RIPARTIRE - Adesso ci vuole cuore, anche perchè la gara di martedì a Bologna, contro questo Bologna, tutto è meno che facile. E non c’è certo il tempo di suturare le ferite. Ma è impossibile non riguardarsi alle spalle: «Nove sotto la linea della palla e prendere quel gol, poi solo nervi, primo tempo bene o male abbiamo tenuto, poi nella ripresa non c’è stata neppure la reazione che ci doveva essere….». Ci ripensa Rossi: «Se siamo stati disarmanti? Disarmanti mi pare eccessivo, non solo male la difesa che era il nostro punto di forza, magari il centrocampo cti costringeva a sbilanciarti…». E ancora: «Il secondo tempo ha spento tutto. Disattenti sui calci piazzati…». E ora? «Dobbiamo essere sempre al cento per cento, ragionare sempre con umiltà. Non siamo stati presuntuosi, altre volte magari. Rimboccarci le maniche, ecco cosa dobbiamo fare ora».
E JOVETIC? - Rossi giustifica anche la gara grigia, anzi nera del giocatore simbolo, Jovetic: «Ha fatto fatica, quando non stai bene ti intestardisci, non ce la fai nell’uno contro uno, allora ti schiacci in avanti e…sbagli». Ma non è lui il problema, fa capire, è stato proprio il centrocampo il vero protagonista negativo. Lavoro, lavoro, lavoro, Rossi lo ripete come il suo mantra: «Ora rimbocchiamoci le maniche». Se ne va così, avendo già messo in un angolo i frammenti di ottimismo di qualche giorno prima. Ma lui, Rossi, sapeva benissimo che la battaglia era appena iniziata: «Tutti insieme per uscire da questa situazione, prima possibile». Sembrano non esserci ad ora altre alternative.
Fonte:CDS
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