NAPOLI – Il presente del Napoli rovinato dal suo passato e da quello che potrebbe essere il suo futuro. Denis segna e chiede scusa ai suoi ex tifosi, Inler fa gol e non esulta perché sembra destinato a vestire la maglia azzurra: l’Udinese sbanca 2-1 il San Paolo, si rimette prepotentemente in corsa per la Champions (-1 dalla Lazio) e soprattutto spezza i sogni scudetto della squadra di Mazzarri, che scivola a meno sei dal Milan capolista quando mancano solo cinque giornate alla fine del campionato. Escono fra gli applausi di tutto lo stadio Cavani e compagni, comunque andrà a finire il campionato degli azzurri resta da incorniciare.
SOFFRE LA SQUADRA DI MAZZARRI – Parte all’attacco il Napoli, spinto dai sessantamila del San Paolo, ma capisce subito che la serata non è delle più facili. De Sanctis è costretto al miracolo su Denis, Ruiz a una chiusura in extremis su Pinzi. La reazione è affidata a Cavani, che prima spreca da ottima posizione e poi conclude di pochissimo a lato. Gioca bene l’Udinese, ha una ragnatela di cinque uomini a centrocampo che argina bene la manovra azzurra e consente di ripartire subito in velocità. Guidolin perde però Isla (distorsione alla caviglia), al suo posto Cuadrado. Il Napoli fa la partita, ma fatica a trovare i varchi giusti. Una fiammata che può portare il vantaggio arriva nel finale di tempo, ma Handanovic si oppone da fenomeno a Lavezzi. Dall’altro lato De Sanctis non si fa sorprendere da Pinzi.
INLER SEGNA MA NON ESULTA! DENIS, GOL E SCUSE – È sempre il Napoli a partire all’attacco nella ripresa, con Hamsik che fallisce il bersaglio da due passi. Sale la pressione della squadra di Mazzarri, ma è Inler a gelare il San Paolo con un destro a uscire dai venti metri che non lascia scampo a De Sanctis. Curioso che dopo il gol lo svizzero non esulti: c’è dietro l’interesse di De Laurentiis per la prossima stagione? Si capirà tutto in estate, sta di fatto che il Napoli accusa il colpo, va in bambola e subisce poco dopo anche il secondo gol da Denis, che segna e chiede scusa ai tifosi partenopei. Mazzarri corre ai ripari per provare la disperata rimonta: dentro Gargano, Mascara e Lucarelli al posto di Pazienza, Yebda e Dossena.
LAVEZZI E CAVANI, SERATA NO – Lavezzi si becca un giallo pesante: era diffidato e salterà la trasferta di sabato a Palermo. È tutto proteso in attacco il Napoli, è sfortunato Maggio quando da due passi centra una clamorosa traversa. Un fallo di Domizzi su Lucarelli regala a Cavani il rigore che potrebbe riaprire la partita a pochi minuti dalla fine: il difensore friulano viene espulso per proteste, ma dal dischetto il Matador si fa ipnotizzare da Handanovic. Nervi tesi in campo nel finale, con Lavezzi e Armero protagonisti. In pieno recupero, al 95′, Mascara accorcia le distanze, ma non c’è tempo per andare alla caccia del pari. Per il Napoli è l’ottava sconfitta stagionale, la terza interna, quella che lo allontana definitivamente dallo scudetto.
Corriere dello sport
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