NAPOLI - La decisione di rimandare la partita Napoli - Juventus è stata determinata soprattutto dall'obiettivo di tutelare l'incolumità dei tifosi che si sarebbero recati allo stadio. Secondo quanto si è appreso in prefettura, il campo dello stadio San Paolo al momento del summit risultava allagato. C'era, poi, la situazione viabilità che presentava innumerevoli criticità: strade allagate, anche nella stessa zona dello stadio. Da qui la decisione, unanime, di rinviare il match.
Beretta: Lega non era al corrente. «La Lega non è stata coinvolta in questa decisione, l'abbiamo appresa dai mezzi di informazione». Maurizio Beretta, presidente della Lega di serie A, risponde così a chi gli chiede chiarimenti sulla decisione di rinviare per il maltempo Napoli-Juventus. «Nel pomeriggio poi - spiega Beretta - è arrivata direttamente una comunicazione ufficiale della prefettura. Capisco il clima di preoccupazione, alla luce di quello che è successo in questi giorni, e quindi non entro nel merito: e certamente la sicurezza di tutti è un valore prioritario». «Ma è un fatto - conclude - che la scelta sia stata presa senza consultare la Lega, che è l'organizzatore del campionato».
Bigon: decisione condivisa. La decisione presa dalla Prefettura di rinviare la partita tra Napoli e Juventus è condivisa dalla società partenopea. A spiegarlo è stato il direttore sportivo azzurro, Riccardo Bigon che, al termine del comitato provinciale per l'ordine e la sicuerezza, ai microfoni di Sky ha detto: «Condividiamo la decisione della Prefettura. Stasera poteva diventare una situazione rischiosa perché al San Paolo non c'era una partita normale ma un match per il quale erano previsti circa sessantamila spettatori. E poi stamattina sono stato a vedere il terreno di gioco: c'era anche il serio rischio che la partita fosse rinviata direttamente dall'arbitro per impraticabilità di campo».
Ma quale potrebbe essere una data possibile per il recupero? «Credo che l'orientamento della Lega possa essere per il 14 dicembre, per noi fra le sfide con Novara e Roma. Un altro impegno - ha concluso Bigon - che si aggiunge al nostro già fitto calendario e che non ci aiuta per uno dei nostri mini-cicli terribili che affrontiamo mese per mese. Ne prendiamo atto e non potremo che adeguarci alla decisione che sarà presa».
Il rinvio ha fatto storcere la bocca al club bianconero, anche se le prime dichiarazioni erano state di comprensione. «Gli ordini delle autorità prevalgono, come giusto, sull'interesse sportivo. Siamo dispiaciuti perché avevamo preparato a fondo questa partita e siamo in un buon momento di forma, reduci da una bella vittoria. Il Napoli, che ha partecipato al vertice, avrà certamente avuto qualche elemento in più per aiutare le autorità nell'analisi». È il commento dell'Amministratore Delegato della Juventus, Giuseppe Marotta, al rinvio per maltempo di Napoli-Juventus, decisione presa al termine di un vertice in Prefettura del capoluogo campano. «Purtroppo - aggiunge Marotta - i fatti di questi giorni prevalgono sul resto e il calcio non può e non deve vivere al di fuori della realtà».
Successivamente, però, si è fatto notare che nel pomeriggio è cessato di piovere e che in Campania oggi si è giocato ovunque, anche a pochi chilometri da Napoli. I bianconeri, inoltre, hanno lasciato trapelare irritazione per non essere stati invitati alla riunione in prefettura, al pari di altre istituzioni calcistiche; e vorrebbero linearità sulla data del recupero: il Napoli propone il 14 dicembre, giorno per gli uomini di Conte impossibile perchè due giorni prima c'è Roma-Juventus. Appellandosi al regolamento, che parla di data più vicina possibile, il club bianconero chiede il 30 novembre, data in cui il Napoli si troverebbe nelle stesse condizioni di oggi, cioè reduce da una partita di Champions.
Fonte:Il Mattino
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