Il primo è stato Pandev, il prossimo potrebbe essere Muntari. Poi, a tempo debito, Massimo Moratti e Aurelio De Laurentiis si metteranno intorno allo stesso tavolo per capire se uno dei gioielli del Napoli (Hamsik e Lavezzi gli indiziati speciali) può far rotta verso Milano. In tempi di fair play finanziario, occorre anche sapersi ingegnare e l’alleanza nata sul mercato tra Inter e Napoli promette di dare buoni frutti visto che – come provano le ultime campagne acquisti dei nostri club – la volontà di chiudere un affare è spesso più importante delle risorse economiche a disposizione. E Moratti, avendo instaurato un rapporto di fiducia con De Laurentiis, è l’unico presidente in Italia che può sperare di riuscire laddove, tanto per fare un esempio, ha fallito il Milan: ovvero intaccare la cristalleria di Castel Volturno.
AL TELEFONO - Moratti, sull’argomento, ha già provato a sondare il terreno, peraltro senza risultati. Tuttavia ha ottenuto il rispetto di De Laurentiis, come confessato a suo tempo dal produttore cinematografico: «In sette anni solo una volta un presidente mi ha chiamato direttamente per un giocatore, ed è stato Moratti che mi chiedeva informazioni su Hamsik. Io gli risposi che non era in vendita e lui non mi ha mai più seccato». Poi il petroliere ci ha riprovato con Lavezzi, ma anche in quell’occasione la telefonata ha partorito un topolino e il contatto è rimasto tale. Ciò nonostante, i due hanno impiegato pochissimo, bypassando i rispettivi direttori sportivi, per mettere le basi per la trattativa che ha portato al passaggio di Goran Pandev al Napoli in prestito. Un gentile cadeau, arrivato una volta sorteggiati i gironi di Champions. Anche in questo caso, fanno fede le parole di De Laurentiis: «Ho chiamato Moratti e ci siamo messi d’accordo in un secondo perché Massimo è un signore».
MUNTARI IL PROSSIMO? - Già, un signore nonché un alleato, preziosissimo, in sede di mercato. Proprio per questo motivo, qualora il Napoli dovesse rimanere in Europa (preferibilmente in Champions, ma pure in Europa League) l’Inter potrebbe andare nuovamente in “soccorso” del Napoli, con un altro prestito, quello di Sulley Muntari con annesso pagamento di gran parte dell’ingaggio del ghanese (3 milioni e 200mila euro). Si tratterebbe di un regalo vero e proprio, visto che l’ex centrocampista di Udinese e Portsmouth a giugno andrà in scadenza di contratto. Tuttavia l’operazione può essere utile per tre buoni motivi: per Muntari (che andando a giocare troverebbe più facilmente squadra), per il Napoli (che avrebbe un rinforzo di fatto a titolo gratuito) e per l’Inter che rinsalderebbe l’alleanza mercatifera nata in estate. L’interessato, tra l’altro, sarebbe ben felice di traslocare a Napoli, anche perché quando ad Appiano Gentile l’emergenza infortuni terminerà (e siamo sulla buona strada, visto che pure Andrea Poli è pronto a uscire dai box), si troverà a fare la spola tra Pinetina e tribuna. Finora Muntari ha sommato tre presenze, tutte in campionato, visto che il suo nome non è stato incluso in lista Uefa (una, da titolare, a Catania, più gli spezzoni con Roma e Bologna) ma in condizioni normali probabilmente sarebbe rimasto perennemente in naftalina visto che in estate ha rifiutato ogni possibile destinazione, cosa che non è stata dimenticata dai responsabili dell’area tecnica nerazzurra.
PRELAZIONE - L’operazione, come spiegato, potrebbe essere propedeutica per arrivare a uno tra Hamsik e Lavezzi. Al momento, è bene precisarlo, il Napoli non ha alcuna intenzione di vendere nessuno dei due. Ciò nonostante Moratti vuole trovarsi in pole position qualora inizino a porsi le basi per un divorzio che oggi appare clamoroso. In quel caso, visti i rapporti instauratisi tra i due presidenti, è facile pensare che Moratti possa essersi garantito una sorta di diritto di prelazione, visto che difficilmente De Laurentiis, qualora dovesse trovarsi costretto dagli eventi a cedere un big, accetterebbe di essere relegato a un ruolo di attore non protagonista della vicenda. La prova è sotto gli occhi di tutti: chi finora ha cercato di dare l’assalto alla carovana, è stato sempre respinto con perdite. Mentre con un amico (ovvero Moratti), De Laurentiis potrebbe anche decidere di scendere a patti. E questo, non è certamente un particolare di poco conto.
Fonte:Tuttosport
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