NAPOLI - I "botti" ci sono stati fino alla fine ma non per il Napoli. La giornata conclusiva del calciomercato invernale è cominciata con Thiago Motta che è andato a Parigi. Al suo posto l'Inter ha preso il capitano della Samp Palombo, mentre a puntellare il centrocampo del Milan è arrivato Muntari.
La Lazio, dopo essere riuscita a ricavare 5 milioni di euro da una delusione assoluta come Cisse, ha provato prima per Pippo Inzaghi, che ha detto no anche alle lusinghe del Siena, e poi per Nilmar, brasiliano inseguito a lungo dalla Roma l'estate scorsa.
Alla fine però il colpo non le è riuscito, così come per il giapponese Honda, per il quale la dirigenza del Cska Mosca ha continuato a chiedere 15 milioni senza la possibilità di fare sconti. Pur di fargli posto la Lazio era riuscita a cedere l'altro extracomunitario Carrizo, portiere finito al Catania. Per il mancato arrivo di Honda in biancoceleste sono rimasti male alcuni reporter nipponici che hanno stazionato per un paio di giorni nei pressi della clinica romana dove di solito i calciatori della Lazio svolgono le visite mediche.
Vi svolgerà i propri test Candreva, arrivato in prestito alla corte di Lotito nei minuti finali del mercato: sarà contento Reja che ha sempre detto di volere un centrocampista. La "finestra" di mercato invernale chiusasi oggi è stata dedicata soprattutto agli attaccanti. Ha cominciato il Napoli prendendosi la nuova stella cilena Edu Vargas, secondo classificato (dietro Neymar) nel Pallone d'Oro del Sudamerica. Un bomber serviva assolutamente anche al Genoa, perchè l'Airone Caracciolo (ora passato al Novara) in Liguria non è riuscito a rendere a dovere. Così alla corte di Preziosi è arrivato quel Gilardino che a Firenze aveva fatto il suo tempo, e che in rossoblù ha trovato partner efficaci come Palacio ed Sculli, rientrato dopo l'esperienza alla Lazio.
In maglia viola il suo posto è stato preso da Amauri, uno dei tanti attaccanti di cui la Juventus, che in entrata ha messo Borriello, è riuscita a disfarsi in questo mese di trattative. Gli altri sono due campioni del mondo, Luca Toni e Vincenzo Iaquinta: il primo ha scelto i petrodollari dell'Al Nasr, il secondo sembrava destinato al Novara ma all'ultimo momento ha cambiato idea scegliendo Cesena, dove c'era necessità di rinforzare l'attacco dopo le cessioni di Eder alla Sampdoria e Bogdani al Siena.
Così in Romagna è arrivato anche il napoletano Santana. La Fiorentina ha ceduto anche "el Tanque" Santiago Silva, che aveva nostalgia dell'Argentina, e voleva rimpiazzarlo con El Hamdaoui dell'Ajax. Sembrava fatta, poi l'affare è saltato all'ultimo momento perchè gli olandesi hanno preteso la garanzia di una fidejussione bancaria impossibile da ottenere in giornata.
La caccia ad una punta da parte del Milan è stata un'autentica "telenovela", ma Tevez è rimasto dov'è, ed alla fine i tifosi rossoneri che sognavano l'Apache si sono dovuti accontentare dello sconosciuto brasiliano Lucas Roggia dell'Internacional, mai utilizzato dalla squadra "gaucha" ma assistito dal potente Mino Raiola.
Al posto del convalescente Cassano è arrivato dal Catania Maxi Lopez, ex riserva del Barcellona che ha coronato il proprio sogno rossonero. Grande attivismo dell'Inter fra le grandi ed il Lecce tra le piccole: Ranieri doveva rinforzare il centrocampo e ha avuto Guarin e Kucka. Aveva però posto il veto su Thiago Motta ma la società non ha voluto ascoltarlo, cedendo l'oriundo al PSG e facendo capire al tecnico che dovrà arrangiarsi con Palombo.
Saggia la decisione di prestare Coutinho all'Espanyol, perché il talentuoso brasiliano ha bisogno di giocare. In difesa Juan Jesus, appena arrivato da Porto Alegre, rimane invece di andare in prestito al Novara. Quanto a Serse Cosmi, in Salento sono arrivati Blasi, Miglionico, Bojinov e Delvecchio, giocatori adatti alla causa giallorossa. La Roma è rimasta al palo, a parte Marquinho.
Per ora comunque l'esterno ormai ex Fluminense è rimasto a Rio, per problemi burocratici legati al permesso di soggiorno in Italia. In uscita a Trigoria hanno messo Pizarro, che non voleva lasciare l'Italia per motivi familiari ma alla fine ha accettato la corte del Manchester City.
Spasmodica la ricerca di un portiere da parte del Catania, dopo il divorzio da Andujar: si è passati da Frison allo sconosciuto argentino Nereo Champagne, per poi puntare su Manninger e l'ex romanista Doni. Alla fine è arrivato il laziale Carrizo, ma Lo Monaco avrebbe dovuto essere più deciso, come ha fatto il suo dirimpettaio siciliano Zamparini che per la porta del Palermo ha preso un n.1 di lusso come Viviano.
Fonte:IL MattinoLa Lazio, dopo essere riuscita a ricavare 5 milioni di euro da una delusione assoluta come Cisse, ha provato prima per Pippo Inzaghi, che ha detto no anche alle lusinghe del Siena, e poi per Nilmar, brasiliano inseguito a lungo dalla Roma l'estate scorsa.
Alla fine però il colpo non le è riuscito, così come per il giapponese Honda, per il quale la dirigenza del Cska Mosca ha continuato a chiedere 15 milioni senza la possibilità di fare sconti. Pur di fargli posto la Lazio era riuscita a cedere l'altro extracomunitario Carrizo, portiere finito al Catania. Per il mancato arrivo di Honda in biancoceleste sono rimasti male alcuni reporter nipponici che hanno stazionato per un paio di giorni nei pressi della clinica romana dove di solito i calciatori della Lazio svolgono le visite mediche.
Vi svolgerà i propri test Candreva, arrivato in prestito alla corte di Lotito nei minuti finali del mercato: sarà contento Reja che ha sempre detto di volere un centrocampista. La "finestra" di mercato invernale chiusasi oggi è stata dedicata soprattutto agli attaccanti. Ha cominciato il Napoli prendendosi la nuova stella cilena Edu Vargas, secondo classificato (dietro Neymar) nel Pallone d'Oro del Sudamerica. Un bomber serviva assolutamente anche al Genoa, perchè l'Airone Caracciolo (ora passato al Novara) in Liguria non è riuscito a rendere a dovere. Così alla corte di Preziosi è arrivato quel Gilardino che a Firenze aveva fatto il suo tempo, e che in rossoblù ha trovato partner efficaci come Palacio ed Sculli, rientrato dopo l'esperienza alla Lazio.
In maglia viola il suo posto è stato preso da Amauri, uno dei tanti attaccanti di cui la Juventus, che in entrata ha messo Borriello, è riuscita a disfarsi in questo mese di trattative. Gli altri sono due campioni del mondo, Luca Toni e Vincenzo Iaquinta: il primo ha scelto i petrodollari dell'Al Nasr, il secondo sembrava destinato al Novara ma all'ultimo momento ha cambiato idea scegliendo Cesena, dove c'era necessità di rinforzare l'attacco dopo le cessioni di Eder alla Sampdoria e Bogdani al Siena.
Così in Romagna è arrivato anche il napoletano Santana. La Fiorentina ha ceduto anche "el Tanque" Santiago Silva, che aveva nostalgia dell'Argentina, e voleva rimpiazzarlo con El Hamdaoui dell'Ajax. Sembrava fatta, poi l'affare è saltato all'ultimo momento perchè gli olandesi hanno preteso la garanzia di una fidejussione bancaria impossibile da ottenere in giornata.
La caccia ad una punta da parte del Milan è stata un'autentica "telenovela", ma Tevez è rimasto dov'è, ed alla fine i tifosi rossoneri che sognavano l'Apache si sono dovuti accontentare dello sconosciuto brasiliano Lucas Roggia dell'Internacional, mai utilizzato dalla squadra "gaucha" ma assistito dal potente Mino Raiola.
Al posto del convalescente Cassano è arrivato dal Catania Maxi Lopez, ex riserva del Barcellona che ha coronato il proprio sogno rossonero. Grande attivismo dell'Inter fra le grandi ed il Lecce tra le piccole: Ranieri doveva rinforzare il centrocampo e ha avuto Guarin e Kucka. Aveva però posto il veto su Thiago Motta ma la società non ha voluto ascoltarlo, cedendo l'oriundo al PSG e facendo capire al tecnico che dovrà arrangiarsi con Palombo.
Saggia la decisione di prestare Coutinho all'Espanyol, perché il talentuoso brasiliano ha bisogno di giocare. In difesa Juan Jesus, appena arrivato da Porto Alegre, rimane invece di andare in prestito al Novara. Quanto a Serse Cosmi, in Salento sono arrivati Blasi, Miglionico, Bojinov e Delvecchio, giocatori adatti alla causa giallorossa. La Roma è rimasta al palo, a parte Marquinho.
Per ora comunque l'esterno ormai ex Fluminense è rimasto a Rio, per problemi burocratici legati al permesso di soggiorno in Italia. In uscita a Trigoria hanno messo Pizarro, che non voleva lasciare l'Italia per motivi familiari ma alla fine ha accettato la corte del Manchester City.
Spasmodica la ricerca di un portiere da parte del Catania, dopo il divorzio da Andujar: si è passati da Frison allo sconosciuto argentino Nereo Champagne, per poi puntare su Manninger e l'ex romanista Doni. Alla fine è arrivato il laziale Carrizo, ma Lo Monaco avrebbe dovuto essere più deciso, come ha fatto il suo dirimpettaio siciliano Zamparini che per la porta del Palermo ha preso un n.1 di lusso come Viviano.