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Soledad,la moglie di Cavani:"Edinson ha tradito Dio in cui crede fermamente.Presto verrò a Napoli,lo guarderò negli occhi e capirò la verita"

Posted by napolipersempre 17:34, under | No comments




Napoli. E' ancora il settimanale "Chi" a rilanciare il gossip sulle questioni sentimentali che coinvolgono Edinson Cavani. Questa volta con un'intervista alla moglie del calciatore del Napoli, Soledad
«Non stiamo divorziando - dice la signora Cavani - Presto sarò di nuovo in Italia e finalmente incontrerò Edinson. Voglio chiedergli qual è la verità».

Nell'intervista, concessa in esclusiva al direttore di "Chi", Alfonso Signorini, Soledad, che è la madre dei due figli di Edinson, affronta la sua situazione matrimoniale dopo la pubblicazione delle foto nelle quali si vede il calciatore con un'altra donna: «Non è finita tra noi due, non stiamo divorziando. Presto sarò di nuovo in Italia e finalmente incontrerò Edinson. Voglio fargli la domanda direttamente in faccia, guardandolo negli occhi, allora capirò qual è la verità. Io lo amo ancora».

La donna non sa nulla di Maria Rosaria Ventrone, la ragazza fotografata accanto al calciatore: «Non la conosco. Non posso dire nulla. So solo che io non avrei portato a casa dei miei genitori un uomo sposato da sei anni con due figli, di cui uno nato da pochi giorni. Se ha sbagliato quella ragazza certamente avrà sbagliato anche mio marito. Io non giudico nessuno, sarà Dio a giudicare. Edinson ha tradito Dio, il Dio in cui crede fermamente, ancora prima di me. Ha tradito la sua famiglia. Suo figlio Bautista, ancora prima di me. Ogni giorno lui mi chiede del suo papà: "Quando torna papà? Quando andiamo da papà?. E' dura cacciare dentro le lacrime e rispondergli».
Fonte:Il Mattino

VIDEO-Pescara Napoli 0-3 ampia sintesi Auriemma

Posted by napolipersempre 11:52, under | No comments



Mazzarri:"Con Cavani segnavamo prima..Ma abbiamo fatto bene anche senza di lui"

Posted by napolipersempre 11:48, under | No comments





PESCARA - «Abbiamo avuto diverse palle gol nel primo tempo, dovevamo sbloccarla. Avevamo un po' di ansia e troppa fretta di andare verso la porta ma poi quando abbiamo segnato la partita è andata in discesa». Parola di Walter Mazzarri. Il tecnico del Napoli è soddisfatto per la vittoria a Pescara: «Assenza Cavani? Edinson è un bomber - le parole del tecnico azzurro a Sky Sport-, con lui facevamo gol un po' prima ma abbiamo fatto bene anche senza di lui. Cosa ci manca? Abbiamo avuto solo una breve flessione ma ora stiamo andando molto bene, la Juve sta facendo qualcosa di straordinario... In futuro si vedrà. In questi anni questo gruppo ha acquisito grande esperienza per poter lottare al vertice. Futuro? Arriviamo alla fine dell'anno, cerchiamo di conquistare il secondo posto che è quasi uno scudetto per la nostra realtà».

DE LAURENTIIS - Soddisfatto anche il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis che ha pubblicato un post su twitter dopo la vittoria degli azzurri: «Bravi ragazzi! - si legge - Una grande squadra non si accontenta mai! E bravi Inler, Dzema e Pandev. Ma i complimenti sono per tutti».

PANDEV - L’attaccante del Napoli Goran Pandev ha parlato in esclusiva ai microfoni di Sky Sport HD, nel post partita di Pescara-Napoli: «Era importante vincere stasera, sapevamo che era una partita difficile. L’abbiamo sbloccata e la partita si è messa bene, alla fine siamo riusciti a centrare il nostro obiettivo che erano i tre punti. Assenza Cavani? Cavani è il nostro bomber, ci è mancato, però era squalificato, lo aspettiamo per la prossima partita. Come ho detto prima, era importante vincere, non era importante chi faceva gol, era importante portare a casa i tre punti. Cosa ci manca? Ci manca la continuità. Quest’anno abbiamo sbagliato parecchie gare, come in casa con la Sampdoria, a Bologna, abbiamo sbagliato le partite che ti fanno vincere il campionato, come si dice. Siamo contenti del secondo posto e speriamo di tenercelo stretto».
Fonte:CDS

Pescara Napoli 0-3.Gli Azzurri blindano il secondo posto e rimandano la festa alla Juve

Posted by napolipersempre 11:42, under | No comments





PESCARA - S'intravedono due verdetti, con il Napoli quasi in Champions League e il Pescara a un passo dalla retrocessione in serie B. Manca in entrambi i casi solamente il conforto della matematica, ma il netto successo degli azzurri (3-0) nell'anticipo allo stadio Adriatico sembra un viatico quasi definitivo verso le ultime quattro giornate che restano da giocare. Mazzarri (momentaneamente a +10 sul Milan) ha infatti quasi compiuto la sua missione, dimostrando specie nel secondo tempo di saper vincere pure senza Cavani: assente per squalifica. È stata invece meno gloriosa la resa di Bucchi, inchiodato all'ultimo posto della classifica nonostante il buon lavoro svolto dal suo arrivo sulla panchina abruzzese: un po' macchiato da una serata deludente.
Il Pescara ha fatto troppo poco per evitare la resa, anche se la sfida con il Napoli rappresentava per Sculli e compagni una specie di ultima spiaggia. Ma i tanti tifosi arrivati all'Adriatico hanno sperato in un epilogo diverso solo per un tempo, anche grazie alle parate di Pelizzoli che hanno tenuto in bilico il risultato. Poi i padroni di casa si sono sciolti e hanno consegnato la partita nelle mani degli azzurri, dopo il gol del vantaggio trovato da Inler (deviazione decisiva di Capuano) in avvio di ripresa. Da quel momento non c'è stata più storia. Mazzarri ha smesso di agitarsi sulla sua panchina e le reti di Pandev e Dzemaili hanno chiuso definitivamente i conti, per la gioia di De Laurentiis e dei tremila tifosi al seguito. Il Napoli non ha avuto bisogno nemmeno di Cavani, per una volta. Hanno segnato tutti i cannonieri di scorta, con Inler, Pandev e Dzemaili che sono arrivati insieme a quota 6 nella classifica dei bomber. Ma per l'eventuale sostituzione del Matador ci sarà comunque la necessità di acquistare dei rinforzi, in attacco. La facile vittoria di Pescara non può illudere De Laurentiis e Mazzarri, che si incontreranno presto per trovare l'accordo e rinnovare il contratto. Le difficoltà sotto porta incontrate per tutto il primo tempo dagli azzurri, contro la peggiore difesa del campionato, sono un segnale che non può essere sottovalutato. Per adesso può bastare così, però. Manca solo l'ultimo sforzo per mettere le mani sulla Champions, domenica al San Paolo arriva l'Inter.



PESCARA-NAPOLI 0-3 (0-0)
PESCARA (4-2-3-1): Pelizzoli (18'st Perin); Zanon, Capuano, Cosic, Balzano; Rizzo, Togni; Di Francesco, Sculli (25'st Cascione), Caprari (16'st Celik); Sforzini. (6 Zauri, 8 Bjarnason, 9 Abbruscato, 15 Bocchetti, 22 Vukusic, 28 Bianchi Arce, 60 Caraglio). All. Bucchi-Nobili
NAPOLI (3-4-1-2): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Britos; Maggio (28'st Mesto), Inler, Dzemaili, Zuniga (17'st Armero); Hamsik; Pandev (34'st Calaiò), Insigne. (22 Rosati, 2 Grava, 4 Donadel, 6 Rolando, 13 El Kaddouri, 15 Colombo, 55 Gamberini). All. Mazzarri
ARBITRO: Romeo di Verona
RETI: nel st 1' Inler, 12' Pandev, 37' Dzemaili
ANGOLI: 4-3 per il Napoli
RECUPERO: 0' e 3'
AMMONITI: Rizzo, Britos e Di Francesco per gioco scorretto
SPETTATORI: 17.000
Fonte:Repubblica

VIDEO-Napoli Cagliari 3-2 ampia sintesi Auriemma

Posted by napolipersempre 17:28, under | No comments


Mazzarri: «Nati per soffrire, le cose facili non ci riescono»

Posted by napolipersempre 17:24, under | No comments



Un successo conquistato all’ultimo secondo utile. Walter Mazzarri non sa se essere più dispiaciuto del fatto di non essere riuscito a chiudere prima il match o più contento di aver conquistato tre punti, probabilmente determinanti, per la lotta Champions. «Siamo nati per soffrire – dice – a noi le cose facili non riescono». Alla vigilia di questo Cagliari aveva paura. «E alla fine avete visto che avevo ragione io? La matematica non è un’opinione e se questa squadra ha fatto quello che ha fatto battendo fior di formazioni, un motivo ci sarà. Loro con due tiri ci stavano togliendo due punti. Poi, alla fine, la vittoria è andata alla squadra che ha meritato di più». Il Napoli ha sempre di più le caratteristiche del suo allenatore. «Eravamo troppo ansiosi – ha aggiunto Mazzarri – nell’intervallo ho dovuto calmare i ragazzi, anche Cavani. La squadra nella ripresa ha giocato meglio ed è stata più attenta. I ragazzi non mollano mai. Ho messo in campo 4 attaccanti puri, abbiamo dato tutto, forse anche rischiato di prendere qualche ripartenza ma se non osi non riesci a vincere. Il Cagliari ci ha fatto soffrire, Agazzi ha parato l’impossibile. Sembrava una gara stregata perché abbiamo creato tanto senza riuscire a segnare per lunghi minuti». Pulga ha parlato di due episodi che hanno mandato in gol il Napoli. Mazzarri se la ride: «Non guardo le altre squadre ma mi sembra che di palle gol noi ne abbiamo create almeno otto e loro sono passati in vantaggio su un errore in disimpegno di Cavani». Complimenti anche ad Armero. «In verità oggi è entrato in palla un po’ più in ritardo di quanto fa solitamente. Poi ha carburato e ha giocato un’ottima partita. Lui e Zuniga sono amici, si conoscono, si intendono a meraviglia. Dzemaili? Le scelte le faccio per il bene della squadra. Blerim scalpitava, ma è sempre stato sereno, c’è sempre stato un ottimo rapporto. Gli dicevo di far parlare il campo, ha fatto così e ora sta giocando». Se il tecnico del Cagliari è stato polemico sui due-tre minuti serviti all’arbitro per assegnare i gol del pareggio al Napoli, Mazzarri, invece, sottolinea: «Magari si fermasse ogni volta per così tanto tempo. L’importante è che si prenda sempre la decisione giusta. Anzi, è una decisione che rende onore all’arbitro che alla fine ha scelto la cosa giusta». A chi gli domanda lumi sul tweet del presidente De Laurentiis che ha dedicato, marcatamente polemicamente, il successo degli azzurri a «Cellino, Astori e Nainggolan», Mazzarri risponde: «Tra presidenti sanno cosa si dicono. Se ha detto certe cose avrà i suoi buoni motivi. Sarà lui a spiegare, non tocca certo a me. Astori e Nainggolan non sono stati nei nostri piani a gennaio, almeno che io sappia. Se poi li voleva prendere a mia insaputa chiedetelo al presidente». Infine Milan-Juve. «Scelgo il ristorante alla fine. Se avrà il televisore la vedrò, altrimenti non la guarderò»
Fonte:Il Mattino

Napoli Cagliari 3-2.Insigne compie il capolavoro perfetto e regala al napoli 3 punti d'oro per la Champions

Posted by napolipersempre 17:18, under | No comments





Una rete di Insigne a tempo abbondantemente scaduto regala al Napoli tre punti fondamentali nella corsa alla Champions: al San Paolo gli azzurri piegano 3-2 un ottimo Cagliari e salgono a +7 sul Milan in attesa del posticipo contro la Juventus. E pensare che i rossoblù erano andati in vantaggio già al 18' con un destro forte e angolato di Ibarbo sul quale Rosati non ha potuto nulla. Nell'occasione, sbagliato il disimpegno in difesa di Cavani, generoso come al solito nel ripiegare ma impreciso nel rinvio. Non sarà l'unico. Il Napoli risponde subito con tre occasioni dello stesso Cavani in un quarto d'ora, ma in tutti i casi il Matador cerca la conclusione spettacolare (anche in rovesciata) senza inquadrare lo specchio. Soffrono gli azzurri sulle ripartenze degli ospiti e quando lo sprinter Ibarbo allunga la falcata diventa difficile contenerlo. I padroni di casa cercano spesso la rifinitura giusta con Dzemaili ed Hamsik e cingono d'assedio la porta di Agazzi. Ma al 34' il Cagliari sfiora il raddoppio con un velocissimo contropiede, guarda caso, di Ibarbo, che lascia sul posto Britos e serve al centro Nenè: la sua bordata è fuori di un niente. Gli undici di Mazzarri sentono il peso della sfida, decisiva in chiave-Champions, e diventano piuttosto imprecisi nei passaggi. La partita si incattivisce, tanto che De Marco è costretto qualche volta a intervenire per sedare gli animi. Sul finire del primo tempo il Napoli reclama per un sospetto fallo da rigore su Cavani, ma De Marco lascia proseguire.

La ripresa si apre con un controverso episodio che porta al pareggio dei padroni di casa. Su una punizione laterale, Zuniga rifinisce per Hamsik, il tiro dello slovacco viene deviato da Astori e sorprende Agazzi. Ma De Marco stoppa l'esultanza degli azzurri fischiando il sospetto offside di Cavani su segnalazione del guardalinee Viazzi. Dopo una lunga consultazione con lo stesso guardalinee e con l'arbitro di porta Doveri, De Marco ritratta la sua decisione e assegna l'1-1. Pulga viene cacciato per proteste.

Il Napoli sfiora subito il ribaltone ancora con Cavani che tira in diagonale dopo un triangolo con Pandev, Agazzi devia sul palo 'di tacco'. Il San Paolo si accende d'entusiasmo e il Cagliari, intimorito, arretra. Gli azzurri premono e la rimonta si completa al 21' con un altro episodio discusso. Su azione da corner gran sinistro di Cannavaro e miracolo di Agazzi, che respinge sui piedi di Maggio. Il centrocampista sbaglia lo stop e serve in posizione sospetta Cavani, che può ribadire a porta vuota. Finita? Per niente, perchè i sardi hanno in panchina il gioiello Sau, che subentra allo spento Thiago Ribeiro e, dopo un periodo paio di mesi bui per una serie di contrattempi fisici, rimette in sesto la partita dei rossoblù con una magia: riceve palla in area su punizione dalla trequarti, si destreggia con una serie di finte tra Cavani e Behrami riportandosi il pallone al limite dell'area e poi lo infila sotto il sette con uno splendido destro a giro alla Del Piero. Il Napoli spinge alla ricerca del nuovo vantaggio puntando soprattutto sulle discese dell'ottimo Armero a sinistra.

Ma è il Cagliari a sfiorare il clamoroso 3-2 prima con il 18enne Murru e poi con Ekdal. Gli azzurri insistono con cross a ripetizione per la testa del neoentrato Calaiò ma fanno tanta confusione. Ma è scritto nel destino di questa partita che le emozioni non debbano mai finire. Ed è così che, in pieno recupero, Insigne si accentra da sinistra e calcia forte verso il secondo palo: una deviazione di Perico alza la troiettoria rendendo il pallone imprendibile per Agazzi: è 3-2. Finale con i nervi a fior di pelle e rissa in campo tra i giocatori. Ma quando l'arbitro fischia la fine al 50' quel che conta per i tifosi, comunque sia arrivata, è una vittoria che vale oro per continuare a inseguire l'Europa che conta.
Fonte:Repubblica

Hamsik,il più forte d'Europa

Posted by napolipersempre 12:40, under | No comments





La frontiera è in un sospiro o anche un battito di ciglia: et voilà, i giochi sono fatti. "Perchè per me un assist vale quanto un gol". Detto e fatto e poi rifatto: dieci volte – su azione – lampi di genialità sfusi, il tormento altrui e l'estasi propria: si scrive Hamsik e si rilegge l'essenza dell'altruismo, la generosità allo stato puro, l'arte di ricamare senza avere uno scopo o un fine, ma il desiderio di concedersi.

CHE NUMERI - Dieci capolavori che valgono la lode, un campionario cominciato a Palermo, alla prima giornata, con un no look per lanciare Maggio in porta e poi, via via sino a Milano, la notte d'una stella che brilla, che appaga, che entusiasma gestendo al volo la palla di Zuniga e la trasforma in oro colato per il tap in di Pandev . Hamsik, ancora Hamsik, fortissimamente Hamsik: più di Totti, quel "mostro" (non solo) di longevità, il Calcio – la maiuscola, please – che ormai viene esibito da venti anni: però Marekiaro – ora – squarcia panorami meravigliosi su Napoli e nella Champions che si vede assai di vicino c'è tanto del talento puro del vanto dell'Est, uscito dal "Meazza" appagato e però sempre saggio: "Abbiamo fatto un gran bel passo avanti, ma il campionato resta lungo e difficile: però quel punto ci tiene sempre in una posizione di vantaggio".

CHE COLPI - Cinque e milioni e mezzo per portarsi a casa, nell'estate del 2007, quel fuoriclasse in erba, colui il quale sarebbe diventato il capitano-baby della Slovacchia (la fascia a ventidue anni), uno dei leader del Napoli e il "figlioccio" di De Laurentiis, che non ha mai smesso di celebrarne le qualità umane, ancor prima di quelle tecniche. "Un ragazzo squisito, di grandissimo valore". Un esemplare divenuto unico, stavolta, che s'è lasciato alle spalle Toti e pure Vucinic, Cassano ma anche Giovinco e Aquilani, chiunque; e una star persino in Europa, straordinario come nessun altro, un pozzo di scienza calcistica che sa sempre – pallone tra i piedi – cosa fare, come farlo, quando farlo. "Però ho sbagliato qualche gol".

LA SUA PARTITA - C'è il Cagliari ed è una vigilia niente male, perchè in questi sei anni in salsa partenopea, ci sono pure quattro reti contro una squadra che l'ispira, che lo motiva, che all'andata – nell'emergenza più assoluta – gli ha "strappato" l'ennesima prodezza da tre punti. Hamsik, tanto per gradire: un delizioso servizio al volo a san Siro, per Pandev, e prim'ancora, il pallone sulla corsa a Dzemaili per il 2-0 a Genova e a Torino, nella giornata precedente, per togliersi quella maschera d'amarezza – figlia di un rigore paratogli da Gillet – tanto di cappello per la giocata che vale uno dei tre gol di Dzemaili , confezionatogli dal "terribile" giocoliere che sprigiona emozioni.

MAZZARRI QUA - Hamsik è un'anima racchiusa in quei numeri da autentica bandiera, duecentoquarantacinque presenze che ne fanno un simbolo del rinnovamento napoletano, il vicerè alle spalle di Paolo Cannavaro che su Radio Marte ha avuto modo di "sostenere" la candidatura di Mazzarri per la prossima panchina azzurra: "Lui sarebbe fondamentale, perchè è già integrato nel tessuto cittadino ed in quello societario. Conosce la squadra ed anche l'ambiente, sa come gestire qualsiasi situazioni: ripartire con Mazzarri sarebbe un gran bel vantaggio". Storie di assist, appunto.
Fonte:CDS

«Il City ora vuole Cavani. Pronti 15,5 milioni l'anno»

Posted by napolipersempre 12:35, under | No comments



LONDRA - Il Manchester City vuole Edinson Cavani. L'assato degli sceicchi proprietari del club inglesi è cominciato. La società di Mancini sarebbe pronta ad offrire all'uruguaiano un ingaggio pauroso da 13,3 milioni di sterline a stagione (circa 15,5 milioni di euro). Lo rivela il Daily Mail nella sua versione on line. Il tabloid britannico aggiunge che se il "Matador" accettasse l'offerta sarebbe, ovviamente, il giocatore più pagato della Premier League. Ovviamente i campioni d'Inghilterra in carica non sarebbero gli unici a dare la caccia a Cavani: ci sarebbe infatti anche il Real Madrid. Il Napoli da parte sua è tranquillo. Non cederà di un centesimo rispetto alla clausola rescissoria da 63 milioni di euro ed è consapevole che con quella cifra portebbe ricostruire la squadra e anzi potenziarla.

Fonte:CDS

«Cavani via da Napoli? Costa 70 milioni di euro»

Posted by napolipersempre 19:00, under | No comments



ROMA -"Futuro di Cavani? Edinson non ha mai detto di voler lasciare il Napoli - ha dichiararo Claudio Anellucci, procuratore del Matador, in esclusiva a Mattina Sport su Raisport 1 - fa piacere pensare ci sia tutto questo interesse su di lui, significa che sa facendo molto bene. Valore di mercato? Il presidente De Laurentiis ha parlato di settanta milioni - ha continuato Anellucci - e credo anch'io che questa possa essere la giusta valutazione del giocatore (la clausola rescissoria è di 63 milioni ma al lordo diventerebbero circa 70, ndr) . Quali sono le garanzie chieste da Edi per restare? Parlarne adesso è pramaturo - ha concluso Anellucci - ma è giusto credo che un giocatore come Cavani abbia voglia di vincere, quindi chiedersi quali siano le aspettative del proprio club per il futuro è più che normale".
Fonte:CDS

VIDEO-Milan Napoli 1-1 ampia sintesi Auriemma

Posted by napolipersempre 20:16, under | No comments


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Mazzarri:"C'è rammarico...potevamo vincerla"

Posted by napolipersempre 20:10, under | No comments



Walter Mazzarri analizza il pari con il Milan: "C'è un po' di rammarico per non aver vinto la partita. Negli ultimi minuti bastava essere cinici per portare a casa la vittoria. Sicuramente il pareggio è un risultato positivo: siamo partiti con il freno a mano tirato, poi abbiamo fatto un gran calcio e avremmo meritato il vantaggio. Non siamo stati concreti e cinici: bastava poco per vincere. Ho messo pure Calaiò per avere un altro riferimento. Ci manca un pizzico di cattiveria.
Hamsik? Mi ha detto che gli stavano venendo i crampi: non potevo permettermi uno stiramento, poi anche Zuniga ha finito così.
Le scuse di Flamini? Le accettiamo, può capitare. Durante la partita, c'è adrenalina, ma al fischio finale, finisce tutto.
Le mosse della prossima stagione? Mai dire gatto, se non ce l'hai nel sacco. Con 18 punti a disposizione, può succedere di tutto. Teniamo il piede sull'acceleratore, è presto per fare certi discorsi.
Come migliorare il Napoli? Ripeto, stiamo facendo cose bellissime. Le valutazioni vanno fatte con calma e a mente fredda.
L'anno sabbatico? Avevo parlato di qualche mese nel caso in cui non avessi stimoli, ora pensiamo ad arrivare in Champions.
Rocchi? Ha arbitrato bene, il fallo di mano c'era. Per noi era rigore".

Il Napoli pareggia 1-1 a S.Siro e resta a + 4 dal Milan.

Posted by napolipersempre 20:08, under | No comments



Finisce senza vincitori né vinti il posticipo della 32.ma giornata di Serie A. L'1-1 di San Siro tra Milan e Napoli sorride alla squadra di Mazzarri che con questo pareggio mantiene il secondo posto in classifica con quattro punti di vantaggio sui rossoneri di Allegri. Il tabellino si sporca nel primo tempo, dal 30' al 33', con il gol di Flamini e la risposta di Pandev. Nella ripresa i ritmi si abbassano e lo stesso Flamini si fa espellere al 72'.

LA PARTITA

Può un pareggio valere una vittoria o una sconfitta? Nel calcio, più ancora che in altri sport, la risposta è affermativa. Non può che essere intrerpretato in questo modo l'1-1 di San Siro da cui il Napoli di Walter Mazzarri esce con un punto che solidifica il secondo posto in classifica mentre il Milan di Allegri, passato in vantaggio con Flamini, si rivede gettato nella mischia con la Fiorentina in scia e qualche certezza minata. La sfida di Milano però di fatto è durata un solo tempo, veloce e spettacolare, ma effimero in vista di una ripresa dai ritmi estivi che altro non ha fatto che constatare il pareggio sul campo. Forse questo è l'unico appunto che si può fare al Napoli: rimasto in 11 contro 10 per il quarto d'ora finale (espulso Flamini per un'entrataccia su Zuniga), gli azzurri si sono accontentati di portare a casa il punticino senza mai accelerare per rischiare qualcosa di più. Guardando la classifica però, a sei giornate dalla fine, la scelta non si può criticare più di tanto.
Detto di un secondo tempo a ritmi più che blandi con le occasioni solo nel finale, più potenziali che altro, per Cavani e Calaiò, i primi quarantacinque minuti hanno regalato a un Meazza stracolmo e commosso per l'omaggio a Claudio Lippi, uno spettacolo più che godibile. Una partita a scacchi velocizzata sul terreno di gioco con le occasioni frutto di abili mosse strategiche più che delle giocate dei singoli. Senza Balotelli squalificato e con Niang ed El Shaarawy in panchina, il Milan senza creste gioca di triangoli, ma le conclusioni di Boateng e Zapata non trovano il bersaglio grosso. Obiettivo centrato invece da Flamini, al secondo gol consecutivo, con un bel sinistro a conclusione di una triangolazione ampia tra Boateng, Robinho e Pazzini. La gioia rossonera però dura poco più di due minuti effettivi. Sulla sinistra Hamsik sfonda, Zapata esce con largo anticipo e Pandev, solo soletto, ha il tempo di stoppare il pallone in area, bersi un caffé e piazzare il sinistro alle spalle di Abbiati. Il pareggio tramortisce il Milan che di fatto non crea più un'occasione degna di questo nome fino a fine partita, mentre sveglia - fino all'intervallo - il Napoli che, annusata la preda, prova a finirla con il morso del Matador. Sfortuna di Cavani però Abbiati ha con sé l'antidoto in grado di neutralizzare con un grande colpo di reni l'aggancio con pallonetto dell'attaccante in un intervento spettacolare.
Nella ripresa non succede praticamente niente, nemmeno dopo l'entrata folle (aiutata dal campo) di Flamini su Zuniga che lascia il Milan di Allegri in dieci proprio al momento dell'ingresso di El Shaarawy. I rossoneri non accelerano, gli azzurri si riposano e il pari si trasforma nel risultato più logico. Un punto che fa gioire tutta Napoli e una parte di Firenze, mentre lascia sull'attenti il Milan. Due rimonte consecutive subìte contro due avversari diretti sono forse un lusso che non ci si può permettere nemmeno se sei il club più titolato del mondo.
Fonte:Sportmediaset.it

Dall'Uruguay:"Cavani si è separato dalla moglie Maria Soledad"

Posted by napolipersempre 13:24, under | No comments


Tante sono le voci che si susseguono riguardo la vita di Edinson Cavani e il distacco che da mesi ormai vive dalla moglie Soledad. Tvshow.com.uy riporta la notizia della separazione del calciatore dalla moglie: "Cavani e la moglie Soledad viviono un momento di difficoltà. La voce circola ormai da un paio di mesi ed è stata confermata da persone vicine al calciatore. In effetti, i parenti si sono recati a Napoli in questi giorni per essere vicini al ragazzo in questo momento di difficoltà. Le ragioni riguardano la separazione della coppia e i pochi interessi comuni che hanno dimostrato conflitti ricorrenti tra loro. La famiglia ora è in Italia e sta considerando di tornare in Uruguay. Alcuni media italiani hanno ipotizzato che Cavani abbia avuto una relazione con una modella italiana, Stefania Fummo. Cavani e Maria Soledad si sono sposati nel 2007 e hanno avuto due figli: Bautista e Lucas".

VIDEO-Napoli genoa 2-0 ampia sintesi Auriemma

Posted by napolipersempre 14:33, under | No comments


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Mazzarri:"E ora difendiamo la Champions fino alla fine"

Posted by napolipersempre 13:41, under | No comments



Il Napoli torna a +4 e, per la prima volta dopo due mesi, riesce ad allungare le distanze da un Milan che fino a ieri aveva solo risucchiato punti agli azzurri. Mazzarri, che ha raggiunto le presenze (138) di Vinicio sulla panchina dei partenopei, fila dritto per la sua strada. Insiste nei suoi concetti base : «Non guardiamo al Milan, pensiamo solo a noi stessi. Arriviamo da tre gare importanti, tre vittorie che hanno ridato serenità al gruppo. Abbiamo preso troppi gol ultimamente in modo anche balordo. Anche con il Genoa abbiamo rischiato di prenderne uno, certe disattenzioni vanno evitate. Per il resto si è fatto una buona gara contro una squadra di valore. Siamo stati bravi e non mi spiego come la formazione rossoblù stia lottando per non retrocedere». Ovvio che esalti gli avversari soprattutto per esaltare la prestazione dei suoi ragazzi. Una gara giocata «da grande», correndo pochissimi rischi e portata a casa senza nessun sussulto. E, soprattutto, senza distrazioni in difesa dove il Napoli prendeva gol da 4 gare consecutive.

Mazzarri spiega: «Prepareremo la gara di San Siro con molta attenzione. Il Milan è reduce da una grande rimonta ed è una squadra di grande livello. Per assurdo, sotto il profilo psicologico dovrò lavorare meno perché match così importanti si preparano da soli». Poi però ci ripensa e ammette: «È una sfida decisiva soprattutto per loro. Nel senso che se vinciamo noi, diventerà difficile per il Milan riprenderci. Per noi, invece, non è così: certo, pensandoci, a noi potrebbe anche andare bene un pareggio». Sull’assenza di Balotelli non si esalta: «Al suo posto gioherà Pazzini che non è uno che segna così poco...».

Si lascia sfuggire che ieri ha fatto un minimo di turnover pensando alla gara con Allegri: «Ho tenuto a riposo Zuniga proprio per averlo più fresco tra sei giorni. E Armero non mi ha deluso. Così come non mi ha deluso Britos. Ero tentato a lasciarlo fuori dopo la partita col Torino, ma non me la sono sentita: lo avrei perso del tutto». Torna a dire la sua su Twitter: «Per il lavoro che facciamo è un’insidia in più. Con questi nuovi social network rischio di subire ancor più domande di mercato alle quali preferisco non rispondere. Il presidente ci ha spronati dopo la vittoria. Ha detto che vuole che giochiamo petto in fuori: noi possiamo farlo ovunque, anche a Milano». Un accenno a quello che succederà a maggio: «Io e il presidente non siamo mai andati cosi d’accordo come in questo momento. Il mio non è certamente un problema economico. Inter? Non sono cose che mi interessano».

Si vede che è felice. Non fa nulla per nasconderlo: «La Champions significa anche arrivare terzi. Abbiamo scavato un solco con le quarte e le quinte... L’ha detto anche l'allenatore della Juventus che partecipare alla Champions fa la differenza. Abbiamo già migliorato la classifica finale dello scorso anno. Insomma, come potrei non essere soddisfatto?». Sbotta solo al solito quesito: «Fino a quando non sarà finito questo campionato e non avremo capito dove saremo arrivati, è meglio non parlare del futuro». Sui giovani ribadisce: «L’importante è che i giocatori siano forti per stare a certi livelli. Poi, se si pensa a obiettivi diversi si possono lanciare i giovani che si vuole ma è difficile che una squadra possa vincere qualcosa di importante con tutti o tanti giovani, o troppi giovani». Infine, Cavani: «Gli avevo detto come tirare il rigore. Non mi ha ascoltato. Ma non mi importa».
Fonte: Mattino.it

Il Napoli archivia il Genoa 2-0 e va a + 4 sul Milan

Posted by napolipersempre 13:36, under | No comments



E via, a più quattro. La notte del San Paolo consegna un Napoli in formato Champions. La squadra di Mazzarri risponde al pari del Milan a Firenze con un 2-0 secco rifilato al Genoa. Super Pandev e uno spietato Dzemaili, sempre più con licenza di far gol, spediscono gli azzurri a più quattro in classifica sul Diavolo. E' una vittoria che sigilla il secondo posto in campionato, viatico perfetto verso Milan-Napoli.

Hamsik uomo ovunque — Quando Mazzarri può contare su una serata talmente straordinaria di Pandev, su un Hamsik dal piede caldissimo e su uno Dzemaili che, oltre ai compiti di lotta e di governo, continua anche a segnare, capita addirittura che il Cavani opaco dei primi 45' passi addirittura inosservato. Perché il Napoli di questa sera al San Paolo ha una marcia in più e, se quanto meno alimentato dalle buoni intenzioni, il Genoa di Ballardini può farci davvero poco. Se non sperare che Pandev passi la serata a sfiorare il gol (come accade al 14') o che i dribbling devastanti di Hamsik abbiano le polveri bagnate: vedere per credere il numero di altissima scuola dello slovacco al 37'. Ma la squadra di Mazzarri è prepotente, soprattutto nella testa e non vuole fallire la grossa chance regalata dalla Fiorentina: al 18' tocca a Pandev far esplodere il San Paolo. Scarico di sinistro, leggera deviazione di Granqvist, Frey è battuto. Il macedone mette le mani alle orecchie: l'urlo di Fuorigrotta si sente. Ma l'anima di questo Napoli è Marek Hamsik, l'uomo ovunque. Che entra anche, al 29', nell'azione del raddoppio: assist chirurgico, incursione di Dzemaili che riprende il discorso interrotto a Torino con il gol.

Maledizione Cavani — La ripresa si trasforma in un duello infinito tra Frey e Cavani. Perché se il Napoli domina, e piano piano addormenta la partita, per il capocannoniere della Serie A comincia una lunga corsa verso il gol. A dire il vero, la sua non è un gran serata, e lo si vede subito dopo due minuti: quando si divora un gol a tu per tu con Frey. La maledizione continua al 9' e al 11', altre due occasioni bruciate. La grande chance gli capita dopo venti minuti del secondo tempo: Kucka atterra Hamsik, e Cavani va dal dischetto ma Frey intercetta. Col portiere genoano s'infiamma la sfida: ma il francese alza il muro anche su uno stacco perentorio del bomber azzurro al 37' e sette minuti dopo su una sventola pazzesca. E' proprio una serata maledetta per Cavani. Ma per Napoli e per il Napoli è una notte che ha il profumo della Champions. Intenso.

Fonte.GDS

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