Martedì è attesa l’approvazione della delibera da parte del Consiglio comunale per questi lavori straordinari, a carico dell’amministrazione municipale secondo la convenzione. Costeranno dai 150 ai 180mila euro, fondi che sarebbero stati già reperiti nonostante le difficoltà economiche, quindi prima di Ferragosto. Secondo le intenzioni dei tecnici che ieri hanno esaminato i progetti preparati dallo staff di De Laurentiis nelle scorse settimane: il Napoli prevedeva le prescrizioni degli ispettori Uefa e aveva elaborato un piano di lavori.
Il Comune si farà carico di questi interventi: 1) creazione della nuova area sala stampa-conferenza, da allestire nei 400 metri quadrati della palestra ospiti; 2) installazione di una rete removibile per il settore ospiti (l’Uefa esclude la “gabbia” in Tribuna Nisida lato curva A per le gare internazionali mentre continuerà ad essere adoperata per le gare di campionato) e di alcune passerelle; 3) interventi per adeguare la struttura ad alcune normative sulla sicurezza, indicate anche dalla Digos, in particolare la zona del “dirigibile” in tribuna Posillipo che ospita le troupe televisive.
Il Napoli attende la delibera del Consiglio e l’inizio dei lavori, rassicurato dalle parole della delegazione del Comune che ha partecipato al tavolo tecnico aperto da sindaco De Magistris due settimane fa dopo l’incontro con De Laurentiis. Alla società spetteranno l’onere di arredi e allestimenti, oltre all’installazione dei due tabelloni luminosi. Non sono obbligatori per le partite di Champions, tuttavia il club vorrebbe accelerare i tempi per i maxi-schermi affinché il San Paolo possa presentarsi come uno stadio di livello internazionale al via del girone, fissato il 13 o 14 settembre. Potrebbero essere sistemati nel terzo anello dell’impianto dopo le verifiche di staticità effettuate dai tecnici del comune
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