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Mazzarri: ” Resto a Napoli per vincere lo scudetto “

Posted by napolipersempre 15:36, under | No comments


Castelvolturno – Bentornato a Mazzarri, il «grande» antipatico.
«So bene che non godo della fama di simpatico, ma di questo poi parleremo. Però, scusi, da dove sarei tornato?».
3-1 a Palermo, prestazione sontuosa: siete riemersi dalla normalità….«Ah certo, normalità sarebbe quello che ha fatto il Napoli sino ad oggi? Io lo trovo eccezionale. Eravamo in zona retrocessione, quando arrivai: Diretto, sincero, parla il tecnico tornato a far sognare una cittàora siamo nella scia delle grandi, negli ottavi di Champions».
Parliamo di risultati: con il Napoli.«Siamo in continua crescita e quando sento dire che, paradossalmente, saremmo stati un pochino deludenti in campionato, mi ci arrabbio. Ma voi pensate che un club vada giudicato per la sua posizione in classifica e non per ciò che ha offerto nel corso della stagione? Mettiamo pure che abbiamo qualche punto in meno, ma cosa e chi decide che dovremmo essere primi, secondi o terzi?».
Infatti: dove dovreste essere?«Ragiono applicando teorie personali: siamo da due anni tra le grandi, essere lì è il premio per una maturazione complessiva, non una eredità del passato. Il Milan, la Juventus, l’Inter hanno l’abitudine a lottare per il vertice, noi no. Il Milan, la Juventus, l’Inter, ma anche la Roma e la Lazio hanno un monte-ingaggi che fa la differenza. E’ quello che determina il valore d’una squadra, non quanto spendi per acquistare un calciatore».
Riassumiamo: va bene così la stagione?«Nel suo complesso, benissimo. Aspettiamo la sfida con il Chelsea, in campionato siamo nella scia dell’establishment, abbiamo valorizzato calciatori, abbiamo un futuro. Poi, vabbé, io sono incontentabile e la prima cosa che ho detto ai ragazzi, vinta la gara di Palermo, è stata: nel primo tempo abbiamo concesso troppo».
Siamo in tema di rivelazioni: si dà il tempo di vincere lo scudetto?«Ne ho vinti tanti di scudetti, facendo coincidere risultati con bilanci, da Acireale, la prima squadra salvata, al Napoli, con il quale sono andato in Champions, c’è dell’altro: la salvezza con la Reggina a meno undici ma partendo da meno quindici, l’Europa e la finale di Coppa Italia con la Samp. E mai un esonero. Crede sia poco?».
Dica un’altra verità: dopo le turbolenze della passata estate, quest’anno si sentiva più a rischio che in passato?«L’ho sospettato, è vero. Poteva bastare qualche risultato negativo per rinfocolare le tensioni di nove mesi fa. Ma se siamo qua, vuol dire che siamo stati tutti bravi, me compreso….».
Perdoni la domanda: ci resterà ancora?«Ho un contratto fino al 2013 ed intendo rispettarlo».
E a Napoli l’humus per lo scudetto esiste?«Esiste eccome, però in tempi ragionevoli. Ma se lei s’aspetta che le dica: lo vinciamo quest’anno, è fuori strada. Qui si può costruire su quanto è già stato edificato in questi sette anni e soprattutto negli ultimi due. Basta poco. E quindi, avendo poteri ampi, si può fare».
Fonte:CDS

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