Pechino – Grande accoglienza per Edinson Cavani al «Worker’s Stadium», lo stadio dove l’Argentina di Messi e Lavezzi giocò nelle Olimpiadi del 2008, campo che il Napoli ha deciso di cambiare dopo il primo allenamento perché in condizioni non perfette e oggi si sposterà al «Chao yang». Sono una cinquantina i cinesi in tribuna, tutti con le maglie azzurre, c’è chi indossa quella di Montervino. Oltre al Matador il più amato e conosciuto è Hamsik. E poi oltre al mito di ogni tempo Maradona, c’è spazio per il nuovo idolo Insigne. «Diego il Dio», «Insigne il futuro»: c’è scritto su due sciarpe che idealmente riavvicinano il tempo. L’ultima Supercoppa il Napoli la vinse con Diego nel ’90, un 5-1 indimenticabile al San Paolo contro la Juve, ora ci riprova dopo ventidue anni a Pechino ancora contro la Juventus. Di buon umore il Matador e molto carico. «Verso una nuova sfida, una battaglia per questa grande finale», il tweet di Edinson. Sorride ai tifosi orientali e parte subito a mille. Non si ferma mai il bomber, non sente la fatica e ha sempre voglia di vincere, una macchina da guerra. Niente lo spaventa, fuso orario, partite una dietro l’altra. Poco più di dieci giorni di vacanza a Salto, in Uruguay. Poi è partito con il ritiro della Celeste, la delusione delle Olimpiadi e subito si è riaggregato nel gruppo Napoli per vivere un’altra serata magica come quella del 20 maggio all’Olimpico. Sudamerica, Inghilterra, Italia e ora Cina. Aerei, spostamenti, sempre la stessa voglia, anzi adesso ancora di più: vuole cancellare l’eliminazione ai giochi di Londra regalando un altro trionfo al Napoli. È tonico e su di giri, si vede già da come entra deciso e da come ci tiene a far gol anche nella partitella modello rugby in cui si passa la palla con le mani e si segna solo di testa. E poi il suo piede si vede che è caldo nella partitina in famiglia: il gol più bello è il suo, un tocco di leggero esterno destro per prendere De Sanctis controtempo. Mazzarri lo ha schierato in attacco con Pandev: il macedone in appoggio e Cavani più avanti. Sarà il tandem anti Juve, Insigne e Vargas hanno giocato insieme nell’altra squadra. Al posto dello squalificato Dzemaili c’è Behrami, nella difesa con Cannavaro e Britos è stato provato il neo acquisto Gamberini. Inler sarà il centrale, anche lui molto applaudito e che con Grava, Insigne e Campagnaro a fine allenamento si è prestato alle foto con un gruppo di tifosi napoletani residenti a Pechino, proprietari di una pizzeria a Sanitun Road, e di un fans venuto da Adelaide appositamente per la partita. Sfida che sarà arbitrata da Mazzoleni e per la prima volta oltre agli assistenti di linea avrà due arbitri di area (Rizzoli e Tagliavento). Solita cappa di smog, gran caldo, azzurri in campo poco dopo le 17, sarà così fino a venerdì, unica eccezione per l’allenamento di domani allo stadio Olimpico, dove si giocherà la finale, previsto per le 19. Corre e sgomita Dossena, cerca di convincere Mazzarri per una maglia da titolare. De Laurentiis lo ha tolto dal mercato e l’esterno mancino ha ribadito dalla Cina il suo legame forte con il Napoli. «Non ho mai pensato di andare via, qui sto benissimo e il progetto della società è importante per il futuro. Mazzarri ci ha riuniti ricordandoci l’importanza di partire bene. Potremmo avere una spinta eccezionale per l’esordio in campionato a Palermo», ha detto il mancino. L’ultimo colpo di mercato sarà l’esterno destro, Bigon ci sta lavorando e si punterà su una promessa, un elemento in prospettiva. E per questo si sta setacciando il mercato sudamericano. Osservato Ricardo Centurion, argentino del Racing Club Avellaneda, un esterno destro molto promettente. Abbandonata la pista per Wallace, il brasiliano, nazionale giovanile verdeoro. Non rientra nei piani Schelotto, sia per valutazioni tecniche sia per l’entità economica dell’operazione. Mesto è in uscita dal Genoa ma c’è già la Lazio molto lanciata.
Fonte:Il Mattino
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