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Mazzarri sceglie il silenzio. A Catania giocheranno i "titolarissimi"

Posted by napolipersempre 10:35, under | No comments


Mazzarri ha scelto ancora il silenzio, imitando di nuovo un po' Mourinho, dopo aver lasciato la ribalta al suo vice - Niccolò Frustalupi - nella festosa notte ci giovedì scorso in Europa League. Lo Special One del Napoli ha scontato la squalifica in Coppa e sarà regolarmente in panchina domani a Catania, alla ripresa del campionato. Ma ha preferito lo stesso trascorrere la vigilia in disparte, lontano dai riflettori della sala conferenze, per dedicare tutte le sue energie alla preparazione della trasferta in Sicilia.
Non c'entra la pretattica, in ogni modo, visto che la formazione è praticamente già fatta e non sembrano esserci dubbi sul ritorno in blocco dei titolarissimi, risparmiati nella sfida internazionale giocata e vinta con gli svedesi dell'Aik Solna. C'è solo un ballottaggio tra Behrami e Inler, che sta recuperando dopo un colpo al polpaccio. L'unico confermato sarà Aronica, per l'indisponibilità di Britos. Le seconde linee azzurre, fatta la loro parte con efficacia addirittura maggiore del previsto, sono pronte a farsi da parte di nuovo senza polemiche. Non farà storie nemmeno Edu Vargas, che si è finalmente sbloccato con una tripletta e ha dimostrato di poter essere molto utile al squadra. In attacco, pero', le gerarchie sono chiare e definite fin dalla scorsa estate: con Pandev e Cavani davanti a tutti e il giovane Insigne prima alternativa, pronto a subentrare in caso di necessità.
Vargas dovrà dunque accontentarsi della panchina, nonostante l'exploit in Europa League. Mazzarri tornerà infatti a schierare al centro dell'attacco il Matador, che proprio contro il Catania taglierà il traguardo speciale delle 100 partite con la maglia del Napoli. "Voglio rimanere qui a lungo, vincere tanti trofei e segnare moltissimi gol, superando se sarà possibile anche il record di Maradona"', ha promesso su Twitter lo scatenato Cavani, autore finora di 69 reti con la maglia azzurra in poco più di due stagioni. Toccherà a lui guidare i compagni all'assalto di un altro tabù: il successo allo stadio Massimino, che manca da dieci anni.
Fonte: Repubblica.it

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