Presente è poco: onnipresente. «Domani mattina arrivo in ritiro anche io, voglio rimanere con la squadra almeno fino a giovedì». Aurelio De Laurentiis seguirà molto da vicino i primi passi del nuovo Napoli, che ha appena preso possesso del suo quartier generale in Trentino, ai 766 metri sul livello del mare di Dimaro. La stagione della Champions è entrata ufficialmente nel vivo, per Mazzarr e i giocatori. Volo charter dell’Air Italy da Capodichino, atterraggio a Verona e trasferimento in pullman nella località della Val di Sole, dove gli azzurri sono attesi da due settimane di lavoro atletico e tattico. L’organico è stato migliorato con nove rinforzi: due portieri (Rosati e Colombo), due difensori (Britos e Fernandez), tre mediani (Inler, Donadel e Dzemaili), un esterno (Mannini) e un attaccante (Santana). Alla comitiva s’è aggiunto in extremis pure Cristiano Lucarelli, 35 anni, una certezza soprattutto per gli equilibri dello spogliatoio, in attesa che si dimostri ancora competitivo anche sul campo. Ma il mercato non finisce qui, parola di presidente. «Per noi la campagna acquisti è sempre aperta: fino al 31 agosto e pure oltre, ragionando in prospettiva. Siamo vigili e pronti a intervenire in ogni momento. Se ci sarà la possibilità di prendere un campionissimo, di quelli che garantiscono veramente il cambio di marcia, non ce la faremo sfuggire». Non c’è fretta, però. Mazzarri ha già un gruppo all’altezza degli obiettivi stagionali: per qualità e quantità di interpreti, con innesti molto importanti soprattutto in difesa e a centrocampo. Erano questi i reparti in cui il Napoli aveva necessità di rinforzarsi in vista della Champions League. Operazione compiuta, con l’unica incognita sul futuro di Gargano, che resta in bilico. L’uruguaiano è a un bivio: o accetta la concorrenza di Inler, Dzemaili e Donadel, oppure può chiedere a De Laurentiis di cederlo al migliore offerente (Spagna o Germania). Il presidente è pronto. Già individuato l’eventuale sostituto: è Maxime Gonalons, 22 anni, francesino del Lione. Ma non sarà il Napoli, che non ha necessità di vendere, a fare la prima mossa. Vale per Gargano e ancora di più per Lavezzi, l’altro azzurro che ha parecchi corteggiatori e potrebbe essere accontentato in caso di “proposte indecenti”. De Laurentiis si sente in una botte di ferro. Se il Pocho rimarrà, bene. Altrimenti, aggiungendo un altro po’ di milioni ai 32 della clausola dell’argentino, il presidente potrà andare senza problemi all’assalto del «campionissimo che può garantire il cambio di marcia». C’è tempo fino al 31 agosto. «Mercato finito? Macché, non facciamo disinformazione. Ho parlato con Bigon della possibilità di fare subito altri due acquisti, da parcheggiare in club diversi per non appesantire troppo il nostro organico, come abbiamo fatto con il giovane attaccante Dumitru». Lavori in corso pure su altri fronti. «A Castel Volturno, in un mese e mezzo, abbiamo ristrutturato tutta la nostra sede: è quasi pronta la nuova piscina al coperto. E ingrandiremo anche la palestra, per una spesa complessiva di un milione. Per il prato del San Paolo, invece, ho ingaggiato il miglior agronomo che c’è in circolazione ». Acquisti a parte, però, il colpo dell’estate è l’amichevole di lusso col Barcellona. «Tutti al Camp Nou: scommetto che i nostri sudamericani mi chiederanno di tornare prima dalle vacanze ». Il più atteso è Cavani. «Abbiamo mandato una lettera di diffida all’Uruguay: nessun rischio con il ginocchio infortunato ». Il Matador serve a Mazzarri
Repubblica
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