NAPOLI - «Oggi pomeriggio ci sarà un sopralluogo allo stadio San Paolo per fare il punto della situazione, poi partiranno tutti i progetti. Ci sono dei lavori da fare».
L'annuncio arriva direttamente dal presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis che, dai microfoni di radio Marte, ha spiegato quella che è la situazione relativa all'impianto di Fuorigrotta in vista della prossima stagione e degli impegni internazionali che vedranno gli azzurri impegnati in Champions League.
«Lo stadio è una struttura antica e ha bisogno di una manutenzione straordinaria. In sessant'anni non sono stati fatti lavori, dovrebbero essere denunciati coloro che hanno creato una copertura che crea problemi di acustica e stabilità - ha ripreso il produttore cinematografico - dobbiamo decidere come smontarlo e aggiustarlo. Abbiamo 40 giorni per fare tutto. Ho un progetto nella mia mente, ho consultato vari architetti italiani ed europei. Sono pronto a collaborare con le istitutizioni e assumermi le mie responsabilità. Anche il Comune dovrà assumersi le sue e insieme lavoreremo in maniera concertata e positiva come si dovrebbe fare sempre nella città di Napoli».
Per il settore ospiti, dice De Laurentiis, «ho una mia idea. Contiene 4000 posti ma se ne occupano sempre molto meno. Vorrei ridurlo e mi sono stancato che mi si dica sempre che non si può fare».
Il numero uno del Napoli parla anche di mercato. «Bigon è tornato adesso da una breve e salutare vacanza. Operiamo e continueremo a farlo in maniera costante e intensa. Dico a tutti di stare sereni. Il calciomercato chiude il 31 agosto. Noi lavoriamo a fari spenti, a testa bassa, in maniera umile e con grande dedizione per la causa azzurra. Io mi considero un cavaliere al servizio del Napoli - dice De Laurentiis -, mi sono imposto un ruolo di paladino affinchè questa Società non abbia più problemi economici, non rischi più di scomparire dal grande calcio e prosegua nella sua crescita. State tranquilli, lavoriamo per voi...».
«Lavoreremo per creare una 'cantera' napoletana», dice ancora De Laurentiis, utilizzando un termine spagnolo per disegnare il futuro del settore giovanile azzurro in stile Barcellona.
Il Presidente fa il punto della situazione cominciando proprio dall'elogio ai «Giovanissimi» per la bella avventura nelle final eight di Chianciano Terme. «Sono orgoglioso dei ragazzi delle giovanili, vincere la finale sarebbe importante e sono soddisfatto per tutto ciò che hanno saputo fare. È nei nostri intenti profondere energie per creare un vivaio florido che possa dare al Napoli una struttura solida di giocatori allevati all'interno della Società, proprio come ha fatto negli ultimi anni il Barcellona. Vogliamo seguire quel modello e creeremo un network di migliaia di giocatori da monitorare nel mondo.
«Stiamo inserendo e pensando a nuove figure -aggiunge il presidente - che possano operare nella nostra 'cantera' e stiamo alimentando una fitta rete di osservatori che possano seguire non solo i giovani talenti del calcio nostrano ma anche internazionale. Crediamo molto nei giovani ed il lavoro svolto in questo primo settenato sta dando i suoi frutti».
Il Mattino
L'annuncio arriva direttamente dal presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis che, dai microfoni di radio Marte, ha spiegato quella che è la situazione relativa all'impianto di Fuorigrotta in vista della prossima stagione e degli impegni internazionali che vedranno gli azzurri impegnati in Champions League.
«Lo stadio è una struttura antica e ha bisogno di una manutenzione straordinaria. In sessant'anni non sono stati fatti lavori, dovrebbero essere denunciati coloro che hanno creato una copertura che crea problemi di acustica e stabilità - ha ripreso il produttore cinematografico - dobbiamo decidere come smontarlo e aggiustarlo. Abbiamo 40 giorni per fare tutto. Ho un progetto nella mia mente, ho consultato vari architetti italiani ed europei. Sono pronto a collaborare con le istitutizioni e assumermi le mie responsabilità. Anche il Comune dovrà assumersi le sue e insieme lavoreremo in maniera concertata e positiva come si dovrebbe fare sempre nella città di Napoli».
Per il settore ospiti, dice De Laurentiis, «ho una mia idea. Contiene 4000 posti ma se ne occupano sempre molto meno. Vorrei ridurlo e mi sono stancato che mi si dica sempre che non si può fare».
Il numero uno del Napoli parla anche di mercato. «Bigon è tornato adesso da una breve e salutare vacanza. Operiamo e continueremo a farlo in maniera costante e intensa. Dico a tutti di stare sereni. Il calciomercato chiude il 31 agosto. Noi lavoriamo a fari spenti, a testa bassa, in maniera umile e con grande dedizione per la causa azzurra. Io mi considero un cavaliere al servizio del Napoli - dice De Laurentiis -, mi sono imposto un ruolo di paladino affinchè questa Società non abbia più problemi economici, non rischi più di scomparire dal grande calcio e prosegua nella sua crescita. State tranquilli, lavoriamo per voi...».
«Lavoreremo per creare una 'cantera' napoletana», dice ancora De Laurentiis, utilizzando un termine spagnolo per disegnare il futuro del settore giovanile azzurro in stile Barcellona.
Il Presidente fa il punto della situazione cominciando proprio dall'elogio ai «Giovanissimi» per la bella avventura nelle final eight di Chianciano Terme. «Sono orgoglioso dei ragazzi delle giovanili, vincere la finale sarebbe importante e sono soddisfatto per tutto ciò che hanno saputo fare. È nei nostri intenti profondere energie per creare un vivaio florido che possa dare al Napoli una struttura solida di giocatori allevati all'interno della Società, proprio come ha fatto negli ultimi anni il Barcellona. Vogliamo seguire quel modello e creeremo un network di migliaia di giocatori da monitorare nel mondo.
«Stiamo inserendo e pensando a nuove figure -aggiunge il presidente - che possano operare nella nostra 'cantera' e stiamo alimentando una fitta rete di osservatori che possano seguire non solo i giovani talenti del calcio nostrano ma anche internazionale. Crediamo molto nei giovani ed il lavoro svolto in questo primo settenato sta dando i suoi frutti».
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