PECHINO - Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis vuole organizzare in Cina un quadrangolare nel quale Cavani e compagni sfidino squadre di Pechino, Shanghai e Guanuzhou. "La prima cosa che voglio fare è portare la squadra in Cina per una parte della preparazione per la prossima stagione", le parole del produttore cinematografico. Entusiasta della Cina e delle opportunità che offre anche nel calcio - nonostante gli scandali che hanno scosso il mondo del pallone cinese - De Laurentiis ritiene che Pechino debba togliere tutte le limitazioni che ancora esistono al reclutamento di giocatori stranieri. Attualmente, le squadre della "super league", la serie "A" cinese, possono aver cinque giocatori stranieri me ne possono schierare al massimo quattro in una partita dei quali almeno uno proveniente dalla Asian Football Federation. "Se continuano a comprare i giocatori ultratrentenni a fine carriera (ogni riferimento a Nicolas Anelka, il campione francese sbarcato da qualche settimana a Shanghai è puramente casuale) il calcio cinese non decollerà mai. Devono darci la possibilità di importare giocatori giovani e ambiziosi, i 17enni, i 18enni". Sulla prospettiva che allenatori italiani - si era parlato di Marcello Lippi, che ha smentito, mentre Alberto Zaccheroni sta avendo una positiva esperienza come allenatore della nazionale giapponese - De Laurentiis afferma che "per gli allenatori è un altro discorso" e i nostri, con la loro esperienza, possono certamente essere utili allo sviluppo del calcio cinese.
Fonte:CDS
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