C’è un’altra Palermo che aspetta il ritorno di Cavani, non quella del Barbera che nella stragrande maggioranza lo ricoprirà di fischi. Fischi d’amore, certo, perché quando ci sente traditi, la delusione è il sentimento che prevale. Ci sono tanti che lo vogliono riabbracciare, perché del Matador hanno apprezzato l’umanità, la generosità e il rispetto. Su tutti c’è Max, il ragazzo ghanese che sbarcava il lunario davanti al centro commerciale di Mondello dove Cavani andava a fare la spesa. Max cercava di racimolare qualche euro caricando i sacchetti sui carrelli dei clienti. Edinson all’inizio aveva problemi con la lingua e in lui ha trovato un supporto. Max parla l’inglese come la moglie di Cavani. Da lì è nata un’amicizia, Edi lo accolto a casa sua e lo ha assunto con un regolare contratto di lavoro come collaboratore domestico, si è occupato del permesso di lavoro, accompagnandolo in tutti gli uffici per l’iter burocratico. "È stato un dono di Dio - dice Max -,gli devo tutto, grazie a Edi mi è cambiata la vita, pensa che quando se ne è andato da Palermo il centro commerciale ha deciso di assumermi. Siamo come due fratelli, ci sentiamo quasi ogni giorno".
Amarcord - Perché Cavani nei suoi 4 anni e mezzo a Palermo ha lasciato affetti, nonostante fuori dal campo facesse una vita riservata. Si faceva vedere poco in giro, dopo gli allenamenti amava stare a Mondello con la moglie Maria Soledad. Di amici, però, se n’era fatti parecchi, quelli con cui andava a pesca, o quelli del suo ristorante preferito, in piazza a Mondello. Lì c’era Orazio che se lo coccolava con piatti di pesce speciali solo per il Matador.
Rivincita - Già, quei gol fatti e sbagliati che gli sono costati le critiche dei tifosi al Barbera. "Sbaglia gol troppo facili", era l’appunto ricorrente corredato dai fischi. Che spesso Cavani ha tramutato in applausi con reti da cineteca. Quegli stessi gol che ora segna col Napoli che stanno facendo ammattire i palermitani che non riescono a capacitarsi come sia esploso in questo modo. Ora, la paura più grande è che uno di questi gol il Matador se lo sia conservato proprio per dare un dispiacere a chi lo aveva messo nel mirino ingiustamente, non certo per gli amici.
Fonte:Gazzetta dello sport
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