NAPOLI - Napoli e Walter Mazzarri, un binomio che vuole continuare a stupire. Sempre nel rispetto del progetto della società. Il tecnico di San Vincenzo l'ha sposato nuovamente dopo l'incontro con De Laurentiis: "Avevo bisogno di sentire alcune sicurezze da parte del presidente. Bisognava chiarire alcune divergenze, qualora ci fossero state, prima di ripartire. La prossima stagione sarà molto difficile e dobbiamo essere uniti e coesi". Una crescita così esponenziale, insomma, va pianificata nei dettagli: "Il nostro piano per l'approdo in Champions era triennale, lo abbiamo anticipato e dovevamo vagliare alcune situazioni".
Sul mercato, idee abbastanza chiare: "Faremo acquisti in base al fair play finanziario, ci sono società che hanno un potenziale superiore al nostro e noi li faremo in base alle nostre esigenze". Inutile parlare di nomi: "Sapete che non dico niente". Maggiore apertura, invece, sul numero degli interventi: "Tre o quattro? Quelli ci saranno senz'altro". Mazzarri, insomma, ha già dato le sue indicazioni: "L'allenatore lo fa sempre, poi è chiaro che il mercato nasconde delle insidie e magari qualche trattativa avviata può regalare qualche intoppo. Sarò informato quotidianamente. Mi confronto con il presidente ma anche con il direttore sportivo e il direttore generale. Adesso andrò in vacanza per un mese, ho bisogno di staccare, ma mi presenterò più carico di prima. Ci aspetta un'annata ricca di insidie,
ma noi vogliamo continuare il nostro progetto di crescita. La Champions sarà un'esperienza nuova, cercheremo di onorarla disputandola al meglio". Il passato burrascoso, insomma, è un lontano ricordo: "Non ho mai detto di voler andare via, avevo bisogno soltanto di un confronto e così è stato. Tutto il resto non mi interessa".
Chiusura dedicata ai gioielli del tridente. Hamsik e Lavezzi sono al centro di voci di mercato: "Per quanto mi riguarda, non credo partiranno. Sono felici di restare a Napoli e avranno un motivo in più con la Champions. Non credo ci saranno problemi, poi se un giocatore esprime la volontà chiara e diretta di voler andare, la società deve fare le sue valutazioni".
Repubblica.it
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