Il sogno di una notte di mezzo inverno si materializza al minuto 31 del primo tempo: il Napoli non trova spazi, sembra aver rallentato anche il ritmo, poi un tiro deviato, la palla che finisce a Hamsik, et voila, riecco gli azzurri in vetta. La scalata interrotta il 20 ottobre, dopo aver perso lo scontro diretto con la Juve, riprende grazie al 2-0 sul Catania: per una notte, almeno per una notte, Mazzarri è di nuovo in testa alla classifica, insieme ai bianconeri. Alle 14.25 di domenica, dopo che sarà finita Chievo-Juve, l'inseguimento potrebbe ricominciare, aspettando lo scontro diretto del 1° marzo. Ma intanto Cannavaro e compagni mettono pressione ai campioni d'Italia con il sesto risultato utile consecutivo. Il sogno di Maran, invece, si interrompe: il record di quattro vittorie di fila non arriva.
Mazzarri ha vinto la partita sfruttando le migliori armi a sua disposizione. Innanzitutto ha disarmato il Catania: non è andato allo sbaraglio con la difesa a 4 dall'inizio ha scelto di lanciare Grava al debutto in campionato, ha confermato il fido scudiero Mesto come primo rincalzo sulle fasce tenendo in panchina Armero e avanzando il baricentro dell'ex genoano e di Zuniga sull'altro fronte, ha costretto Barrientos e Gomez a restare bassi. Così il Catania, che ha nei movimenti del tridente la sua forza, si è ritrovato spuntato. Il resto l'ha fatto Hamsik con il suo nono gol in campionato (tanti quanti ne aveva realizzati l'anno scorso), il settimo assist e una prestazione da trascinatore: nel giorno in cui Cavani fa cilecca in attacco (pur restando encomoabile per l'aiuto in copertura), è una grande dimostrazione di personalità. Il gol, arrivato dopo un tiro deviato di Zuniga, dimostra la sua capacità di inserirsi negli spazi: si è liberato della marcatura di Capuano e ha segnato da due passi. Stesso discorso per il cross da cui è nato il raddoppio di Cannavaro (44'): palla vagante e Marek è lì, pronto a sfruttare tutte le occasioni. E per lui anche il passaggio a centro area è un gioco da ragazzi.
Un mani di Zuniga in area (giudicato involontario) e una manata di Grava a Gomez (sanzionata con un cartellino giallo) sull'1-0, un gol giustamente annullato a Bergessio per fallo su Zuniga sul 2-0 in apertura di ripresa, un mani di Behrami a centrocampo non visto per un possibile doppio giallo. Il Catania ha protestato in diverse occasioni ma in nessuna di queste Calvarese ha commesso errori. I siciliani, piuttosto, possono recriminare per un errore di Barrientos a tu per tu con De Sanctis sull'1-0: i rossoazzurri hanno avuto una reazione veemente e il gol avrebbe spento subito l'entusiasmo del Napoli. Mazzarri spesso nel dopo-gara parla dell'importanza degli episodi: la sua squadra sembra avere sempre più la forza di girarli a suo favore. Una ripresa senza affanni, poi, con il Catania semi-addormentato, conferma questa ipotesi. Nel giorno in cui Grava torna in campo (e la difesa resta inviolata) e Cannavaro torna al gol, il pensiero va inevitabilmente a quel -2 e alle squalifiche poi cancellate. Era un Napoli arrabbiato e a -11: oggi è un Napoli sereno e in vetta. E fa paura alla Juve.
Fonte:GDS
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