Nella vita si può essere miti come colombe, ma in campo sono un'aquila". Il Matador si racconta e confessa: "Veline, Ferrari e Playstation? Ne faccio a meno. Idoli? Adoro Batistuta". Anche se poi rivela che c'è stato un altro meglio di lui...
Cavani è megl'e Maradona? Tranquilli, il paragone non regge, e il primo a saperlo è proprio lui, "Matador" in campo, umilissimo svestiti i panni del calciatore: "Non sono arrivato a Napoli per fare di più di Maradona. Sono arrivato qui per entrare nel cuore della gente e lasciare un segno nella storia della mia società" - ha dichiarato Edinson Cavani in un'intervista al settimanale "Chi". "Lo scudetto comunque non è un sogno così lontano. Le squadre che vengono prima di noi sono raggiungibilissime. Diciamo che io e la mia squadra siamo sul pezzo".
Aquile e colombe - Per Cavani, il momento è d'oro: si gode il secondo posto con il Napoli e la sua bella famiglia (lui e la moglie Sole hanno un figlio, Bautista, e sono in attesa del loro secondogenito, che chiameranno Lucas): "Per me è un periodo eccezionale e di questo devo ringraziare in primo luogo la mia famiglia. E' qui che trovo tutta la forza di cui ho bisogno: nella dolcezza di mia moglie, nell'allegria di mio figlio. E in Gesù, il mio idolo".
A proposito della sua fede, Cavani aggiunge: "La nostra vita deve essere indirizzata a Dio. Lui ci riempie di talenti e noi dobbiamo impegnarci per metterli in mostra, per noi e per rendere testimonianza della sua grandezza. Quando sono sul campo voglio vincere a tutti i costi, fatico a digerire le sconfitte: nella vita si può essere miti come colombe, ma in campo noi calciatori dobbiamo essere aquile. Io studio per questo".
Niente veline - El Matador parla poi della sua lontananza dai clichè dei calciatori: "Mai corteggiato una dello spettacolo. Non le conosco. Sono stato da Maria De Filippi solo perchè mia moglie è una sua fan, ma, a differenza di tanti miei colleghi, non so distinguere una velina da una conduttrice. La Ferrari? Posso farne tranquillamente a meno. La PlayStation? Non mi entusiasma, preferisco passare il tempo libero nella natura: quando mi ritirerò tornerò in Uruguay e farò un lavoro a contatto con gli animali".
Infine, sul suo calciatore preferito dice: "Quello che amo di più in assoluto è Batistuta. Ma è Gesù l'attaccante più forte nella storia di tutti i tempi".
Fonte:SKY Sport