Sono felice per la mia città: il suo sorriso è contagioso, questa felicità ripaga di mille sofferenze, 21 anni dopo l’ultima volta in Coppa Campioni, a 5 anni appena dalla serie C. Io c’ero e ho raccontato tante (quasi tutte) quelle partite, da Gela a Manfredonia, poi Verona e Brescia, una doppia promozione che mi ha segnato molto come telecronista. Non potrò mai dimenticare quel percorso notturno sul pullman scoperto di ritorno da Genova, dopo il ritorno in A: stavo lì per girare immagini e raccogliere interviste, vedevo le vecchiette ai balconi che mandavano baci con le mani, le coppiette smettere di fare l’amore per affacciarsi e salutare Reja, i bambini che correvano come schegge per salutare Calaiò. Ricordo anche di aver commentato il primo confronto europeo importante, quello col Benfica, più il preliminare di quest’anno contro l’Elfsborg e ho capito quanta voglia di grandi confronti abbia Napoli, quanto dolce possa essere la musica della Champions per il San Paolo. Sperando, anche solo per completare un percorso parallelo, di poter fare una telecronaca del Napoli in Champions, la mia prima in carriera dal vivo. Perché quella musichetta nemmeno io l’ho ancora mai sentita…
fonte: gianlucadimarzio.com
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