Napoli – Equilibrio di squadra, compattezza, due vittorie consecutive, quattro gol segnati, nessuno subito. Mazzarri ha ritrovato il suo Napoli corto, aggressivo, brillante e lo riconfermerà nel match di domani sera contro la Roma decisivo per la corsa al terzo posto, un Napoli senza Lavezzi. Unica sostituzione forzata sarà quella di Campagnaro, infortunato. L’ecografia ha confermato la forte contrattura ai flessori della coscia destra, il difensore argentino salterà la notturna dell’Olimpico e la prossima del primo maggio con il Palermo: lunedì verrà sottoposto a nuovi controlli e si confida di poterlo recuperare almeno per la trasferta di domenica prossima a Bologna. Al suo posto Fernandez che dopo la sofferenza iniziale su Di Michele si è ripreso a Lecce anche perchè Maggio è arretrato quasi stabilmente da laterale destro difensivo. Disponibile anche Grava. Lavezzi ha smaltito il problema muscolare, guarito da un punto di vista clinico, ma non al top atleticamente perchè reduce da un infortunio, cioè non ha ancora i novanta minuti nelle gambe. E quella contro la Roma sarà una partita nella quale occorre tenere i ritmi alti ed è importante avere tutti quanti al top. Il Pocho quindi partirà dalla panchina e sarà lanciato eventualmente durante il match. Era di buonumore ieri nel ritiro di Roma, ha scherzato con gli amici Vargas e Zuniga, si è allenato regolarmente partecipando alla partitina sette contro sette, felice di essere tornato in gruppo dopo aver saltato le gare con Novara e Lecce. L’equilibrio di squadra ritrovato presuppone la riconferma di Hamsik e Dzemaili a supporto dell’unica punta Cavani. Una formula che ha funzionato soprattutto per la copertura in fase difensiva, il Napoli nelle ultime due partite non ha preso gol. Mazzarri ha ridato stabilità al suo Napoli. Ritrovati gli esterni titolari Maggio e Zuniga, si è potuto riaffidare al modulo classico, quello che ha portato gli azzurri a lottare alla pari con il Chelsea, ora finalista di Champions. Compattezza ritrovata, mentale e tattica, il lavoro di Mazzarri ha funzionato nel momento più difficile, quello in cui si doveva tenere duro ed è venuto ancora una volta fuori il carattere del tecnico e del gruppo. A Roma il Napoli operaio ma nello stesso tempo brillante, quello pronto a svolgere nel migliore dei modi la doppia fase, difensiva e offensiva. Con Dzemaili che si abbassa sulla linea dei centrocampisti fanno meno fatica Inler e Gargano, c’è maggiore solidità e la linea a tre difensiva soffre meno. D’altronde Mazzarri quando si è affidato a una squadra super offensiva con i quattro attaccanti fu costretto per l’assenza contemporanea degli esterni Maggio e Zuniga e di Gargano. Serenità e solidità, gli aspetti sottolineati anche da De Sanctis. «È un meno uno pesante, la Lazio è in vantaggio negli scontri diretti. È rientrata anche l’Inter e bisognerà fare attenzione alla Roma. Certamente a Lecce la squadra ha dato una gran risposta anche a qualche critica mediatica e a quei tifosi che non hanno seguito forse attentamente ciò che abbiamo ottenuto negli ultimi tre anni. Abbiamo vinto con grinta e determinazione, ma soprattutto con quel carattere che ha sempre contraddistinto la nostra squadra». Sulla sfida dell’Olimpico e sulla corsa Champions. «Dovremmo essere capaci di reggere una Roma che cercherà di vincere la partita come sempre e partirà in modo arrembante. Dobbiamo contenere questa forza d’urto e tenere le antenne alzate. La finale Bayern Monaco-Chelsea è un ulteriore riconoscimento alla nostra straordinaria stagione. La Champions League ci terrei a rigiocarla in azzurro, anche se il terzo posto assicura il preliminare e non i gironi. Abbiamo punti nel ranking Uefa e potremmo trovare un avversario non fortissimo. Non dovrà essere penalizzante se il Napoli dovesse partecipare all’Europa League anche se faremo il massimo per prenderci questo preliminare di Champions».
Fonte:Il Mattino
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