Napoli – “Mi sento un figlio di Napoli”. E’ una bella dichiarazione di appartenenza quella di Walter Mazzarri che da pochi giorni ha festeggiato i due anni da allenatore sulla panchina azzurra. Il tecnico è stato ospite, alla libreria Feltrinelli di Piazza dei Martiri, della presentazione di: “Napoli 8 1/2″, libro sull’ 85° anniversario della SSC Napoli. Volume celebrativo curato da Enrico Varriale, giornalista Rai, in occasione degli ottantacinque anni della Società azzurra (1° agosto 1926 – 1° agosto 2011),
Un’opera importante realizzata dalla SSC Napoli in collaborazione con la casa editrice Minerva Edizioni, dedicato a tutti i tifosi partenopei e agli appassionati di calcio.
Proprio Varriale ha introdotto la presentazione: “Questo libro racconta la storia di una passione attraverso ricordi, esperienze e la storia di tanti protagonisti che hanno fatto la storia del Napoli. Sono contento che accanto a me ci sia Mazzarri, allenatore unico che ha saputo vincere in ogni squadra abbia allenato”.
Poi è la volta del tecnico azzurro che racconta il suo rapporto con Napoli e con il Napoli…”Lo spirito di questa squadra che lotta e combatte sempre, incarna proprio lo spirito e l’anima dei napoletani. Mi trovo talmente bene in questa città che mi sembra di essere nato a Napoli”
Quale Napoli del passato si avvicina a questo? “Dovendo scegliere un Napoli simile al nostro direi che potrebbe essere quello di Vinicio perché era una squadra sempre propositiva che cercava il risultato attraverso il gioco”
Che giocatore azzurro del passato le piacerebbe avere oggi in squadra, escluso ovviamente Maradona? “Noi abbiamo giocatori eccezionali, fortissimi e che stanno dando tanto. Ma se dovessi scegliere, eccetto Diego, direi che mi piacerebbe allenare Careca”.
Lavorare a Napoli dà più entusiasmo o responsabilità? “Non sento la responsabilità e poi ho sempre amato lavorare con addosso responsabilità. piuttosto per me è una grande soddisfazione essere e rappresentare un aspetto positivo di questa città. Ed il calore di Napoli è una spinta in più per far sempre meglio”.
Sscn.it
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