«Scusa, Pocho: come si fa una rovesciata»? il regista napoletano orgoglio del cinema italiano, ha fatto questa domanda a Lavezzi incontrato in una suite dell'Hotel Vesuvio per realizzare un colloquio pubblicato sulle pagine del mensile GQ di questo mese. E Lavezzi, a torso nudo e in jeans, l'ha simulata, ripreso dal fotografo in un volo di due metri. È scappato l'applauso. Sorrentino è tifoso del Napoli e, ospite di De Laurentiis, ha spesso assistito alle partite degli azzurri; nei giorni scorsi si era anche recato a Castelvolturno per conoscere Mazzarri. Il titolo dell'articolo sull'incontro tra il regista e l'attaccante è «This must be the Pocho», questo dovrebbe essere il Pocho, sulla falsariga di «This must be the place», questo dovrebbe essere il posto, il film di Sorrentino che ha come protagonista Sean Penn. Tony Pagoda, l'alter ego del regista, parla a cuore aperto con Lavezzi. Sulle pagine di GQ si legge questa confessione del Pocho: «Ho 25 anni, ma sono più maturo di tutti gli altri che hanno 25 anni». Sorrentino: «Perché vi sposate così giovani?». Lavezzi: «Perché andiamo contenuti, ci dobbiamo contenere». Sorrentino: «Pocho, parlate mai tra voi di quando lascerete il calcio?». Lavezzi: «Mai, nessuno ama parlare di queste cose». E poi: «Hamsik è quello tecnicamente più dotato. Sai quanti ne ho visti in Argentina? Erano fortissimi, giocavano che mettevano paura, te li aspettavi in nazionale ma neanche arrivavano nelle serie minori. Tutti rimasti al paesello, nessuna applicazione. La testa è tutto. Posso essere stanco, ma se ci sto con la testa gioco bene. Quando entro in campo so subito se giocherò bene o male perché so come sto con la testa. Non mi dico mai che sono forte, mi dico che non sono superiore ma neanche inferiore agli altri». E ieri, a poche ore dall'amaro pari con la Juve, il Pocho ha così commentato: «Dispiace per il risultato, avremmo dovuto gestire meglio il risultato ma dobbiamo continuare su questa strada».
Fonte:Il Mattino
0 commenti:
Posta un commento