NAPOLI – «È normale che la mia permanenza sia incerta, altrimenti perchè avrei avvertito la società dicendo che potrei non rimanere?». Lo ha detto il tecnico del Napoli, Walter Mazzarri, nella conferenza stampa della vigilia della partita che oggi è stata dedicata quasi interamente al suo futuro. L'allenatore ha preferito non sciogliere le riserve ribadendo più volte che di quello che sarà il domani ne parlerà alla fine della stagione quando il campionato sarà concluso. «Oggi – ha concluso – colgo l'occasione per parlare con i tifosi affinchè non si facciano fuorviare da tutti i detrattori sono usciti fuori più che in altre occasioni».
AI TIFOSI – «Devo fare una parentesi importante, voglio parlare in maniera diretta con i nostri tifosi. Mi rivolgo a loro, dico che non devono farsi fuorviare dai detrattori che sono usciti allo scoperto. Il rapporto e il rispetto che avrà Mazzarri fino all’ultimo minuto che resterà a Napoli è dettato dal lavoro e dalle promesse che sono stato in grado di mantenere. E’ il modo migliore per farmi rispettare dai tifosi. E’ nel mio diritto nel ruolo di allenatore proprio come Ancelotti che è nella mia stessa situazione e ha detto le stesse cose. Non è successo tutto questo clamore, sono cose che un tecnico serio dice quando il campionato non è ancora finito. A fine stagione, parlerò degli scenari».
LEALTA' E RAPPORTI – Mazzarri precisa il concetto di detrattori: «Mi riferisco a tutti quelli che stanno creando una situazione kafkiana che non esiste. Ci tengo tantissimo che continui il rapporto di rispetto che ci sarà sempre con la nostra gente. L’incontro con De Laurentiis? Non rispondo, con la società e con il presidente, ci incontriamo quando lo riteniamo opportuno e non dobbiamo rendere conto a nessuno. I discorsi fatti ce li teniamo per noi, salvaguardo la squadra che scende in campo. Di sicuro, Mazzarri da persona leale e seria informa la società di quello che ha in mente, dei suoi pensieri, delle sue remore e delle sue vedute. Il club mi onora il contratto e io rispetto loro. Un allenatore deve avere i tempi giusti per dire la sua, questo non lo è. Ci sono ancora nove punti in palio. Le perplessità dei tifosi? Non credo, il mio comportamento è coerente, non dico le cose di comodo, la lealtà del sottoscritto viene apprezzata. La gente di Napoli è molto più intelligente e ha capito tutto, non hanno dubbi. Mazzarri resta? Ve lo dirò a fine stagione, non decido da solo. Certi discorsi li farò alla fine. I tifosi devono rispettare questo, un professionista si valuta per quello che dà alla causa finché non finisce il mandato. Il campionato non è ancora finito, devo tenere la squadra concentrata e rischieremo di distrarci. Da adesso parlerò soltanto della partita con il Lecce. Il rapporto con la società? A livello personale non ho problemi con nessuno, un conto è la professione, un altro è il rispetto. Sono stato attaccato e si tende a sfasciare tutto. I rapporti umani sono perfetti, quelli professionali li dirò a fine anno. Per questo dico ai tifosi di stare tranquilli, dirò tutto. Valuteremo un insieme di cose e adesso non ne parlo più. Non bisogna cascare in certe trappole, godiamoci il momento e pensiamo ai nuovi traguardi da raggiungere. Erano 21 anni che il Napoli non arrivava a fare la Champions. Possiamo realizzare ancora un altro sogno, quello di entrare dalla porta principale».
PRIMA GLI OBIETTIVI – Mazzarri allarga il discorso: «Ancelotti ha i dubbi, Rossi ha i dubbi, Gasperini ha i dubbi, perché con me la situazione è diversa? Sento dire cavolate, bugie sul mio conto. E’ ovvio che la mia permanenza è incerta, bisogna fermarsi, confrontarsi e parlare. Alla società ho detto che non è sicuro che io resti». De Laurentiis però dice che Mazzarri è confermato: «Mi fa piacere che parli così, vuol dire che è soddisfatto del suo allenatore. Però rifacciamo il discorso tra tre partite». Mazzarri commenta lo striscione della curva A: «Hanno capito tutto, gli addetti ai lavori possono andare, i tifosi no. Loro sanno che un professionista può fare delle scelte e vanno valutati per quanto hanno fatto per la maglia. L’anno scorso parlai allo stesso modo. Se domani, ovviamente, va bene, anticiperò i tempi con la società. Di solito parlo quando l’obiettivo è raggiunto anche se puntiamo al secondo posto».
LECCE – Chiusura sul finale di campionato e sulla sfida con il Lecce: «Ho parlato chiaro ai miei giocatori alla ripresa degli allenamenti. Ho detto loro che sono stati eccezionali a tagliare questo traguardo, ma noi non ci accontentiamo. Ci sono nove punti in palio per diventare vice-campioni d’Italia. Dobbiamo restare concentrati e mettere sotto chiunque. Il nostro spirito non deve cambiare, portiamo il più in alto possibile questa squadra. Credo che quando un allenatore parli così, stimola il suo gruppo. Il Lecce recupera Di Michele? Sarà uno stimolo per noi a fare bene. Non commento le sentenze, per quanto mi riguarda cambia poco. Yebda o Pazienza? Lo vedrete domani. Sarà una partita vera, noi abbiamo un obiettivo da raggiungere, quindi ce la giocheremo. Il Lecce ha sempre conquistato buoni risultati con le grandi. Al via del Mare è una squadra temibile».
Corriere dello sport
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