Dov'eravamo rimasti? Ah sì, dalla notte di Londra, da quell'eliminazione agli ottavi col Chelsea. Riecco il Napoli, si vedrà se sarà ancora di Mazzarri e di Cavani. Ma rieccolo in Champions, nel club dei grandi, appena una stagione dopo quell'eliminazione della quale il solo ricordo provoca ancora abrasioni (dopo il 3-1 dell'andata). Dolce è la notte di Bologna, nella quale il Napoli sogna coccolato dal mancino al bacio del leader Hamsik (60° gol in A), esplode con il rigore del Matador Cavani (27° gol in questo campionato), fa festa dopo la squillo del killer Dzemaili. Finisce 0-3 al Dall'Ara, Napoli matematicamente secondo in classifica e alla fase a gironi di Champions League. Bologna coperto dai fischi.
Bologna alla baionetta — All'intervallo Marco Motta è il relatore della teoria: "E' partita vera, giusto che ci sia questo nervosismo. Cerchiamo riscatto dopo la brutta figura dell'Olimpico". Difficile però dire che oltre l'intensità e la foga, che spesso fa scivolare la gara sui binari della scorrettezza, ci sia dell'altro. Più calci che passaggi, più nervosismo che un'idea di gioco: il Bologna imposta così il primo atto del Dell'Ara, a caccia di riscatto dopo il 6-0 con la Lazio. Il Napoli subisce l'assalto alla baionetta a tutto campo, si compatta intorno a Cannavaro (provvidenziale in almeno un paio di chiusure), a Behrami e alla personalità di Hamsik, ma raramente riesce a pungere con Cavani e ad accendere la fantasia di Insigne. E la squadra di Mazzarri, al 23', perde anche Behrami (infortunio muscolare, al suo posto Inler): un guerriero in meno in una gara più da domare che da giocare. Nervosismo tanto (giallo a Gilardino e a Kone nello stesso minuto, l'8'), occasioni poche, le migliore firmate dagli azzurri: al 18' rasoiata di Cavani, Insigne manca di poco il tap-in; al 20', ancora Cavani scocca un fendente che non inquadra di pochi centimetri lo specchio. Nel finale, l'orgoglio del Bologna è in un colpo di testa ravvicinato di Gilardino (al 47').
Napoli, notte da sogno — Che qualcosa sia cambiato al rientro dagli spogliatoi, lo si nota dopo una manciata di minuti. Questione di personalità, di spessore, di qualità: il Napoli inizia a giocare, come ha fatto vedere negli ultimi anni del ciclo-Mazzarri, e per il Bologna è notte fonda. Il primo episodio cade dopo appena cinque minuti: Cavani sgancia su Maggio, poi viene messo giù in corsa, volutamente, da Perez, già ammonito. Ci starebbe il giallo, Perez viene graziato. Ma il lampo che accende la notte bolognese e la tinge d'azzurra lo scocca dopo otto minuti Marek Hamsik: sinistro micidiale, nulla può Stojanovic. Il Napoli passa, apre un varco nel quale s'incunea con disinvoltura. Dieci minuti dopo, in contropiede, l'inedita coppia Insigne-Cavani si procura il rigore (Stojanovic frana su Cavani) che regala il raddoppio agli azzurri e il 27° gol in A al Matador. Finita? Neanche per sogno, al 22' Dzemaili ci mette anche lui la firma. E' il tris, il 3-0 che alimenta i fischi del pubblico di casa per questo Bologna che ne prende nove in tre giorni (tra Lazio e Napoli). Ma questa è una notte tutta azzurra. La notte del ritorno, nel club dei grandi, quello della Champions. Com'è dolce Bologna..
Fonte:GDS
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