Come un fiume in piena. Che da tre giorni travolge tutto ciò che incontra. Gli argini si sono rotti domenica scorsa intorno alle 14.20, in concomitanza con il fischio finale di un Napoli-Lazio dai risvolti epici: è da allora che il delirio azzurro si è impossessato della città.
Prima i canti, i cori, i balli in un San Paolo che si è svuotato solo a pomeriggio inoltrato; poi i caroselli lungo le arterie cittadine come ai tempi d’oro; quindi i capannelli spontanei un po’ovunque, tutti a raccontare le emozioni di una giornata storica, indimenticabile; infine l’entusiasmo virtuale, con social network e blog presi letteralmente d’assalto dai fans di Cavani e compagni. Logica, perfino inevitabile, l’invasione pacifica di ieri a Castelvolturno. Un fiume in piena. Che ha travolto d’affetto anche i ragazzi di Mazzarri alla ripresa degli allenamenti. Il capannello ha preso corpo ben prima delle 14 davanti al viale che introduce all’Holiday Inn. A molti è stato concesso l’ingresso alla struttura, in modo da poter vedere da vicino gli azzurri al lavoro: membri di associazioni benefiche, scolaresche, sponsor. In tutto poco più di 200 persone sistemate a ridosso della rete metallica di bordo campo. Alle 15 ecco gli azzurri scendere in campo, e scatta il delirio: urla di incitamento, flash e grida d’ammirazione ad ogni passaggio, ad ogni giro di campo.
Cavani e Lavezzi i più gettonati. Poi capitan Cannavaro, quindi via via tutti gli altri. La seduta è durata poco più di un’ora, praticamente un po’di lavoro atletico tra campo e palestra nei ranghi anche Zuniga, ormai recuperato) con gli effettivi divisi in due gruppi. Al rientro negli spogliatoi il contatto con le associazioni a favore dei disabili: Cavani ha firmato autografi, il pocho ha regalato la maglia da allenamento a un piccolo tifoso. Poi un violento acquazzone primaverile che ha costretto tutti a ripararsi nell’androne usato come parcheggio coperto. Lì è scattata la caccia al souvenir, alla foto esclusiva, all’autografo con dedica. Con tanto di ressa. Defilato, ma sorridente, Raffaele Cantone, giudice presso l’ufficio del Massimario della Corte di Cassazione. In veste di tifoso, ha accompagnato il figlio a vedere da vicino i suoi eroi: «Fa piacere essere qui e constatare tanto entusiasmo. Il Napoli in questo momento offre l’immagine migliore di questa città» , ha detto l’ex pm della Dda. Un’immagine vincente che balza oltre i confini nazionali: «E’un Napoli da scudetto, e Cavani è un campione senza precedenti» , ha infatti scritto l’edizione online del quotidiano greco Athlitika Nea.
FONTE: Corriere del Mezzogiorno
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