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Giovanni disabile picchiato da ultrà della juve:Mi hanno rotto con un pugno gli occhiali e un dente"

Posted by napolipersempre 09:43, under | No comments



Storie di ordinaria follia. Prima di Juventus-Napoli molti tifosi azzurri sono stati vittima di un’aggressione: tra questi anche Giovanni Graziano, 29 anni, originario di Vitulazio, portiere in un’azienda di spedizioni a Prato, dove vive assieme alla moglie e al figlio. Giovanni è un disabile (invalidità al 64%) perché affetto da una Sma di terzo grado (atrofia muscolare spinale) per cui ha difficoltà deambulatorie. Ha una passione, il Napoli, e lo segue quasi ovunque avendo anche la tessera del tifoso. Domenica è stato aggredito in modo vile da un giovane di 22 anni.

«Io e quattro amici ci siamo incamminati verso il settore ospiti, dopo aver parcheggiato l’auto nel garage sotterraneo, quando abbiamo sentito una deflagrazione, forse una bomba carta. Il tempo di girarmi e ho visto tanti tifosi napoletani scappare. Erano ragazzi come noi, c’erano anche famiglie e bambini. L’unica colpa era la sciarpa azzurra che indossavano, ce l’avevo anche io».

A quel punto cosa è successo?
«C’è stato un fuggi-fuggi, hanno iniziato a lanciare bottiglie ed enormi sassi verso di noi. Una ragazza e un ragazzo, si sono avvicinati a me per sfilarmi la sciarpa. Non ho opposto resistenza, ho detto loro che ero disabile ed infatti non posso correre o scappare, a stento cammino. Lei è andata via, l’altro invece mi ha colpito in pieno volto, rompendomi gli occhiali e un dente (l’aggressore è stato identificato ieri dalla questura di Torino, ndr)».

Sono intervenute le forze dell’ordine?
«Un ragazzo ha ostacolato il mio aggressore e questo ha consentito agli agenti di fermarlo ed identificarlo. Ho subito voluto denunciarlo e così ho fatto una volta in Questura. Non me la prendo con le forze dell’ordine, so solo che erano pochi e forse sorpresi da questo agguato. Oltre ai “regolari” c’erano 8-9 agenti in tenuta antisommossa. Nemmeno uno steward».

Cosa ha provato, Giovanni?
«Il dolore fisico è passato, è rimasto lo choc mentale. Non capisco. Perché mi hanno colpito?».

Ritiene che la sicurezza fosse adeguata?
«Lo Juventus Stadium è un impianto bellissimo ma all’esterno è poco sicuro e per nulla organizzato. Sono stato ain giro per altri stadi italiani, i tifosi ospiti vengono scortati o comunque c’è un percorso assegnato e blindato. Invece a Torino siamo passati prima davanti ad una curva e poi nei pressi dei loro Distinti».

Seguirà ancora il Napoli?
«Volevo andare anche a Roma per la finale di Coppa Italia, ora ho paura. Però dico ai tifosi del Napoli di non pensare a vendette. Bisogna isolare i teppisti e denunciarli, come ho fatto io. Vorrei solo giustizia per quello che è successo. E pensare che molti bianconeri su alcuni forum hanno avuto il coraggio di dubitare delle mie parole, mi hanno accusato di aver falsificato denuncia e invalidità, che schifo».

Il Mattino

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