Tantissimi applausi per il portiere azzurro Morgan De Sanctis intervenuto all'Istituto Marie Curie nell'ambito della campagna "Non fare autogol", promossa dall'Associazione Italiana di Oncologia Medica. C'è stata naturalmente occasione anche per parlare di calcio e del Napoli ecco quanto dichiarato dal portiere azzurro: "Sei punti a cinque giornate dal termine sono parecchi ne siamo consapevoli, conserviamo comunque un margine abbastanza rassicurante per ottenere la Champions. Ora ci aspettano cinque partite importanti, credo che con 8 punti dovremmo farcela a centrare la qualificazione diretta in Champions. Questa è stata una stagione strepitosa, i tifosi azzurri hanno dimostrato tutta la loro passionalità con quell'applauso dopo il fischio finale. Uno dei miei desideri fin da ragazzino era quello di giocare nel Napoli. Ho vissuto da bambino gli anni di Maradona e sempre ammirato il pubblico napoletano, ora che gioco da due anni nel Napoli posso dire che i tifosi del Napoli sono veramente unici. Quest'anno abbiamo fatto delle rimonte al cardiopalma sicuramente grazie alla spinta del nostro grande pubblico. Quest'anno dopo una sconfitta abbiamo sempre reagito, ora vogliamo fare bene a Palermo, cercheremo di ottenere punti importanti per centrare la Champions diretta. Inler? Per me resta un avversario, sono molto arrabbiato con lui, perchè quel tiro così angolato e preciso non doveva farlo (ride ndr). Non esultanza? Si è giustificato con la storia degli amici napoletani, ma io a tutta questa napoletanità decantata non ci credo, ci starei ben attento. Mi fido poco dei giocatori che non vivono in primo luogo questa realtà. La napoletanità fa difesa quando si vive a Napoli e soprattutto devono farlo i napoletani. Viva Napoli e chi vive questa città!".
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