Chi ben comincia è a metà dell'opera. Gli uomini di Mazzarri calano il tris a Palermo al termine di una gara condotta in lungo e in largo in avanti. Allo scadere del primo tempo è Hamsik a portare gli azzurri in vantaggio, nella ripresa Maggio e Cavani fissano il risultato sul 3-0. Prima battuta d’arresto per i rosanero, quasi mai pericolosi e svogliati in attacco: lavori in corso per Sannino. Prima gioia, invece, per Mazzarri dopo la delusione in Supercoppa contro la Juventus.
FORMAZIONI – Palermo schierato con il 3-5-2. Sannino opta per una difesa a tre - speculare a quella partenopea - con Von Bergen, Cetto e Muñoz. A centrocampo due esterni: Pisano a destra e Bertolo a sinistra e linea dei centrali composta dal trio Donati-Barreto-Brienza. In avanti spazio alla coppia Miccoli- Hernandez.
Nel Napoli pesano le squalifiche di Pandev, Dossena e Zuniga. In panchina c’è Mazzarri, graziato dopo i fatti di Pechino. Per il resto, modulo a specchio rispetto ai rosanero. Linea di difesa a tre: Campagnaro, Cannavaro e Britos. Centrocampo a cinque con Maggio e Aronica sulle corsie esterne; al centro Behrami (preferito a Dzemaili) al fianco di Inler e Hamsik. In attacco l’inedita coppia Insigne-Cavani.
PRIMO TEMPO – Comincia con grande piglio il Napoli. Più ordinati tatticamente gli uomini di Mazzarri rispetto ai rosanero, nonostante il modulo speculare proposto da Sannino. Azzurri che dominano a tratti un primo tempo condotto sempre in avanti contro un Palermo mai pericoloso (Hernandez non pervenuto), eccetto due rapide fiammate di Miccoli. La gara, però, si sblocca solo allo scadere. Prima è Cavani a colpire la traversa a portiere battuto su torre di Maggio, poi un destro fulminante di Hamsik, sempre su assist dell’esterno partenopeo, gela il ‘Barbera’ in pieno recupero. E Napoli che chiude meritatamente in vantaggio.
SECONDO TEMPO – La ripresa si apre con Sannino che prova a mischiare le carte in tavola inserendo Rios per Donati rimodulando la linea di centrocampo. Mazzarri, invece, perde Insigne per guai muscolari mettendo dentro Dzemaili, lasciando da solo il 'Matador' in avanti. Complice lo svantaggio, è il Palermo che prova confusamente a rimettere in parità l’incontro, ma Cetto, Bertolo e Miccoli non spaventano De Sanctis.
Nel momento migliore dei rosanero, poi, arriva il raddoppio del Napoli. Il goal di Maggio chiude la gara dopo mezzora: lancio millimetrico di Hamsik, Muñoz sbaglia il tempo, e a tu per tu con Ujkani l’azzurro non sbaglia. Allo scadere, arriva, poi il tris di Cavani, colpo di testa sottorete, a scrivere la parola 'fine' sull’incontro.
LA CHIAVE – Il destro fulminante di Hamsik allo scadere del primo tempo taglia le gambe a un Palermo volitivo ma senza idee in attacco. Ripresa sul velluto per il Napoli.
MOVIOLA - Orsato di Schio legge bene la gara, nessun episodio degno di nota. Da rivedere, forse, un contatto Maggio-Cetto al centro dell'area partenopea.
Dalle pagelle:
IL MIGLIORE - Hamsik. Comincia il campionato con una prestazione superba: apre le marcature con una rete delle sue, la chiude con un assist millimetrico per Maggio. Sempre più decisivo per questo Napoli.
IL PEGGIORE - Hernandez. Praticamente un fantasma: il giovane sudamericano sbaglia quasi ogni pallone e non azzecca nessun movimento. Giornata da dimenticare.
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