NAPOLI - Tutti sono necessari e nessuno è indispensabile, ma per il buon Totò la seconda parte della massima sembra poco calzante. Eh sì, perché Salvatore Aronica, palermitano sulla soglia dei 34 anni (il 20 gennaio prossimo), a dispetto dell'anagrafe è diventato sempre più indispensabile nella difesa a tre di Walter Mazzarri, tanto da rientrare ormai a pieno titolo nella lista degli insostituibili.
L'ESCALATION - E ci mancherebbe: 14 presenze nel campionato in corso, dopo le 26 in quello precedente, e ben 6 in Champions dove si è confrontato, spesso vincendo il duello, con i vari Balotelli, Aguero, Gomez e Rossi. La ribalta europea conquistata a suon di prestazioni da "circoletto rosso", da grintoso e propositivo terzo di sinistra in difesa ed in campionato anche da centrale, a far da metronomo a Fernandez e Fideleff. Un vero e proprio punto di forza per il tecnico di San Vincenzo che ha sempre creduto in lui dai tempi della Reggina (2006/2008) tanto da riproporlo subito al suo arrivo, dopo l'inopinato accantonamento da parte dei predecessori. E' però tempo di mercato e il mancino, che ama le gite in barca, potrebbe essere approdato a un bivio, non tanto per suo volere, o per quello dell'allenatore, quanto per il tipo di contratto che ha col Napoli. A giugno 2012 infatti scadrà il quadriennale che lo lega all'azzurro e per lui ci potrebbe essere una nuova maglia già da questo mese, visto che di richieste ce ne sono e pure parecchie.
LE RICHIESTE - Torniamo un po' indietro nel tempo. Sei mesi fa Totò sembrava essere del Bologna ma, dopo un colloquio col ds Bigon in quel di Dimaro, decise di restare e giocarsela col nuovo arrivato Britos.Non ci fu partita, perché l'uruguagio s'infortunò lasciandogli campo libero, una chance sfruttata come meglio non si poteva, tanto da farlo passare in un semestre dai necessari agli indispensabili. E l'indispensabilità di Totò potrebbe pesare in modo non indifferente nelle prossime operazioni di mercato. Da una parte ci sono le richieste di Siena (il ds Perinetti: "Aronica non si discute, sono anni che sento parlare di una possibile cessione, ma gioca sempre titolare"), l'Atalanta, il Bologna che non si è affatto rassegnato e, dulcis in fundo, il Palermo, squadra della sua città. Al di là delle ipotesi, veritiere o surreali che siano ci sono gli apprezzamenti di Zamparini e Mutti. Il presidente non ne ha fatto mistero alla vigilia della sfida col suo Palermo: "Chi prenderei del Napoli? Al momento Aronica, poco elegante ma concreto e possente", e il nuovo mister rosanero, che l'ha allenato al Messina dal 2003 al 2006, nei suoi primi anni di A, continua a tesserne le lodi.
LA VOLONTA' - Walter Mazzarri non vorrebbe assolutamente privarsene, e anche lo stesso difensore vorrebbe restare dove sta. "Sto bene qui col mister e il posto me lo sono guadagnato sul campo. Sono un uomo del Sud e Napoli è molto simile alla mia Palermo. Perciò vorrei restare". E allora? Allora non è improbabile che alla luce di tutto ciò il "lucchetto" palermitano venga accontentato, anche per evitare un nuovo caso Pazienza. Ma in tal caso spetterà a Britos levargli il posto.
Fonte: CDS
0 commenti:
Posta un commento