Italo Cucci commenta la vittoria degli azzurri sul Cagliari nel suo editoriale per il quotidiano Il Roma.
Ribadisco: il Napoli è la squadra più bella del campionato. Resiste sul web e sul wall, questa mia vecchia battuta, come scolpita su un muro di pietra, lasciata lì perché potesse diventare anche l’opinione di un burlone incompetente, un infelice “avevo detto” che ho il coraggio di ribadire perché è semplicemente la verità. Nessuno può contestare il primato del Napoli se non precisare – come ho già fatto mille volte – che lo scettro di Miss Italia per la qualità del gioco spetta all’Udinese già Bella Addormentata, ma nessuno gioca meglio della squadra di Mazzarri anche nel raggiungimento pratico del traguardo dei tre punti. Come iersera, con l’avversario tradizionalmente più difficile, duro, che non ha dato requie alla difesa napoletana guidata da un signor Cannavaro: Donadoni era partito da Napoli senza lasciar rimpianti, è tornato riscuotendo applausi e rispetto come gli avversari veri. Per batterlo, Mazzarri ha dovuto caricare a mille il suo Cavani ultimamente sbiadito per fatica o per quel sottil malanno calcistico che si chiama nikefobia, aura di vincere. Gli è passata, la paura, dopo un tempo di prove e assaggi: è esploso nei primi minuti della ripresa con un gol ...rigoroso quanto liberatorio, si è esibito in un felicissimo due-a-uno (aveva segnato Acquafresca, pericolosissimo sempre) al 60 con un pallonetto che ha fatto venir giù il San Paolo ma vedrete – vedrete! – sarà accolto con un minimo di sufficienza dall’opinionismo nazionale che continuerà a parlare di un duello alla milanese, e basta, anche se il Milan sembra già bollito e l’Inter esibisce un posteriore degno di Nadia Cassini (vado per vecchi miti perché l’ho rivista l’altra sera con Lino Banfi e m’è scappato il detto “quella faccia non mi è nuova…”). Ma bando a bassi provincialismi: può darsi che il Napoli finirà per vedersela proprio con l’Inter, e allora saranno guai perché Leonardo ha importato un’arma nuova: L’Armonia. In compenso, come ha spiegato Cavani e il vostro modesto cronista sta raccontandovi da tempo, il Napoli è da sempre più che armonia, è solidarietà. È amicizia, è quel balletto un po’ sgraziato ma con le mosse giuste di un argentino, di uno slovacco e di un uruguagio su spartito di un italiano che ci fa onore, Walter Mazzarri. Ecco a voi, cari amici, i Tre Tenori e l’Orchestra Marechiaro. Fidatevi: il Napoli è il meglio che c’è.
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