In un intervista esclusiva al Corriere dello Sport il portiere azzurro Gennaro Iezzo si racconta:
Napoli, ieri, oggi, domani:
Iezzo, da cosa partiamo? “Da dove vogliamo. Comunque sempre Napoli, dove mi vedo ancora bene”.
Si sente più dentro o fuori il progetto? “Aspetto di sapere. Se la società fa altre scelte posso cercare altre situazioni”.
E' abituato a fare sacrifici per il Napoli? “Nasco tifoso, sono uno della curva. Lasciare la serie A e tornare in C1 per il Napoli lo rifarei 100 volte”.
Lei è di Castellammare di Stabia si sente napoletano? “Siamo stabiesi, Castellammare è un comune molto grande. Se torna in serie B sarà una cosa importante, perchè il problema dei cantieri navali ci ha messo in ginocchio”.
In pieno mercato avrebbe dei nomi da fare per il Napoli? “Solo un consiglio: è buono per il Napoli quello che viene a dare il massimo al di là del nome”.
E' dura la vita del portiere? “Si è un mondo a parte. Ci alleniamo da soli, viviamo da soli, giochiamo da soli. Se sbagli non ti puoi rifare, è un ruolo difficile”.
Perchè hai fatto il portiere? “Da piccolo sono stato numero dieci della Berretti della Juve Stabia. Poi fui stregato da “Giaguaro” Castellini e da Zoff e così cabiai ruolo”.
Farebbe l'attore in un film di De Laurentiis? “(ride di gusto) Per fare ogni cosa bisogna studiare, io voglio essere un attore in campo, i film del presidente li vado a vedere al cinema”.
Che cosa fa quando non gioca a pallone? “Ho un ristorante con Grava, un agenzia di management e un agenzia che vede energia alternativa. Mi piace leggere vado al cinema con i miei figli e gioco alla Play Station. E poi ho una vena artistica, suono il pianoforte da autodidatta e disegno. E' destino che con le mani riesco tutto”.
CDS
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