PESCARA - Anna V. la poco più che ventenne fidanzata di Piermario Morosini, è andata nella prima mattinata all'obitorio dell'ospedale di Pescara per il riconoscimento della salma dello sfortunato centrocampista del Livorno morto ieri allo stadio Adriatico. La ragazza, arrivata ieri sera a Pescara, era circondata da amici suoi e del giocatore giunti stamattina da Bergamo: con lei le compagne della squadra di pallavolo di Brembate, nella quale gioca e gli uomini della Digos che, insieme ad altri quattro compagni, l'hanno portata all'obitorio.
Anna: sembrava sorridesse, era bellissimo. Scene di dolore e strazio all'obitorio, all'uscita, dopo le operazioni di riconoscimento della slama da parte di Anna. La ragazza ha spiegato a tutti che l'autopsia verrà effettuata domani mattina, poi, davanti alle sue amiche e agli amici del fidanzato è crollata in lacrime abbracciando alcuni di loro e mormorando tra i singhiozzi: «Sembrava sorridesse, era bellissimo».
La visita di Albertini. Demetrio Albertini, vicepresidente della Federcalcio ed ex giocatore del Milan, è arrivato all'improvviso all'obitorio accompagnato dal presidente del Pescara e vicepresidente di Lega B, Daniele Sebastiani. Albertini è uscito visibilmente scosso, senza parlare con nessuno, ed è ripartito immediatamente.
L'ex compagno del Verona con lui a vedere Messi. All'obitorio anche l'ex compagno di squadra di Morosini Mirko Frattali, amico fraterno del giocatore. Frattali, ieri in panchina nel corso della gara di campionato Verona-Bari, è arrivato stamattina a Pescara direttamente da Roma, dove era rientrato dopo la partita. È stato il papà di Frattali a raccontare della grande amicizia tra il figlio e Morosini: «Erano amici fraterni. Piermario era stato diverse volte a casa nostra. Un mese e mezzo fa Piermario e mio figlio nel corso di un weekend di vacanza erano stati in Spagna a vedere una partita di Lionel Messi».
Cori dei tifosi davanti allo stadio di Livorno. «Nei nostri cuori... Piermario nei nostri cuori» hanno cantato i tifosi del Livorno, radunati davanti ai cancelli dello stadio Armando Picchi per ricordare Piermario Morosini. Con loro anche il sindaco Alessandro Cosimi. Nel pomeriggio visita di alcuni giocatori della prima squadra davanti allo striscione che i tifosi avevano attaccato già ieri sera, "Hai lottato fino alla fine, ciao grande Moro", sotto al quale da stamani vengono lasciati fiori e sciarpe.
La tragica morte sul campo. Morosini è morto ieri per un arresto cardiaco sul campo di Pescara, durante una partita del campionato di serie B. L'atleta è crollato a terra dopo mezz'ora di gioco. Inutili i tentativi di rianimazione sul campo e all'ospedale, dove l'ambulanza è rimasta bloccata per un minuto da un'auto dei vigili in divieto di sosta. La Figc ha sospeso tutti i campionati di calcio nel fine settimana.
L'ambulanza arriva in ritardo. «Bloccata da un'auto dei vigili». Polemica per l'auto dei vigili urbani che ieri intralciava l'ingresso in campo dell'ambulanza. Il sindaco di Pescara ha annunciato un'indagine. Attimi concitati: per rimuovere il veicolo è stato rotto un vetro.
Morire a 26 anni. Morosini, nato a Bergamo il 5 luglio 1986, era cresciuto nel settore giovanile dell'Atalanta. Nel 2004 era passato all'Udinese e con la maglia bianconera aveva esordito in Serie A nella stagione 2005-2006. Successivamente aveva indossato le casacche di Vicenza, Reggina e Padova prima del trasferimento al Livorno nel gennaio di quest'anno. Morosini era entrato nel giro delle Nazionali azzurre nel 2001 con le prime apparizioni nell'Under 17. Nel biennio 2007-2009 aveva collezionato 18 presenze con l'Under 21 partecipando all'Europeo di categoria.
Fonte:Il Mattino
Anna: sembrava sorridesse, era bellissimo. Scene di dolore e strazio all'obitorio, all'uscita, dopo le operazioni di riconoscimento della slama da parte di Anna. La ragazza ha spiegato a tutti che l'autopsia verrà effettuata domani mattina, poi, davanti alle sue amiche e agli amici del fidanzato è crollata in lacrime abbracciando alcuni di loro e mormorando tra i singhiozzi: «Sembrava sorridesse, era bellissimo».
La visita di Albertini. Demetrio Albertini, vicepresidente della Federcalcio ed ex giocatore del Milan, è arrivato all'improvviso all'obitorio accompagnato dal presidente del Pescara e vicepresidente di Lega B, Daniele Sebastiani. Albertini è uscito visibilmente scosso, senza parlare con nessuno, ed è ripartito immediatamente.
L'ex compagno del Verona con lui a vedere Messi. All'obitorio anche l'ex compagno di squadra di Morosini Mirko Frattali, amico fraterno del giocatore. Frattali, ieri in panchina nel corso della gara di campionato Verona-Bari, è arrivato stamattina a Pescara direttamente da Roma, dove era rientrato dopo la partita. È stato il papà di Frattali a raccontare della grande amicizia tra il figlio e Morosini: «Erano amici fraterni. Piermario era stato diverse volte a casa nostra. Un mese e mezzo fa Piermario e mio figlio nel corso di un weekend di vacanza erano stati in Spagna a vedere una partita di Lionel Messi».
Cori dei tifosi davanti allo stadio di Livorno. «Nei nostri cuori... Piermario nei nostri cuori» hanno cantato i tifosi del Livorno, radunati davanti ai cancelli dello stadio Armando Picchi per ricordare Piermario Morosini. Con loro anche il sindaco Alessandro Cosimi. Nel pomeriggio visita di alcuni giocatori della prima squadra davanti allo striscione che i tifosi avevano attaccato già ieri sera, "Hai lottato fino alla fine, ciao grande Moro", sotto al quale da stamani vengono lasciati fiori e sciarpe.
La tragica morte sul campo. Morosini è morto ieri per un arresto cardiaco sul campo di Pescara, durante una partita del campionato di serie B. L'atleta è crollato a terra dopo mezz'ora di gioco. Inutili i tentativi di rianimazione sul campo e all'ospedale, dove l'ambulanza è rimasta bloccata per un minuto da un'auto dei vigili in divieto di sosta. La Figc ha sospeso tutti i campionati di calcio nel fine settimana.
L'ambulanza arriva in ritardo. «Bloccata da un'auto dei vigili». Polemica per l'auto dei vigili urbani che ieri intralciava l'ingresso in campo dell'ambulanza. Il sindaco di Pescara ha annunciato un'indagine. Attimi concitati: per rimuovere il veicolo è stato rotto un vetro.
Morire a 26 anni. Morosini, nato a Bergamo il 5 luglio 1986, era cresciuto nel settore giovanile dell'Atalanta. Nel 2004 era passato all'Udinese e con la maglia bianconera aveva esordito in Serie A nella stagione 2005-2006. Successivamente aveva indossato le casacche di Vicenza, Reggina e Padova prima del trasferimento al Livorno nel gennaio di quest'anno. Morosini era entrato nel giro delle Nazionali azzurre nel 2001 con le prime apparizioni nell'Under 17. Nel biennio 2007-2009 aveva collezionato 18 presenze con l'Under 21 partecipando all'Europeo di categoria.
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