Missione compiuta per il Napoli di Mazzarri. Due gol dovevano essere, senza subirne alcuno, e due goal sono stati. Basta praticamente solo il primo tempo a Matador e compagni per guadagnarsi una finale di Coppa Italia che manca da ben 15 anni. Nella ripresa gli azzurri smettono praticamente di giocare e si limitano ad aspettare un Siena voglioso ma evidentemente impotente in attacco. Un attesa che dura fino al triplice fischio, che coincide con l'urlo dei 55.000 del San Paolo. Già pronti a sfidare la Juventus.
Mazzarri recupera Maggio e Lavezzi e li lancia in campo insieme a tutti i titolarissimi. C'è Zuniga sulla destra al posto di Dossena, con Gargano e Inler centrali. Dietro, a difendere la porta di De Sanctis, il trio formato da Cannavaro, Campagnaro ed Aronica. Davanti col Pocho gli atri due tenori: Hamsik e Cavani.
Dall'altra parte Sannino non rinuncia al turnover. La salvezza rimane prioritaria, quindi largo ad una squadra sperimentale. In porta ritorna Brkic, protetto da Belmonte, Pesoli, Contini e Terzi. Con quest'ultimo che probabilmente giocherà più avanti. I tornanti sono a sinistra Rossi e a destra l'ex Mannini, con capitan Vergassola e Parravicini in mezzo. Brienza sarà l'uomo in appoggio al centro boa Larrondo.
Il pieno di emozioni di ieri sera tra Juve e Milan si riversa anche nei primi minuti del match del San Paolo. Passano infatti cinque minuti e subito Cavani ha una buona occasione su cross basso di Zuniga, ma spara alto. Ne passano altri cinque ed il Napoli fa goal. Punizione tagliata dalla trequarti di Lavezzi e deviazione sfortunata di Vergassola alle spalle di Brkic. In diretta si ha l'impressione di una magia di tacco di Cavani, ma nel replay si nota nettamente che la deviazione è tutta del capitano del Siena.
Il Napoli ha subito in mano il pallino del gioco, anche se un minuto dopo l'autogoal e Mannini ad avere la palla del fulmineo pareggio, ma Campagnaro è provvidenziale ad anticiparlo in scivolata su un cross basso proveniente dalla destra. Lavezzi e Cavani scaldano i motori e da una loro combinazione per poco non ci scappa il goal del Matador. Su cui tiro è molto reattivo Brkic.
Alla mezz'ora, però, la combinazione tra i tre tenori è perfetta. Contropiede iniziato e concluso da Cavani che prima allarga per Lavezzi, che a sua volta apre dall'altra parte per Hamsik, e poi raccoglie di testa il cross dello slovacco infilando il pallone alle spalle di Brkic. Grande azione di quei tre lì davanti, il Napoli col minimo sforzo è già sul 2-0. Che potrebbe diventare tre con Inler subito dopo, ma Brkic vola e leva il pallone dall'incrocio dei pali. E' questo l'ultimo squillo del primo tempo che termina senza null'altro da registrare, a parte la sostituzione di Maggio, al suo posto Dossena, per un problema muscolare.
Nel secondo tempo, l'approccio del Siena è sicuramente migliore. I primi dieci minuti vedono i bianconeri, stasera all blacks, più aggressivi e volitivi. Occasioni non riesce tuttavia a crearne, ma la pressione sortisce gli effetti sperati su un Napoli che non riesce più a ripartire e si chiude nella sua trequarti, beccandosi anche qualche fischio dagli spalti del San Paolo.
Mazzari prova quindi a svegliare la manovra inserendo Dzemaili per Gargano. Sannino si gioca invece la carta Bogdani per aumentare il peso offensivo. Il leit motiv della ripresa è pero sempre lo stesso. Il Napoli non porta particolare pressione ai portatori di palla del Siena e la squadra di Sannino gestisce per gran parte del tempo il possesso palla alla ricerca di un buco nella difesa partenopea.
Il Napoli si vede per la prima volta al 78', quando Lavezzi, servito da Hamsik al termine di un'azione insistita, spara alto da posizione abbastanza invitante. L'occasione però più grossa del Siena capita sui piedi di Brienza. Il fantasista senese si infila vincendo un rimpallo dentro l'area, ma la sua puntata viene stoppata in scivolata dai difensori azzurri. Nemmeno un minuto e Hamsik ha la possibilità di chiudere definitivamente il match ma, al termine di un contropiede, calcia di poco a lato su assist del neo entrato Pandev.
Gli ultimi minuti sono più che altro di attesa e di una limitata sofferenza, visto che il Siena prova fino alla fine a cercare la spizzata miracolosa che, però, non arriva. Dopo quattro minuti di recupero arriva il triplice fischio di Valeri. E il Napoli strappa il biglietto della finale.
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