Udine – Edison Cavani infiamma e incenerisce gli ultimi 16 minuti di Udinese-Napoli. È l’uomo della partita, il tornado che improvviso si abbatte sui bianconeri proprio quando più nessuno se lo aspettava, dopo il rigore sbagliato, il secondo fallito in questa stagione del bomber uruguaiano. «Non dite che è stato un mio errore. Non è così. Non sono sempre gli attaccanti a sbagliare, spesso bisogna anche dire che c’è stata la bravura del portiere in un rigore parato. Come ieri. Handanovic ha capito che avrei calciato centralmente, non si è mosso, non ha fatto nessun passo in nessuna direzione. Complimenti, perché ha indovinato la traiettoria del rigore. Anche se calciavo più alto non avrei fatto gol perché lui è rimasto immobile». Il Matador pare avere la grazie dei predestinati: fino a quel momento sembrava essere più che altro un canarino (la maglia gialla si adattava alla perfezione) nella gabbia che gli formano attorno Coda, Domizzi e Danilo. In partite come queste, molto fisiche, succede che i primattori si perdano. Ma Cavani non è un attaccante come gli altri, è un fenomeno. Ha avuto la forza di ritrovarsi, dopo il rigore sbagliato. Come i grandi. «La nostra rincorsa al terzo posto continua – dice ancora – questo è stato senza dubbio un punto guadagnato per il modo con cui abbiamo raggiunto la parità». È felice per il modo con cui il Napoli ha rimontato: «L’atteggiamento degli ultimi minuti doveva essere quello di tutta la gara. Il match si era messo male per colpa nostra, per questo penso che per noi sia un punto guadagnato. Nel primo tempo abbiamo approcciato male il match, dovevamo affrontare la gara come quella di Londra». Doveva essera la partita della sfida tra Cavani e Di Natale. E così è stato. Il bomber di Castello di Cisterna ha segnato la sua settima rete consecutiva al Napoli al Friuli, Cavani la doppietta che lo consacra «oro di Napoli». Edi incanta nella notte speciale in cui pare che invece abbia lasciato a casa la stecca da biliardo (due gli errori clamorosi). In compenso ha avuto la solita umiltà di rientrare e sgobbare, ripiegare per non spezzarsi: «Grazie a dio abbiamo rimontato questa partita che si era messa male – continua – adesso dobbiamo migliorare e continuare su questa strada. Noi vogliamo il terzo posto, ci crediamo ma sappiamo che non è un traguardo così facile. Siamo in tanti a dover lottare per il posto in Champions. Ma noi non ci tiriamo indietro. Sarà dura perché abbiamo delle squadre davanti che lotteranno come noi fino alla fine. Adesso – continua – dobbiamo continuare, non mollare, tutto serve e l’esperienza serve per migliorare». Cavani senza freni. Alla fine trova anche il tempo per parlare della gara di mercoledì sera. «La Coppa Italia? Io penso che abbiamo tante motivazioni, cercheremo di recuperare la forma fisica per questa partita che per noi è molto importante. Alla fine vinceremo noi». E se lo dice il Matador.
Fonte:Il Mattino
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