Emozioni, lotta e gol, che Napoli-Juventus. Ma che amaro in bocca per Lavezzi e compagni due volte in vantaggio per due reti ma infine raggiunti da una Juventus mai doma.
La cronaca del match. Un primo tempo pirotecnico dà il doppio vantaggio al Napoli sulla Juventus. Con Lavezzi centravanti, Pandev a dargli supporto, ma senza Cavani, gli azzurri partono lenti e Vucinic solo in area ha una ghiotta palla gol che spedisce fuori.
Ma è un fuoco di paglia poco dopo gli azzurri hanno una grossa opportunità, Lavezzi brucia Pirlo in area e il centrocampista lo atterra. Va alla battuta Hamsik e segna, ma l'arbitro Tagliavento è fiscalissimo e fa ripetere per l'ingresso in area di qualche giocatore. Marek torna sul discetto e tira alto sulla traversa. Esulta Buffon, per un attimo il San Paolo tace.
L'errore però non fiacca la banda Mazzarri che al ventiduesimo passa: punizione di Inler verso Maggio contrastato da Bonucci, la palla carambola verso Hamsik che di testa in tuffo sigla l'uno a zero.
La Juve sparisce, c'è solo il Napoli. Inevitabile al quarantesimo il raddoppio Pirlo perde palla sulla lunetta in disimpegno difensivo, Maggio serve subito Pandev in area, il macedone non dà scampo a Buffon.
Ma la ripresa si apre nel segno della Juve: appena tre minuti e Vidal vede Matri e lo serve con un bel passaggio filtrante: l'attaccante juventino batte De Sanctis con un piatto preciso ed è due a uno. Partita riaperta.
La Juve sembra un'altra squadra e attacca a pieno organico.
Vucinic con una bella azione personale va al tiro, ma De Sanctis si distende e devia in calcio d'angolo.
Il Napoli soffre.
Ma al ventitreesimo ancora Goran Pandev segna il match con una giocata d'autore: cross di Maggio e il Macedone fa un gioco di prestigio, controllo di destro, palleggio e tiro col sinistro: è il tre a uno.
Ma non c'è tempo per rifiatare: cross di Vucinic, sponda di testa di Matri e ancora dalla sinistra Estigarribia si trova davanti a De Sanctis: tre a due. Il Napoli ricomincia a soffrire, De Sanctis para prima su Vucinic e poi su Chiellini.
Al trentacinquesimo il clamoroso tre a tre: fa tutto Pepe da solo dopo una palla persa a centrocampo da Gargano, azione personale, poi cerca un triangolo con un compagno ma la palla sbatte sulle gambe di Fernandez e la traiettoria che ne viene fuori è un formidabile assist per l'attaccante juventino: piatto e pareggio.
Nel frattempo gli azzurri avevano effettuato due cambi: fuori uno stremato Pandev e dentro Santana, Fernandez era subentrato ad Aronica. Il terzo cambio del Napoli infine è Dossena per Zuniga.
A un minuto dal termine del tempo regolamentare Conte fa entrare in campo il fischiatissimo ex, Fabio Quagliarella e dagli spalti qualcuno cala una gigantesca maglia con il numero 71 che nella cabala e non è certo un complimento...
Finisce tre a tre. E il distacco tra azzurri e bianconeri resta immutato. Nove punti. Con grandi rimpianti in casa Napoli.
Fonte:Repubblica.it
0 commenti:
Posta un commento