinanti perché per me è importante sentire come si vive nei posti dove lavoro». Inler conta di segnare quanto prima anche al San Paolo, dopo la determinante rete di Vila-Real. «Ci sto provando, ma non ho ancora trovato la traiettoria giusta. Quando accadrà sarà stupendo, ma conta che vinca il Napoli, a partire dalla gara con l’Inter. Abbiamo voglia di continuare sulla strada intrapresa, sarà difficile ma inseguiamo solo la vittoria».

Fonte:Il Mattino

Media gol: 56 reti in 79 partite: Cavani batte tutti i bomber azzurri, anche Diego

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Perché dopo sette anni a Napoli l’ex pibe de oro si è «fermato» a una media di 0,44 gol a partita (ed è settimo nella classifica generale del rendimento dei bomber azzurri). La Edi-mania impazza ancora, dopo la doppietta contro la Fiorentina e la rete ai Blues, che arriva al termine di quaranta giorni mostruosi: doppietta all’Inter in Coppa Italia per un totale di 9 gol nelle ultime 11 partite.La somma delle realizzazioni di questa magnifica stagione di Cavani fa spavento pensando che il fenomeno uruguaiano ha appena 25 anni: il totale fa 23 reti in 32 partite ufficiali. Ne ha segnate 15 in serie A, 5 in Champions e 3 in Coppa Italia. Cavani c’è sempre. Non ha battute a vuoto, non si stanca, non ha bisogno di turnover. Va in campo e fa sempre il suo dovere, che è quello di far vincere il Napoli. Da un anno e mezzo ci riesce in pieno: per questo, nonostante la tentazione, Cavani non salterà neppure la gara di domenica sera contro l’Inter.Anche perché, fin da ieri, Walter Mazzarri ha spiegato ai suoi ragazzi che il miglior modo per arrivare a Stamford Bridge è giocare al massimo e vincere in campionato (e in Coppa Italia). E per farlo occorre piazzare lì davanti a tutti il Matador. Il tridente inoltre perderà un pezzo: Hamsik è squalificato e, giocoforza, Pandev ritroverà una maglia da titolare che in campionato non indossa dalla trasferta di Genova.Cavani è ormai una certezza. In un anno e mezzo ha messo in fila quelli che fino ad ora erano dei semi-dio qui a Napoli: stracciate le percentuali realizzative di Altafini e Cané, ridotte a poca roba persino le media-gol di Careca, Giordano e Carnevale. In pratica, dopo un anno e mezzo è a metà strada dal record di realizzazioni di Maradona (115 gol). Se continua così a maggio del prossimo anno potrebbe esserci l’incredibile sorpasso.La vera sfida che attende il Napoli, adesso, è quella di non cadere nella tentazione di correre con la mente già alla notte col Chelsea, già calamitato dal fascino della sfida che non lascia scampo. Ed è per questo che non ci saranno stravolgimenti nella formazione che Mazzarri prepara per il posticipo di domenica sera. Non solo perché anche i nerazzurri saranno stanchi (e delusi) dall’impegno infrasettimanale in Champions (avranno, per di più, 24 ore di riposo in meno) ma anche perché, in cuor suo, il tecnico del Napoli al terzo posto non ha rinunciato. E per farlo intendere anche alla squadra, manderà in campo la formazione migliore.Quella che incarna, rinfrescandola, la miglior tradizione del contropiede che sa colpire, con le volate di Lavezzi, i tagli profondi di Cavani, gli incroci e le stangate di Hamsik, Inler o Gargano. Il percorso del Napoli rappresenta un modello alternativo al calcio degli sceicchi, anche se De Laurentiis non è povero e di soldi nel club ne ha messi tanti, rinunciando soprattutto a vendere: Cavani è proprio uno di quei gioielli senza prezzo che «il gioielliere» geloso del suo scrigno non intende dare via. Per nulla al mondo. Anche se i rumors dei tabloid inglesi, nelle ultime ore si sono scatenati come al solito. L’ultimo assalto è, in ordine, del Chelsea per Lavezzi, del Manchester Utd per Hamsik e del City di Roberto Mancini per Cavani.I napoletani del mondo intero pensano solamente alla Champions League ma il Napoli no, il Napoli e Mazzarri devono far finta che il campionato e il terzo posto siano ancora una creatura viva e vegeta.
Fonte:Il Mattino

Miracoloso Napoli: con gli azzurri in campo non ci sono ricoveri in città!

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Miracoloso Napoli: con gli azzurri in campo non ci sono ricoveri in città!„
Il Napoli di questi tempi fa miracoli non solo in campo, ma anche fuori. Quando giocano gli azzurri, infatti, negli ospedali cittadini non si registrano ricoveri prima e durante le partite.
A svelare la strana coincidenza ci ha pensato il primario del Cardarelli, Vincenzo Piedimonte: "Sembra impossibile, ma anche martedì sera, durante la partita di Champions contro il Chelsea, al nostro Pronto Soccorso non sono stati registrati accessi già da due ore prima della partita. Incredibile a dirsi, ma non abbiamo registrato alcun ricovero".
"In queste occasioni - spiega Piedimonte ad Ilaria Puglia de Il Mattino - risulta ancora più chiaro quanto il pronto soccorso sia spesso utilizzato dai pazienti come un semplice ambulatorio. Spesso si viene qui senza una reale urgenza, quando si ha bisogno, per esempio, solo di un elettrocardiogramma".
Ma è davvero possibile che i ragazzi di Mazzarri riescano a ritardare le malattie? "Ogni volta che ho lavorato in ospedale mi sono reso conto che, in occasione di partitissime, si cerca di godersi i momenti di festa, e allora i ricoveri e i consulti crollano, diventano pleonastici, ci si pensa dopo, perché durante esiste solo la passione e il tempo dello spettacolo - spiega il dott. Antonio Manzi a Il Mattino - . Le emozioni positive che fa vivere la squadra del cuore, sono talmente grandi da impedire l'insorgere di piccoli malesseri".“

San Paolo bocciato dagli inglesi, idea stadio da 70 mila posti a Ponticelli

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Un San Paolo senza il vestito della festa. È quello che hanno raccontato i giornali inglesi al novantesimo minuto. Città da Champions, squadra da Champions, giocatori da Champions, tifo da Champions.Lo stadio:non pervenuto. Scomodo e poco ospitale tanto per chi ci lavora, tanto per chi si gode la partita. Del resto una delle polemiche sull’elevato costo dei biglietti del settore distinti (100 euro) poggiava proprio suquesto argomento: troppo cari per un posto così. E il futuro non è dietro l’angolo, eternamente in bilico tra un nuovo impianto da costruire nell’area di Ponticelli e un profondo restyling dell’arena di Fuorigrotta. La Convenzione con il Napoli di De Laurentiis scade nel 2014 e intanto si lavora. «I giornalisti inglesi che si sono lamentati del San Paolo hanno pienamente ragione – sottolinea l’assessore allo sport del Comune di Napoli Pina Tommasielli- ma cominciamo a ricordare ciò che abbiamo fatto. Lavori necessari altrimenti queste partite le dovevamo giocare a Roma». Gli ultimi interventi risalgono alla scorsa estate:spicconatura di intonaco, rimozione di una parte della rete metallica posta a protezione del settore ospiti dello stadio (come richiesto dalla commissione Uefa), adeguamenti della sala regia e controllo come richiesto dalla Questura di Napoli e della palestra ospiti, allestimento della nuova sala stampa nei locali della ex sala conferenze, dei locali di rappresentanza Uefa e di altri ambienti minori

Fonte:Il Mattino

Curiosità-Anagramma di "Champions League"...Gesu ma che Napoli

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Gesù ma che Napoli. È l'anagramma di Champions League. Un particolare che sta facendo uscire pazzi migliaia di tifosi azzurri. Una coincidenza, un caso, ma la febbre europea ha contagiato tutta la città. Anche su Internet dove gira questa curiosità, soprattutto sui Social Network, Facebook in testa dove gli utenti fanno a gara per condividere questa simpatica fotografia.
Fonte: Il Mattino

Ecco dov'era Mazzarri durante la sfida con il Chelsea...

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La squalifica di due giornate imposta dall'Uefa, non ha privato Walter Mazzarri del suo Napoli. Il tecnico livornese non poteva sedere in panchina, così ha seguito l'infuocata sfida con il Chelsea dal 'dirigibile' del San Paolo. Ossia da un gabbiotto collocato nella parte alta dello stadio, sopra la tribuna stampa. L'allenatore, quindi, non è rimasto in albergo, a Castelvolturno, come comunicato da alcuni dirigenti prima del match. Per uno passionale come Mazzarri, sarebbe stato impossibile vivere la sfida dell'anno a 40 chilometri di distanza dai suoi ragazzi. Bisognava far sentire presenza e carisma. Il tecnico, che nel post-gara ha parzialmente tenuto fede alla versione dell'hotel ("Ho seguito la sfida in una stanza, da solo"), si è così infilato nella gabbia dello stadio. In alto, isolato dal resto dello stadio. Immerso nel fumo delle sue sigarette, per smorzare nervi e tensione. Dopo la grande vittoria, poi, il tecnico si è capicollato in zona mista, per fare i complimenti a squadra e staff davanti ai giornalisti. Mazzarri è ovunque, il Napoli in paradiso. Almeno per una sera.
Fonte: Sportmediaset.it

VIDEO-Napoli Chelsea 3-1 ampia sintesi Auriemma

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La sintesi dell'incontro Napoli Chelsea valevole per gli ottavi di finale di Champions League commentati dalla voce del telecronista tifoso di Premium calcio Raffaele Auriemma:

CLICCA QUI per le immagini:

Napoli Chelsea,incasso record!

Posted by napolipersempre 01:33, under | No comments



Incasso record di 3 milioni di euro al San Paolo in occasione doo Napoli-Chelsea (3-1), gara di andata degli Ottavi di finale di Champions League. Gli spettatori erano 52.495.

Mazzarri:I ragazzi mi stupiscono sempre,peccato per l'occasione di Maggio. A Londra almeno un gol"

Posted by napolipersempre 01:29, under | No comments


NAPOLI - Dopo il successo del suo Napoli in Champions contro il Chelsea (assicura di aver visto la partita in televisione, causa squalifica) Walter Mazzarri tentenna tra la gioia per il 3-1 ed il rammarico per un risultato che poteva essere ancora più largo. «Dispiace il gol non segnato da Maggio (tiro respinto sulla linea da Cole, ndr), sarebbe stato un vantaggio importante che avremmo meritato - dice l'allenatore -. La squadra mi è piaciuta da tutti i punti di vista. Abbiamo avuto un quarto d'ora di difficoltà dopo quel gol balordo, subito per colpa di un rimbalzo strano. Ma poi i ragazzi sono stati bravissimi, mi stupiscono sempre perchè abbiamo reagito con grande carattere. Ora andiamo a giocarci la qualificazione in una partita che sarà comunque difficile. A Londra dovremo cercare di segnare un gol». A conferma di aver seguito la partita solo in tv, da un albergo in città, a Mediaset Premium Mazzarri ha anche raccontato un particolare: «A un certo punto ho dovuto aprire la finestra, fumavo troppe sigarette...».
Fonte:Il Mattino

Il Pocho felicissimo:"Crediamoci"

Posted by napolipersempre 01:26, under | No comments


Dopo la grande prestazione di stasera il Pocho Lavezzi felicissimo scrive su twitter: ” Che partita, che doppietta, che San Paolo! …. Ce la possiamo fare….. Crediamoci! “



De Laurentiis:"Squadra perfetta.Avanti tutta!"

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Queste le dichiarazioni di Aurelio De Laurentiis al termine della gara: “La squadra ha meritato di vincere. È scesa in campo con grandissima determinazione, è passata in svantaggio su un errore difensivo, ma nel complesso non mi sento di imputarle niente. Da tifoso dico “avanti tutta”, da presidente faccio i conti con la realtà dei fatti. In Inghilterra gli stadi ti fanno sentire molto la pressione, dovremo procedere con i piedi di piombo.”

Cavani:"Partita straordinaria,abbiamo battuto una potenza mondiale.Il mio gol? Di spalla piena"

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Edinson Cavani ha rilasciato alcune dichiarazioni a SKY dopo il match contro il Chelsea:

"E' stata una partita straordinaria da parte di tutti. Un match preparato alla perfezione. Alla fine del match, quando entri negli spogliatoi, capisci di aver vinto contro una delle potenze mondiali. Un motivo d'orgoglio, che ci fa lavorare ancor di più. Con le difese europee riesci a trovare più spazi, in Champions si gioca per fare la partita. In campionato, invece, è diverso. Spesso trovi squadre che si chiudono per giocarsela così. Goal particolari? Dopo il goal di testa con la Juve, oggi è arrivato questo. Ivanovic ha cercato di ostacolarmi, ed è stato determinante. La mia rete comunque è stata di spalla piena".

Il Napoli stende il Chelsea in rimonta...Notte magica,doppietta di Lavezzi e Cavani

Posted by napolipersempre 23:41, under | No comments

La vittoria del Napoli contro il Chelsea è stata entusiasmante. Soprattutto perché è arrivata al termine di una partita di grande sacrificio e sofferenza, nella quale tutte e due le squadre hanno avuto la possibilità di fare più gol di quelli che abbiamo visto. Ma la bravura di Cavani, Gargano e Lavezzi ha permesso agli azzurri di fare l'impresa e di vincere 3-1 dopo 90' difficili e complicati e con una prestazione dei difensori purtroppo non sempre all'altezza di quella dei compagni. Ma proprio perché ottenuto soffrendo, questo è un successo di grande valore e significato, oltre che meritato: la squadra nel secondo tempo è cresciuta, ha giocato bene e ha sfiorato anche il quarto gol (il salvataggio di Cole su Maggio è stato veramente grandissimo).Per il ritorno a Londra bisognerà attrezzarsi bene: servirà che Campagnaro e Cannavaro - che comunque nel secondo tempo si sono ripresi bene - scendano in campo a Stamford Bridge con maggiore fiducia e personalità. Vorrei vedere il Napoli giocare con la stessa tattica - che si è rivelata molto efficace - ma soffrire meno. Cavani è stato straordinario, perché al di là dei gol che segna sempre, mette i compagni in condizione di giocare al meglio. Anche Lavezzi è stato eccezionale, ma una nota in più la merita Gargano: è piccolino ma corre tantissimo e cerca sempre di fare la cosa giusta. A volte sbaglia ma è normale, per quanto si sacrifica. E' un giocatore presente
e determinante: lo vorrei sempre nella mia squadra.

Villas Boas:"Sarà dura.Chi temo? Tutti"

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Mattinata di relax e di visita culturale al Castel dell’Ovo per i blues londinesi. Il tecnico Villas Boas ha anche rilasciato brevi dichiarazioni in vista di stasera: “Ci sarà il record di pubblico e sarà una gara molto dura. Chi temo del Napoli? Tutti”.
Fonte: skysport

Villas Boas lascia incustoditi gli appunti tattici. Drogba fuori. Ecco il Chelsea anti-Napoli

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l controspionaggio al Chelsea parte dai tifosi del Napoli. L’Hotel Vesuvio è il quartier generale degli inglesi e proprio lì, sul lungomare napoletano, c’è qualcuno a cui non piace ’o blues…e gli preferisce l’azzurro. Tant’è che dopo la riunione tecnica di questa mattina, Villas-Boas avrebbe lasciato incustodito un foglio in cui ci sarebbe la formazione anti-Napoli di stasera, con tanto di movimenti in campo. Foto scattata in esclusiva per Gazzetta.it.+

LA FORMAZIONE — La sorpresa, oltre al recupero di Terry in difesa, è l’assenza di un centravanti classico come Drogba (ieri in conferenza stampa). Il tecnico portoghese schiererebbe dunque tre giocatori rapidi come Ramires, Sturridge e Mata per prendere in velocità la difesa del Napoli. L’ivoriano, così come Torres, partirebbe soltanto dalla panchina. A centrocampo, con lo spostamento di Raul Meireles a destra, c'è Essien in mezzo, mentre dietro Cahill è preferito a David Luiz. Mazzarri sta già studiando le contromosse.

Fonte GDS

De Laurentiis:"Col Chelsea partita storica, saremo dei leoni"

Posted by napolipersempre 23:48, under | No comments



De Laurentiis, come si vive dentro una favola?
«Ma io sono stato immerso da questa città fantastica in scene che sembravano strappate da un film di Eduardo e dunque mi ritengo abituato a certe sensazioni. Però condivido: siamo all’appuntamento con una partita storica».
Sarà ripetitivo, ma voltarsi aiuta a capire.
«Il mio Napoli è figlio d’un foglio di carta, ciò che mi venne consegnato in Tribunale quando andai a rilevarlo dalla Fallimentare. Ma tutto ciò ch’è stato, mi piace sottolinearlo, è merito di chiunque abbia attraversato questo club però è principalmente di tifosi inimitabili, la nostra vera forza. Ogni gioia è loro».
E’ una nottata di emozioni: tanto per parafrasare ancora Eduardo, da non far passare mai.
«Ripenso sempre al percorso del Napoli, a queste otto stagioni fantastiche. Io ho ricevuto tanto e sono grato a questo popolo che non ci ha mai fatto mancare la possibilità di sentirci gratificati. Eravamo nulla, siamo tra le prime sedici squadre in Champions, che poi vuol quasi dire del mondo…».
Revival, se riesce…
«C’è tutto scandito nella memoria. Da agosto 2004, a Castelcapuano, alla prima stagione in C, con la sconfitta nel derby di Avellino, quando al risveglio dovetti scuotere Reja. E poi quel biennio con sessantamila spettatori, nonostante fossimo in terza serie. E il titolo de Le figaro: la regina d’Europa. Abbiamo fatto in fretta e questo penso sia il dato che meriti maggior risalto: perché approdare qua, in così breve tempo, sa di miracolo, e invece è programmazione».
La data simbolo è il 21 febbraio 2012?
«Questo è l’Evento, vero. Ma perché far torto alle piccole-grandi affermazioni, a quel fiume di uomini, donne e bambini, al rientro da Marassi, dopo la promozione in serie A, che ci ha accolto per le strada. Eravamo sul pullman, c’era gente che si svegliava, in pigiama, si affacciava dal balcone e ci festeggiava. Siamo entrati nelle case della gente, mischiando la felicità nostra alla loro. Una pellicola meravigliosa, fu quasi come vincere uno scudetto».
Cosa significa giocarsi la possibilità di arrivare a un quarto di finale?
«Dare spessore a questa scalata imperiosa, il Napoli ha segnato a modo suo un’epoca: quando eravamo tra i cadetti, con la Juventus e il Genoa, è stato modificato il rapporto di forza televisiva tra A e B, perché la gente si divideva. E noi abbiamo contribuito a ciò».
Il futuro spalancato riconduce al passato.
«C’è stato un Napoli grandissimo, quello dei trionfi, quello indimenticabile di Maradona, quello di Careca e Giordano: è un fulgido esempio d’un periodo da conservare gelosamente. Lo teniamo lì, senza aver la pretesa di far paragoni o accostamenti. Noi abbiamo il dovere di ricordare chi siamo, quando siamo venuti al mondo e come: e orgogliosamente ci godiamo quel che stiamo costruendo, nel solco di un’eredità gloriosa».
Agosto 2011: ricorda anche quello?
«Eravamo a Montecarlo, dalle urne venne fuori un abbinamento che spinse ad una definizione immaginifica assai aderente alla realtà: il girone della morte. Mi venne spontaneo, invece, scovare il lato positivo del sorteggio: ma quando avremmo avuto la possibilità di sfidare, tutte assieme, il Bayern, il Villarreal, il Manchester City?».
Tanti capitoli, varie svolte…
«Ora sembra un dettaglio, ma la qualificazione in Intertoto ha sottolineato che stavamo diventando grandi. Ed è accaduto appena quattro anni dopo la nostra rinascita. Ma poi mica possiamo dimenticare il giorno in cui abbiamo raddrizzato la barra, riparando ad una situazione divenuta delicata, e con Mazzarri ci siamo ritrovati prima in Europa League e poi terzi e in Champions. Soddisfazioni che rimangono».
Complimenti per il passaggio al turno, ma sembrava una forzatura quella tentazione-Champions.
«Mi ritengo baciato dalla fortuna, per avere queste opportunità. Ci hanno aiutato a maturare ulteriormente. Eravamo già il Napoli invitato al Gamper. Tutto serve per sviluppare autostima e conoscenze internazionali».
E ora, tra una fantasia e l’altra, c’è chi si lascia andare….
«Inutile perder tempo, stavolta non faccio pronostici, né mi sbilancio: mi lego solidamente alla mia superstizione e lascio che parlino gli altri».
Sfidate una delle squadre più nobili del panorama internazionale, però in crisi…
«Lo diceva qualcuno anche del mio Napoli, sino a venerdì mattina: ma a Firenze abbiamo giocato una partita strepitosa, bellissima, un piacere per gli occhi, sembravamo leoni. E domani sera, quelli saremo. Ma il Chelsea ha talenti autentici e di esperienza, può riprendersi all’improvviso: no, non ci casco….».
Avrete, probabilmente, almeno un vantaggio…
«Ne abbiamo due, in verità, e gli inglesi non ne sono particolarmente consapevoli: il nostro dodicesimo uomo in campo è il tifoso, ognuno di loro e per un totale di sessantamila; e poi c’è il tredicesimo: e quello è san Gennaro».
Gioca «sporco», adesso: il sacro e il profano…
«Pure nella cinematografia si scrutano queste immagini, che resistono per secoli. Noi abbiamo fede».
L’Uefa vigila sul San Paolo, siete a rischio squalifica se non vengono rispettati alcuni criteri di comportamento: niente petardi, scale e vie di fuga libere, vietato l’accesso al terzo anello ch’è chiuso.
«Dimostreremo chi siamo, perché questa è una città che ha nel suo codice genetico la signorilità. Ce l’ha nell’animo. E sapremo essere rigorosi, esportando il meglio della napoletanità. Non ho raccomandazioni particolari da fare, perché questo pubblico sa bene come bisogna comportarsi».
Raccomandazioni alla squadra, invece…?
«Una sola preghiera, di non andare a parlare con l’arbitro, di non rischiare ammonizioni gratuite. Capisco che pur di salvare un gol si possa andare incontro al pericolo, ma prendere un giallo per proteste no. C’è una sfida di ritorno, ricordiamocelo».
In questi giorni, la sua presenza al fianco dei calciatori è divenuta «incessante»…
«Volevo far sentire ai ragazzi l’affetto del club, del presidente, di una società che devono ritenere sempre al loro fianco. Io credo di conoscerli tutti e bene e so che abbiamo un gruppo di uomini straordinari, con valori e con rispetto per la liceità dei comportamenti. Era un periodo in cui la sorte non ci sosteneva, s’avvertiva qualche disagio: io sono il loro amico, ho qualche anno in più e forse anche un pizzico d’esperienza, volevo che capissero di poter contare su di me nel caso in cui avessero qualche problema».
Cosa crede che manchi a questo Napoli?
«Non alla squadra, ma all’ambiente: a volte ho l’impressione che qualche risultato negativo finisca per demoralizzare in maniera eccessiva. E invece il calcio questo è, si vince e si perde. Ma dalle sconfitte non bisogna farsi travolgere, perché altrimenti ci imbatteremmo in quell’indice di debolezza che va affrontata con carattere. Pure la vita propone fasi alterne e allora uno che fa, non reagisce?».
Una previsione non è proprio possibile strappargliela?
«Impossibile. Io spero che sia una gran bella partita. E, avanti tutta….».
Banalità di chiusura: ma non le viene da sognare che oltre il Chelsea si può andare…
«Ma lei pensa che io quando faccio un film pensi che possa andar male….?».
Fonte CDS

Lavezzi:"Chelsea più esperto, ma noi abbiamo fame"

Posted by napolipersempre 23:42, under | No comments


Ezequiel Lavezzi in conferenza stampa alla vigilia di Napoli-Chelsea:
Napoli favorito? Non credo che sia così, perché il Chelsea ha tanta esperienze nelle Coppe. Però, abbiamo tanta fame. Sappiamo dell’importanza della partita e che non abbiamo possibilità di sbagliare”.
“Se giocheremo all’assalto o se faremo conti sui 180’? Non entreremo in campo per non prendere gol, ma per fare la nostra partita, per giocare in modo propositivo”.
“Speriamo che domani possa segnare, voglio dare il mio contributo alla squadra”.
“Chelsea è una buona squadra, con tanti buoni giocatori, non ce n’è uno in particolare che temiamo, ma rispettiamo tutti”.

"Il mio rendimento? Mi manca qualche gol, ma mi mettete in discussione voi, non io. Io gioco per la squadra, poi le pagelle le fate voi, non io"
 Fonte:Julienews

Mazzarri:"Se faremo una grande gara possiamo farcela"

Posted by napolipersempre 23:33, under | No comments


Walter Mazzarri è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia di Napoli-Chelsea:
Noi favoriti? Siamo felici di essere arrivati a giocarci due sfide di grande livello, contro un avversario di grande blasone e siamo orgogliosi di essere considerati favoriti, ma per continuare a sorprendere dobbiamo cercare di dare il meglio di noi stessi. Se faremo una gara importante e se gli episodi ci daranno ragione, possiamo farcela. Il pubblico può essere la nostra arma in più, spero che i ragazzi si lascino trascinare dal San Paolo”.
Campagnaro? Verificheremo oggi, dopo l’ultimo test. Che giochi Hugo o Grava, entrambi danno grande garanzie, quindi non sono preoccupato”.
“Se mi auguro qualche assenza nel Chelsea? Spero che i loro migliori giocatori non siano in giornata, ma noi dovremo fare di tutto per arginarli, mantenendo al massimo l'attenzione”.
“Se oggi siamo più maturi di quando giocammo a Villarreal, quando scendemmo in campo contratti e impauriti? Non sempre i giocatori reagiscono allo stesso modo ai grandi appuntamenti, ma anche questo aspetto fa parte del nostro progetto di crescita, speriamo che domani la squadra si dimostri ancora più matura e cosciente dei propri mezzi”.
Frustalupi? E’ una garanzia, sa cosa dire alla squadra e, da un punto di vista tattico, sa più cose di me, anche perché ha più tempo per studiare gli avversari”.
“Villas Boas? Lo stimo per quel che ha fatto come allenatore, non credo che il rendimento del Chelsea in campionato influirà su queste due partite contro di noi in Champions, due sfide a sé stanti. Pensate ai derby: in quelle occasioni il risultato sfugge ad ogni logica”.
“Sono fiducioso che i miei giocatori riescano a gestire la pressione nel modo giusto, trasformandola in motivazione per fare bene e partire subito col piglio giusto”.
“Se questa è la gara più importante della mia carriera? Per me, che sono partito da zero, si dice sempre così, ogni volta che arriva una sfida importante”…
“Saremo preparati ad affrontare il Chelsea a prescindere da come giocherà, ci faremo trovare pronti sia se giocheranno col 4-4-2 che col 4-3-3”.

"Diffrenze tra le due inglesi capitateci in Champions? Il Chelsea, così come il City, cerca di fare un calcio propositivo, quindi non c'è grande differenza".

"Se perdiamo una gara, è un tracollo... Se vinciamo, siamo dei fenomeni... io cerco di mantenere l'equilibrio ed isolare i miei ragazzi da tutto questo... Normale che ci sia attesa per questa sfida, ma per me la gestione della vigilia è uguale a tutte le altre volte, magari per i ragazzi, che sono giovani, può essere diverso"...

"Chi sceglierò a centrocampo, se opterò per una mediana più aggressiva o di qualità? Due tra Inler, Dzemail e Gargano giocheranno, uno andrà in panchina. Mi aspetto, però, la stessa aggressività da tutti, anche perché mi danno tutti e tre garanzie in questo senso".

Rinnovo di Hamsik:Ecco le richieste dello slovacco

Posted by napolipersempre 16:04, under | No comments


Stavolta non ci saranno attenuanti. La questione è talmente seria che chi ha il dono del talento non potrà tirarsi indietro, dovrà imporlo ai compagni e agli avversari per poter poi vivere un'esperienza unica. Sa bene, Marek Hamsik, che da lui Napoli si aspetta grandi cose, contro il Chelsea. D'altra parte, se mezza Europa lo rincorre da qualche anno, vuol dire che il suo tratto è quello di un campione. Domani sera il San Paolo lo terrà d'occhio, ne seguirà ogni movimento apprezzandone, magari, qualche giocata di prestigio. Tipo quelle che ha esibito venerdì, contro la Fiorentina. Il suo destro ha saputo costruire due tagli per gli inserimenti vincenti di Cavani e ha anche saputo deliziare il pubblico del Franchi con un'attenta regia, tanto da meritarsi l'applauso dello stadio fiorentino nel momento della sostituzione. "È stata una vittoria molto importante che ci ha permesso di avvicinarci al terzo posto. Siamo stati bravi a costruirci subito il vantaggio e a difenderlo senza mai mollare", ha detto il centrocampista slovacco che domenica dovrà saltare la sfida con l'Inter per squalifica.
Suggestione Champions. Di sicuro, non salterà la super sfida con il Chelsea: in gioco c'è il passaggio ai quarti di finale di Champions League. Ormai, in città non si parla d'altro da qualche settimana e l'argomento è oggetto di discussione anche tra i giocatori. "Firenze è stato una sorta di esame che abbiamo superato brillantemente proprio in vista della gara di domani sera. La Champions è qualcosa di troppo grande per questa città e per tutti noi. Dunque, sotto con il Chelsea ed è vietato rilassarsi ", avverte Hamsik. Che non verrà osservato soltanto dal pubblico napoletano. Non è un mistero, infatti, che diversi club europei e italiani (Milan) farebbero carte false pur di assicurarsene le prestazioni.
Futuro napoletano Ma il decisionismo di Aurelio De Laurentiis è servito per smontare qualsiasi tentativo di pressione sul ragazzo. "Marek è un giocatore importante per il mio progetto e non lo cederei nemmeno se mi portassero 50 milioni di euro", ha detto il presidente napoletano. Tra i club interessati, c'è ancora il Chelsea. Prima Mourinho e successivamente Ancelotti hanno provato, timidamente, a lanciare messaggi al centrocampista. Ma i continui no di De Laurentiis hanno fatto sì che la questione si chiudesse senza ulteriori strascichi. Il magnate Abramovich, tuttavia, lo osserverà attentamente, domani sera, perché non ha ancora perso del tutto le speranze di portarlo a Londra. Nel frattempo, però, Hamsik sta valutando l'offerta del Napoli che gli ha proposto il prolungamento del contratto in scadenza nel 2015. Il giocatore ha chiesto un robusto aumento dell'ingaggio annuale (dagli attuali 1,8 milioni a 3 milioni). Le parti stanno cercando un accordo che al momento non è stato ancora raggiunto. Nelle ultime settimane, comunque, il giocatore ha ribadito in un paio di occasioni che è intenzionato a continuare l'esperienza napoletana. Nella scorsa estate aveva rivelato la volontà di giocare nel Milan, trattativa che sarebbe stata favorita dall'intervento di Mino Raiola. Ma nemmeno l'esperienza e l'abilità del procuratore sono state utili per convincere De Laurentiis.
Fonte: GDS

Il Chelsea ai suoi tifosi:"Napoli sicura,mangiate la pizza"

Posted by napolipersempre 15:56, under | No comments


NAPOLI - Bel gesto distensivo del Chelsea nei confronti della città di Napoli nell’immediata vigilia della sfida di Champions League. Il sito ufficiale dei Blues ha affidato a due tifosi della squadra di Villas Boas, che hanno vissuto per alcuni anni a Napoli, il compito di fornire preziosi suggerimenti ai turisti inglesi giunti in città per assistere alla partita.

Giorgiana Foster, oltre a ribadire che a Napoli i tifosi del Chelsea possono socializzare in città definendo i napoletani cordiali e disponibili, consiglia di mangiare assolutamente una pizza (margherita o marinara) ed indicando come tappe irrinunciabili “Michele” ai Tribunali, ricordando inoltre che in questo storico locale mangiava la pizza Maradona, e “Il Pizzaiolo” a Spaccanapoli.

Giorgiana sottolinea che ci sono altri ristoranti sul lungomare di Mergellina meritevoli della stessa attenzione, puntando in particolare il suo obiettivo sui locali del Borgo Marinari dove è possibile gustare ottimi frutti di mare ed ammirare la bellezza del Castel dell’Ovo. Per i tifosi del Chelsea che avessero un po’ più di tempo a disposizione la Foster raccomanda escursioni nei luoghi incantevoli della Costiera Amalfitana, Sorrento , Ischia e Capri definendole tra le zone più belle d’Italia.

Per chi resta in città c’è la possibilità di godersi Palazzo Reale, la Reggia di Capodimonte, il Maschio Angioino e Castel Sant’Elmo. Anche Giorgiana sconsiglia di frequentare posti pericolosi come Forcella e Scampia, ma per chi vuole bere qualcosa in compagnia consigli i tipici locali del centro storico, in particolare Piazza Bellini. Anche Nicola Lauden, militare a Napoli per un lungo periodo, sul sito del Chelsea dispensa consigli ai tifosi dei Blues che amano fare shopping.

Il Vulcano Buono, gli outlet di grandi firme vicino alla Reggia di Caserta e la zona del Vomero sono le mete suggerite. Nicola ha promesso ai tifosi del Chelsea che se Villas Boas passa il turno di Champions contro il Napoli offre gratis caffè al suo bar per un mese.

Fonte:Il Mattino

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