Casa dolce casa: e in quel remake in salsa napoletana, il calcio è un propellente per scacciar via i fantasmi e risistemare il salotto e i divani. Betrovati al san Paolo, e però anche a Lucrino, focolari domestici d'un figliol prodigo coccolato da tifosi ed indignados, il sacrosanto rifugio d'un uomo (e di un bomber) da abbracciare tutti assieme, appassionatamente, per lasciargli ritrovare la via del gol, per riconsegnargli la serenità appena intaccata. La notte è fatta per segnare, eh sì, però anche per godersi l'affetto della gente, gli slanci di solidarietà, l'affetto smodato per un eroe da tutelare: torna Cavani e la storia mischia la cronaca & lo sport, il pubblico e il privato, in un concerto di voci che parte dall'uscio d'una abitazione profanata e si diffonde in uno stadio trasformato in santuario.
IL RE DEL GOL -Trentotto reti in un anno o poco più, cinque doppiette (a Boras all'Elfsborg, a Cesena, al Parma al san Paolo e poi all'Olimpico alla Roma e a Fuorigrotta al Cagliari) e cinque triplette in Olanda, all'Utrecht e tra le mura amiche a Juventus e Sampdoria, a Lazio e Milan), uno show con grandi e piccine: poi, all'imbrunire della sfida al Villarreal, la botta alla caviglia, il dolore, il timore e san Siro che diviene un miraggio. Il peggio è passato e ciò che resta di quel congedo tra le braccia di medico e massaggiatore è un sospirone di sollievo dei quarantamila che l'attendono sfogliando l'album della sua stagione meravigliosa, uno scintillio di prodezze offerte presentando il campionario tecnico. Il Parma, un anno dopo, è un talismano da accarezzare con leggerezza, memore del primo uno-due interno griffato el matador, e nel contesto d'una notte intrigante, aspettando il Bayern Monaco, c'è il sano desiderio di rimettersi a correre per riavvicinar se stesso e la media straripante della stagione passata.
IL PRINCIPE DI LUCRINO -Il san Paolo è anche altro, però: è una boccata di sostegno morale per far da sponda agli indignados di Lucrino, i concittadini feriti dal furto in casa di Cavani che si sono spesi con striscioni e con appelli affinché il bomer resti uno di loro e abbandonil'idea di trasferirsi a Posillipo e dintorni. "Continueremo a tutelarne la privacy, qui da noi nessuno saprà dove abita Edinson". L'epicentro dei pensieri rimane il Parma e una partita da affrontare a viso aperto, lasciando che il vento accarezzi i capelli e porti via le preoccupazioni: Cavani c'è, con quella sua sfilza di reti in campionato, ventinove, con la somma che - trentotto - che fa un totale da brividi; con Hamsik da avvicinare (simpaticamente), per intrufolarsi tra i primi dieci goleador di sempre della storia partenopea.
TOTO' & ANTONIO -E poi ci sono le sfide "impassibili": quella con Totò Di Natale per lo scettro di capocannoniere rimane avvolta nel disincanto d'un attaccante che antepone gli interessi collettivi a quelli personali e che però gradirebbe sistemarsi sul trono, cingendosi il capo della corona; ma l'ultima, in ordine di tempo, fascinosa e suggestiva, gli è stata offerta su un tappeto verde da Luis Vinicio, non solo allenatore ma centravanti con vive reminiscenze del suo ruolo: "Io dico che Cavani può persino riuscire a superare Careca". Casa dolce casa: si aprano le porte (senza scassinare....).
Fonte: CDS
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