Il Matador sceglie via Tasso. Bloccata la casa dove vivrà con sua moglie Soledad e il piccolo Bautista. Un appartamento al primo piano in un parco elegante sulla collina del Vomero. Un posto super blindato, molto riservato e con guardie giurate all’ingresso, il parco è presidiato ventiquattr’ore su ventiquattro. Impossibile violare la privacy del Matador. Ci abitò Claudio Ranieri, l’attuale tecnico dell’Inter, nell’anno in cui allenò gli azzurri. E ancora prima Albertino Bigon, tecnico del secondo scudetto azzurro e papà dell’attuale direttore sportivo Riccardo. Si è convinto subìto Cavani dopo aver visionato altre tre abitazioni tra via Posillipo, via Tasso e via Petrarca. L’ha visto appena due volte l’appartamento, in compagnia della moglie Soledad e del procuratore-amico Claudio Anellucci. Lo stesso appartamento, molto ampio, è stato visitato in precedenza anche da Pandev, Donadel e Zuniga. Dopo il furto subìto a Lucrino non ci ha pensato neanche un attimo a cambiare abitazione e ad andare a vivere a Napoli città. Di ritorno dall’Uruguay e dalle due sfide di qualificazioni per i Mondiali sbrigò le ultime pratiche con la polizia per la denuncia del furto e scelse la sua nuova destinazione. Il raid dei ladri nella sua abitazione turbò molto Edinson e soprattutto sua moglie Soledad. Via Tasso, una strada cara al Matador, alla clinica Internazionale il 22 marzo nacque il piccolo Bautista e fu festa grande. Il trasloco avverrà a giorni, la casa è già abitabile, giusto qualche ritocco e la famiglia Cavani si sposterà nella nuova abitazione. La tangenziale (uscita Vomero) è a pochi minuti, anche ciò ha spinto Cavani verso questa scelta: non sarà troppo complicato raggiungere Castelvolturno per gli allenamenti. La notizia dell’arrivo della famiglia Cavani si è sparsa in tutta la zona (la parte alta di via Tasso) e i vicini gli hanno già riservato una grande accoglienza. Il Matador sta vivendo un momento particolare, non segna dalla partita contro il Milan in campionato e dal Villarreal in Champions. Contro gli spagnoli si fece male alla caviglia e fu costretto a saltare la trasferta del «Meazza» contro l’Inter, poi rispose alla convocazione con l’Uruguay e fu anche impiegato segnando tra l’altro un gol alla Bolivia. A Napoli è tornato un po’ scarico, fallendo la prova contro il Parma e salvandosi solo per la generosità mostrata contro il Bayern Monaco. Al momento della sostituzione capì di non essersi espresso al massimo e non nascose la delusione all’uscita dal campo. De Laurentiis non fece i salti di gioia per la partecipazione del Matador alle due gare con l’Uruguay ma Edinson ha più volte confermato che alla Celeste non rinuncerebbe mai. In settimana Edinson ha seguito un programma di lavoro particolare per tornare al più presto al pieno della brillantezza fisica. È stanco il Matador ma la sua voglia di giocare è sempre la stessa. Mazzarri gli ha parlato per avere rassicurazioni e comunque non rinuncerà al Matador nella formazione base domani pomeriggio a Cagliari.
Fonte:Il Mattino
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