Fai festa Napoli e non fermarti più. Accendi i bengala e fai esplodere i mortaretti per salutare un Capodanno molto particolare: il 15 maggio del 2011 sarà ricordato per sempre come il giorno della rinascita calcistica dopo il fallimento datato 1 agosto 2004. Bisogna inchinarsi dinanzi ai protagonisti di un traguardo clamoroso, ma soprattutto va detto grazie al tecnico Walter Mazzarri che ha saputo portare questa squadra dal quartultimo posto dell’ottobre 2009, al terzo posto di quest’anno. Ha saputo fare di necessità-virtù, trasformando in calciatori di rango i tanti azzurri che erano F stati emarginati nelle stagioni precedenti a quella della sua venuta. E con la sua determinazione, che non ha mai fatto mancare in nessuno dei suoi giorni da allenatore del Napoli, ha convinto la squadra a credere nel clamoroso obiettivo della Champions League. Evitando addirittura il fastidio dei preliminari. L’ha forgiata a propria immagine e somiglianza, trasformandola in una macchina da guerra che raramente ha fatto cilecca. Ecco dove nascono le tante vittorie nei minuti finali oppure oltre il novantesimo, ecco perché il Napoli è riuscito a prodursi in rimonte clamorose, in serie A e in Europa League. Il più è fatto, ma ora manca un altro passaggio per rendere completa la felicità di essere arrivati oltre ogni più rosea aspettativa: la stretta di mano tra De Laurentiis e Mazzarri.Oggi probabilmente si terrà l’incontro tra il presidente e l’allenatore, con l’auspicio che sia davvero chiarificatore. Non basterà trovare un accordo, magari di facciata e frutto dell’euforia per il grande risultato di quest’anno, occorre che ci sia anche la convinzione di procedere fianco a fianco. Senza riserve mentali e senza il rammarico di non essere riuscito ad andare altrove. Soltanto così si potrà dare seguito ad un progetto davvero vincente, senza lo sperpero di risorse, ma con l’acquisto obbligatorio di almeno quattro rinforzi di esperienza per ben figurare sul palcoscenico dell’Europa che conta. Questo è l’auspicio di tutta la popolazione partenopea che attende con ansia il faccia a faccia che darà il via alla campagna acquisti per la prossima stagione, oppure ad una separazione che sarebbe traumatica per tutta Napoli. In tal caso, ognuno dei due protagonisti dovrà fornire le necessarie spiegazioni agli occhi di una platea che non merita né atteggiamenti sparagnini, né tradimenti insopportabili. Per giorni sarà ancora festa, sull’onda lunga della notte magica di domenica, ma il campionato non è ancora finito e il Napoli dovrà onorare fino alla fine il raggiungimento della Champions, andando domenica Torino con l’obiettivo di ottenere la 22esima vittoria di questo campionato. E sarebbe un record: la squadra che vinse il secondo scudetto nel 1990 ne ottenne 21. Sarà bello vedere all’opera gli azzurri ormai con la testa sgombra dalla necessità di giocare per i tre punti in palio. Ma proprio per questa ragione, ci si aspetta che in casa della Juventus si chiuda la stagione in maniera trionfale. Vincere anche a casa dei bianconeri avrebbe il valore di un passaggio di consegne in chiave Champions League. Prendere gli ultimi tre punti e tornare a casa salutando la Vecchia Signora. Tutti. Mazzarri in primis…
Raffaele Auriemma
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