Antonino Fiorino
Napoli-Genoa non è un qualunque incontro di calcio tra squadre che si affrontano a viso aperto ma ha un significato ben più profondo nella storia del campionato italiano. Due tifoserie che si uniscono in un solo coro, sostenitori che si rispettano ed innalzano valori sportivi di amicizia e gemellaggio allo stato puro costituendo così un'indelebile modello di riferimento. Un forte ed indissolubile legame che si conferma di anno in anno, stimato da tutti i veri sportivi ed estimatori del calcio, che si esplica all'ennesima potenza sugli spalti del San Paolo e del Ferraris. Due stadi che in tema di tifoseria non hanno niente da invidiare a quelli più capienti d'Italia (ma che non registrano sempre il sold out), soprattutto quando è di scena l'incontro ufficiale tra gli azzurri e i grifoni. 10 Giugno 2007, Genoa e Napoli ritornano “a braccetto” in serie A, ci fu occasione di festeggiare il comune traguardo con straordinaria enfasi e con totale condivisione di emozioni uniche in nome del gemellaggio che acquisì in quella circostanza un senso più forte. La partita esemplare per eccellenza si giocherà stasera alle ore 20.45 in un San Paolo gremito (ennesimo sold out in vista) che sarà pronto ad accogliere l'unione di due fedi calcistiche accomunate dalla stessa intensità e carica emotiva. Alla vigilia dell'incontro vari ex giocatori di ambedue le squadre ed addetti ai lavori hanno espresso considerazioni ed impressioni, ma anche ricordi sul gemellaggio, che in città è stato celebrato con striscioni e brindisi durante l'iniziativa di Birra Moretti. Tutti ne sono convinti: festa sugli spalti, la più bella vittoria è radicata lì, e in campo? Una partita aperta, dal risultato non di certo scontato, dove conteranno e dovranno fare la maggiore differenza le motivazioni della squadra azzurra, che in dirittura d'arriva si gioca un'importante fetta del dolce “made in Europe”.
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