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Cannavaro: «Napoli, rialzati. Adesso vinciamo a Lecce»

Posted by napolipersempre 18:39, under | No comments


NAPOLI - «Il Napoli non è affatto in calo». Tre sconfitte consecutive pesano come un macigno sul finale di stagione partenopeo. Nove reti al passivo contro Juve, Lazio e Atalanta stordirebbero un gigante, non Paolo Cannavaro che di questa squadra è un simbolo prima che capitano. Il difensore non si è tirato indietro e, anzi, ha suonato la carica per invertire la tendenza nelle sei gare che restano ancora da disputare in campionato, finale di coppa Italia con la Juve a parte. «Non siamo contenti delle ultime prestazioni, ovviamente», ha detto Cannavaro ai microfoni di Marte Sport Live. «Un momento del genere non ci era mai capitato ma abbiamo tutto per riprenderci e lo faremo. Il presidente De Laurentiis si è comportato come un padre, ha portato tranquillità e serenità nel nostro gruppo. La mancanza di fiducia è solo all'esterno. Ci ha fatto capire che la squadra c'è, è stato bravo».

«GIUDIZI SOLO ALLA FINE DELLA STAGIONE» - Il capitano ha capito i fischi del San Paolo piovuti sulla squadra al triplice fischio della sfida persa contro l'Atalanta: «Sono stati giusti, io comunque ero fuori, ma lo stadio non era come al solito. Se non ci fossero stati i ragazzi delle curve, sembrava un teatro. Era un momento difficile e serviva supporto. Siamo sempre stati un corpus unicum e deve continuare così. Il feeling del Napoli con i tifosi è sempre stato importante, noi non siamo presuntuosi: lottiamo e corriamo. Il nostro ciclo non è finito, i giudizi sono affrettati, rinviamoli al termine del campionato. Ci siamo sempre tirati fuori dalle difficoltà e speriamo di mostrarlo fino alla fine senza dimenticare i problemi a livello fisico e la rosa martoriata da squalifica e infortuni. Non siamo scoppiati».

«CHE PECCATO LA PARTITA CON IL CATANIA!» - «La partita che ci ha fatto dispiacere tanto è stata quella con il Catania, avevamo la vittoria quasi in pugno e poi abbiamo affrontato Juve e Lazio trovando difficoltà», ha proseguito Cannavaro, analizzando la flessione della squadra nel girone di ritorno. «Il terzo posto? Noi ci abbiamo sempre creduto anche se siamo consapevoli che è distante ed è difficile. Noi siamo concentrati solo sul Lecce, non possiamo permetterci di pensare ad altre cose. Non guardiamo né al terzo posto, né alla finale di Coppa Italia. Non vogliamo chiudere così, cercheremo di stupire ancora». Senza cercare il comodo alibi dell'eliminazione dalla Champions per mano del Chelsea... «Dimentichiamo quella partita e prendiamo di positivo quello che abbiamo fatto in Europa. E' stata un'esperienza importante, un giusto premio per una piazza che desiderava questo. La nostra condizione fisica? Può sembrare che siamo appannati, ma dobbiamo riprenderci».

«CI MANCA VINCERE SENZA MERITARE» - «Al Napoli manca sicuramente un aspetto: vincere le partite non meritando», ha detto Cannavaro. «Con l'Atalanta dovevamo pensare di più: non era giornata e forse dovevamo aspettare. Non è nella nostra mentalità, ci manca quel pizzico di fortuna. Io ovviamente preferisco giocare in una squadra che ha delle idee. Ribadisco che io sono orgoglioso di essere il capitano di questo gruppo, è la più forte in cui io abbia mai giocato. Ne vado fiero».

«A LECCE SARA' BATTAGLIA» - E ora il Lecce, una partita non facile contro una squadra apparsa in forma strepitosa: «Affrontiamo una squadra che si deve salvare. Sappiamo cosa ci aspetta, la Roma ha preso 4 gol. Sarà una vera e propria battaglia rinunciando al gioco frizzante e brillante. Serve il coltello tra i denti. Mazzarri avrà la possibilità di scegliere la formazione, non ci sarà più emergenza: l'allenatore la preparerà in maniera perfetta. Starà a noi dare qualcosa in più: se il Lecce non vince, forse dice addio alla serie A».

«VINCERE LA COPPA ITALIA SAREBBE UN SOGNO» - Nel 1976 Antonio Juliano alzò la Coppa Italia allo stadio Olimpico: «E' un ricordo che mi fa pensare, la mente può viaggiare, ma noi dobbiamo stopparla subito, c'è da fare altro. Ovviamente sarebbe un sogno, ma non ne voglio parlare perché siamo concentrati sul resto. La storia a volte fa degli scherzi. Cerco di mantenere sempre equilibrio. Purtroppo nel calcio è così: manca l'equilibrio nei giudizi, ci sono troppe critiche e lamentele. A Napoli c'è una sorta di maturità e non ci facciamo condizionare».

FRECCIATA AI TIFOSI DI JUVE E LAZIO - I tifosi di Juve e Lazio hanno cantato O' surdato 'nnammurato: «E' stato un coro di sfottò, non mi ha fatto piacere. Ma evidentemente non hanno canzoni, quindi è un motivo d'orgoglio».

Fonte:CDS

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