Antonio Caliendo, procuratore di Trezeguet, è intervenuto ai microfoni di Radio Goal, sulle frequenze di Kiss Kiss Napoli: “Secondo extracomunitario? E’ una cosa che si aspettavano un po’ tutti. Quando si parla dello scandalo dei vivai, non vengono fuori i giovani, non si ricorda che si è distrutto tutto nel corso del tempo. C’è bisogno di ricominciare da capo. Io pensavo che noi saremmo stati gli esportatori più massicci di calciatori assieme al Brasile, purtroppo non è stato così. Meno male che ci hanno salvato gli allenatori. Trezeguet? Non ci sono ultimatum, sono i tempi che scadono. So che Trezeguet ha sempre fatto una preparazione prima del ritiro per una settimana. Al termine di questa, quindi, bisogna vedere, anche perché partono i ritiri. Com’è Trezeguet adesso? Io l’ho seguito all’Hercules. Questa è una piccola squadra che stava per andare alle Coppe, poi ci sono stati problemi sui pagamenti e quant’altro. Lui si è sempre comportato correttamente e l’ho visto molto più fresco che negli ultimi due anni. Ciò vuol dire che il giocatore aveva semplicemente bisogno di cambiare aria. Se dovesse arrivare al Napoli, con un Lavezzi, Hamsik e Cavani, lui diventa un killer. Mazzarri? Ha tratto il massimo da una rosa, non credo che gli sfugga quello che può dare il mio assistito al Napoli. Comportamenti non molto corretti da parte di alcuni procuratori? Quando si fa questo vuol dire che si ha una copertura alle spalle. C’è da dire che il ‘procuratore’ è diventato una figura obsoleta che viene spazzata via se non fa parte di una grossa organizzazione finanziaria. Purtroppo siamo caduti in basso, lo dico tranquillamente. Io sono sempre stato trasparente e dico come la penso. L’atteggiamento di rottura che spesso si verifica – tipo ciò che sta succedendo a Napoli in un caso – è un modo di fare che si sceglie. Io sono sempre stato stimato e ovunque chiamo non mi danno problemi. Lamela? Sarebbe preferibile un Ederson”.
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