I sogni (di mercato) sono desideri. A volte – però – diventano realtà e infiammano i tifosi che già pregustano un Napoli da urlo in campionato e in Champions. Il profilo dei nuovi acquisti è di livello internazionale: un occhio alla carta d’identità, un altro al curriculum.
Quello di Arturo Vidal ha conquistato De Laurentiis e Bigon tanto da diventare il primo obiettivo di una mediana da rifondare. Il 24enne di Santiago del Cile ha tutto: corsa, visione di gioco, piedi (entrambi) morbidissimi, duttilità tattica, senso del gol (10 nell’ultima Bundesliga) e un contratto in scadenza nel 2012. Il ds azzurro, in missione tra Spagna e Germania, è andato in pressing sul suo procuratore Fernando Felicevich e adesso sta cercando di convincere la dirigenza del Bayer Leverkusen. Il duello è tutto con il Bayern Monaco. I bavaresi hanno messo sul piatto 10 milioni. «Abbiamo respinto quest’offerta», dice al quotidiano Bild il re delle aspirine, Wolfgang Holzhäuser. Un rilancio (previsto) potrebbe non bastare. «Non giocherà in un’altra squadra tedesca». Questione di rivalità, insomma. Meglio il Napoli. Per la serie, lontano dagli occhi, lontano dal cuore: «Dall’estero, devono sborsare più di 10 milioni». Tra 11 e 12, insomma, si potrebbe chiudere. Bigon è pronto ad accelerare, l’obiettivo è anticipare i tempi per regalarlo a Mazzarri prima della Coppa America per evitare che le sue buone prestazioni con la maglia del Cile possano scatenare un’asta. Bisogna far presto.
Vidal più Inler, l’idea è questa. Lo svizzero è sempre un tormentone. La Juve è più defilata, ma non ha del tutto mollato il colpo e aspetta gli eventi. Il Napoli lavora alla clausola rescissoria e cercherà di trovare l’accordo per l’ingaggio (la proposta è di 1 milione e 600 mila euro).
Prima – però – arriverà la firma di Criscito. Domani è il giorno dell’incontro con Andrea D’Amico per mettere nero su bianco.
Donadel e Dzemaili (Parma pronto a riscattarlo per poi girarlo al Napoli, agli emiliani piace Santacroce) restano sullo sfondo. Adesso il primo piano è tutto per Vidal.
Repubblica
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