Il San Paolo non smette mai di crederci, l'alcova dell'amore si riempie ogni volta di più. E' ormai riconosciuta dal mondo intero la passione del tifoso azzurro nei confronti del mito calcistico. A Napoli c'è una divinità che coinvolge da quasi un secolo, e ammalia di generazione in generazione. Anche stasera contro l'Atalanta il catino flegreo è pronto a riempirsi, poco importa se la squadra attraversa un periodo strano, una stagione caratterizzata da alti e bassi, ma allo stesso tempo a dir poco esaltante.
Dopo la sfortunata partita di Londra contro il Chelsea, tutti si aspettavano un Napoli arrembante in campionato, così non è stato. Ma il tifoso napoletano di periodi negativi ne ha attraversati, annate all'insegna della delusione hanno caratterizzato i quindici anni della storia azzurra post Diegum. La squadra di Mazzarri, finalista di Coppa Italia, adesso è a 6 (7) passi dall'agognato terzo posto, 21 sono i punti rimasti in palio, la stessa Lazio detentrice momentanea della piazza, non ha dimostrato nel corso di tutta la stagione di meritarla. Crederci è l'imperativo, tutto può succedere, i 40.000 del San Paolo lo sanno. Agli altri non resta che ostinarsi a copiare un inno, con rancore e presunzione. Il San Paolo, la sua gente, il "The Champiooons" sognano di cantarlo ancora, a squarciagola. In fondo anche la più grande manifestazione calcistica continentale è stata marchiata a fuoco e colorata d'azzurro, con l'urlo dell'Amore.
Fonte:Tuttonapoli
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